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SBF: circolano voci su possibili emissioni di FTT per i creditori di FTX

Su Twitter circolano dei rumors riguardanti una possibile emissione del token FTT per ripagare i creditori di Sam Bankman Fried (SBF), dopo il fallimento di FTX. 

Ovviamente, questa notizia ha scatenato molte discussioni nella community di Twitter. Escludendo la veridicità dei fatti, gli investitori non si fidano più dell’ex CEO di FTX. 

La notizia sta già facendo scalpore, nonostante sia solo un rumors e non è stato confermato da nessuno, né da SBF e tantomeno dal nuovo CEO di FTX John Ray III. 

Aldilà di ciò, il token FTT ha aperto in rialzo questa mattina, forse condizionato da questa notizia.

La mossa di SBF di emettere nuovi FTT per i creditori di FTX, è davvero possibile?

Sam Bankman Fried (SBF) di recente si è esposto molto in svariate interviste. L’ex CEO di FTX ha avuto modo di chiarire molte questioni, nonostante altrettante siano ancora irrisolte.

Il punto centrale delle interviste di SBF è quello di chiarire che dietro il collasso di FTX, non c’era un tentativo di frode. Secondo SBF le cause del crollo della piattaforma di exchange sono correlate ad una cattiva gestione, ad errori di calcolo e ad una tendenza al rischio elevata, e non invece ad un tentativo di frodare i creditori di FTX. 

Le voci che stanno circolando però, vedono Sam Bankman Fried disposto ad emettere nuovi token di FTT al fine di ripagare i suoi creditori. I rumors che circolano vedono un nuovo avvio dell’exchange di FTX, l’emissione di nuovi token FTT e la distribuzione del token ai creditori, in questo modo si potrebbe rendere ai creditori il loro denaro.

Seppur l’obiettivo è quello di ripagare investitori, questo tipo di mossa sembra essere impossibile da attuare per svariati motivi. Innanzitutto, gli investitori non si fidano più delle mosse azzardate di Bankman Fried.

Le discussioni su Twitter vedono l’ex CEO con davvero pochi fan. Ma più importante, l’amministrazione della piattaforma di exchange FTX, non è più nelle mani di Sam Bankman Fried, ma bensì del suo nuovo CEO John Ray III. 

Tutte le operazioni, in particolare la gestione dei fondi, spettano al nuovo CEO e al suo team specializzato prettamente alle liquidazioni aziendali e ai fallimenti.

Di recente il nuovo CEO di FTX, si è trovato a parlare ai microfoni per chiarire una volta per tutte la questione: SBF e gli altri membri della sua cerchia ristretta, tra cui l’ex CEO di Alameda Research Caroline Ellison, non sono più coinvolti nelle operazioni dell’azienda, nonostante le recenti esternazioni di SBF in merito ad un presunto piano per restituire fondi ai clienti. Da ciò si può dunque dedurre che la notizia fuoriuscita recentemente è priva di fondamento, in quanto Sam Bankman Fried, non ha la possibilità di operare a nome di FTX. 

Tutte le voci che circolano e le ipotesi fatte da Sam Bankman Fried non riguardano più l’azienda di FTX. Sebbene SBF ne sia il fondatore, al momento l’azienda è in liquidazione e il pensiero principale di John Ray III è quello di raccogliere più fondi possibili per risanare i debiti e pagare chi di dovuto.

John J. Ray III ha dichiarato: 

Con l’approvazione da parte della Corte delle nostre mozioni del primo giorno, stiamo procedendo il più rapidamente possibile nei nostri sforzi per massimizzare il valore per tutte le parti interessate di FTX. Continueremo a lavorare per implementare i controlli necessari e proteggere e schierare le attività della Società. Mentre esaminiamo l’attività, abbiamo già iniziato a ricevere interesse da potenziali acquirenti per le nostre attività e condurremo un processo ordinato per riorganizzare o vendere le attività FTX in tutto il mondo a beneficio delle parti interessate”.

Nel frattempo il prezzo di FTT sale 

Questa mattina il prezzo del token FTT dell’azienda in via di fallimento FTX ha fatto un significativo boom. Probabilmente questo aumento di prezzo è derivato dalle voci che sono circolate su Twitter. Il prezzo ha visto un aumento di circa il 40%, passando da 1,3$ a circa 2$.  

C’è, però, anche il rischio che si tratti di un modo per liquidare gli asset senza la volontà di utilizzarli di nuovo rifondando l’exchange. In quel caso gli FTT perderebbero di nuovo gran parte del loro valore.

Come al solito non si può prevedere nulla per quanto riguarda l’andamento del mercato, ed i prezzi di token come FTT. Quello che si sa è che FTX è ancora dentro l’occhio del ciclone: ci sono ancora molte questioni da risolvere ed il futuro dell’azienda è nelle mani di John Ray III.

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