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FTX: negata la cauzione a Sam Bankman Fried

A seguito dell’arresto di alto profilo avvenuto ieri, al fondatore di FTX Sam Bankman-Fried è stata negata la libertà su cauzione. L’ex CEO della società di scambio crittografico ora in bancarotta continuerà a essere tenuto in custodia dal Paese.

Il giudice che presiede il caso, Joyann Ferguson-Pratt, ha ordinato un’udienza di estradizione per il prossimo 8 febbraio. L’udienza programmata ha seguito la decisione di negare la cauzione a Bankman-Fried.

Al momento dell’udienza svoltasi ieri, gli avvocati di SBF hanno richiesto al giudice Ferguson-Pratt che l’ex CEO di FTX fosse rilasciato sotto una cauzione di 250.00$. Come motivazione legale fornita dagli avvocati, c’è il bisogno di Bankman-Fried di farmaci regolari, per questo è stato richiesto il suo rilascio.  

I pubblici ministeri delle Bahamas si sono opposti alla richiesta, affermando che era in violazione di un trattato con gli Stati Uniti. Gli avvocati hanno osservato che il trattato richiedeva che gli imputati fossero tenuti in custodia mentre erano in corso le udienze di estradizione.

L’ex CEO di FTX, Sam Bankman Fried, vuole combattere contro l’estradizione 

Successivamente, Sam Bankman Fried ha riferito al giudice la sua volontà di combattere contro l’estradizione, perché suo diritto. Il trentenne ex miliardario, caduto in disgrazia ed ora accusato di vari illeciti, spera vivamente di rimanere alle Bahamas, anche se ciò al momento sembra quasi impossibile.

L’arresto di lunedì ha colto molti di sorpresa, sono stati messi in luce sia i crimini di Bankman-Fried che informazioni ottenute dalla procura degli Stati Uniti. L’arresto è stato innescato dall’accusa dei pubblici ministeri statunitensi, con i documenti non sigillati che rivelano otto accuse contro Bankman-Fried.

Le accuse contro il fondatore di FTX sono svariate, i pubblici ministeri degli Stati Uniti accusano SBF di aver fatto decide di milioni di dollari in donazioni politiche illegali. L’idea dei PM statunitensi è quella che Sam Bankman Fried abbia escogitato un piano dal 2019 per frodare i clienti di FTX, la sua azienda di scambio, proteggendosi tramite le donazioni illegali da lui svolte. Ma, le accuse continuano ancora a crescere e la situazione per SBF non è affatto buona.

CFTC e SEC contro Sam Bankman Fried

Secondo una dichiarazione pubblicata il 13 dicembre 2022, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha accusato il co-fondatore di FTX Sam Bankman-Fried (SBF) di frodare gli investitori. 

Il Presidente della SEC Gary Gensler ha spiegato che il regolatore finanziario degli Stati Uniti sostiene che SBF ha costruito un castello di carte su una base di inganno. Seguendo la scia della SEC anche la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Sam Bankman-Fried (SBF), FTX Trading LTD. e Alameda Research. 

L’accusa è volta a denunciare l’uso improprio dei fondi dei clienti FTX, appropriati da Alameda Research per il proprio uso personale.

Nel comunicato stampa pubblicato dalla SEC, il presidente Gary Gensler ha spiegato che l’autorità di regolamentazione statunitense ritiene che SBF sia responsabile della frode degli investitori:

“Sosteniamo che Sam Bankman-Fried abbia costruito un castello di carte su una base di inganno, dicendo agli investitori che era uno degli edifici più sicuri in cripto. La presunta frode commessa da Mr. Bankman-Fried è un chiaro richiamo alle piattaforme crittografiche di cui hanno bisogno per conformarsi alle nostre leggi. 

La conformità protegge sia coloro che investono, che coloro che investono in piattaforme crittografiche con garanzie collaudate nel tempo, come proteggere adeguatamente i fondi dei clienti e separare le linee di business in conflitto. Fa anche luce sulla condotta della piattaforma di trading sia per gli investitori attraverso la divulgazione che per le autorità di regolamentazione attraverso l’autorità di esame. Per quelle piattaforme che non rispettano le nostre leggi sui titoli, la Divisione Enforcement della SEC è pronta ad agire.”

Sia la SEC che la CFTC, entrambe hanno messo sotto accusa FTX e il suo fondatore, e ritengono che la frode sia iniziata dal primo giorno della creazione di FTX. Lo scopo di Sam Bankman Fried era quello di attuare una truffa verso i suoi clienti già dall’inizio della sua avventura sulla piattaforma di exchange. 

Il governo delle Bahamas ha chiesto a Sam Bankman Fried di coniare nuovi token di FTX

Continua anche la causa fallimentare per l’azienda di exchange FTX, il caso di fallimento attuato dal Chapter 11 afferma che il governo delle Bahamas, specialmente i suoi funzionari abbiano richiesto a Sam Bankman Fried di coniare nuovi token crittografici.

Da ciò si può dedurre un trattamento speciale riservato al governo delle Bahamas da parte del co-fondatore di FTX ormai in custodia cautelare.

Dunque gli avvocati, hanno anche accusato il governo delle Bahamas di aver chiesto a SBF di coniare nuovi token digitali del valore di milioni di dollari. I token sono stati presumibilmente dati a funzionari delle Bahamas, ha detto il team legale di FTX.

Il nuovo CEO di FTX John J. Ray III e il suo team hanno notato che venivano emessi nuovi token e sospettavano che SBF e il co-fondatore di FTX Gary Wang fossero i dirigenti che lavoravano su ordini derivanti da funzionari delle Bahamas. La notizia segue lo strano rapporto che i funzionari FTX come il capo degli scambi Ryan Salame avevano con le aziende di agricoltura verticale.

Dopo le accuse, la Securities Commission delle Bahamas ha rilasciato una dichiarazione e ha negato con tutto il cuore le accuse del CEO di FTX John Ray pubblicate nei documenti del tribunale. Il regolatore delle Bahamas ha detto che le accuse hanno lo scopo di creare una falsa impressione di comunicazioni tra Bankman-Fried e la Commissione.

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