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Chiuso Kraken in Giappone, il mercato crypto è troppo debole

Ultime news per Kraken: a quanto pare la piattaforma ha chiuso il suo exchange di crypto  in Giappone, a causa della debolezza del mercato globale delle criptovalute. 

In seguito ad altri dettagli sulla chiusura dell’exchange Kraken in Giappone, sembra che la società, analizzando le attuali condizioni del mercato giapponese e un debole mercato globale delle criptovalute, non giustifica le risorse necessarie per far crescere ulteriormente la propria attività in Giappone, perlomeno non in questo momento.

L’exchange di crypto Kraken fuori dal Giappone: ecco perchè 

L’exchange di crypto Kraken ha annunciato mercoledì di aver deciso di cessare le sue operazioni in Giappone e annullare la registrazione alla Financial Services Agency (JFSA) a partire dal 31 gennaio 2023. 

La società ha spiegato che la decisione di uscire dal mercato giapponese delle criptovalute fa parte dei suoi sforzi per dare priorità a risorse e investimenti nelle aree che si allineano con la strategia dell’azienda e che posizionano meglio Kraken per il successo a lungo termine.

Nei dettagli dell’annuncio ufficiale da parte di Kraken, come anticipato, si legge: 

“Le attuali condizioni di mercato in Giappone, in combinazione con un debole mercato delle criptovalute a livello globale, indicano che le risorse necessarie per far crescere ulteriormente la nostra attività in Giappone non sono giustificate in questo momento.” 

Di conseguenza, Kraken non servirà più i clienti in Giappone tramite Payward Asia, emerge in base a quanto ha affermato l’exchange. Infatti, Payward Asia Inc. gestisce i servizi di Kraken in Giappone.

Inoltre, Kraken ha comunicato che tutti i clienti interessati hanno tempo fino al 31 gennaio per ritirare le loro partecipazioni in fiat e criptovalute, rilevando che la funzionalità di deposito verrà rimossa il 9 gennaio. Kraken ha infine rassicurato i clienti in merito al fatto che la piattaforma è completamente finanziata per garantire che tutti i clienti interessati possano ritirare beni in modo tempestivo. 

La sofferenza del mercato di crypto e le parole del CEO di Kraken 

Non è una novità che il mercato delle criptovalute abbia sofferto in modo significativo quest’anno. In particolare, la crypto per eccellenza, il Bitcoin, è scesa di oltre il 65% da inizio anno.
Ad aggravare e essere causa al tempo stesso delle turbolenze di mercato, sono stati due fenomeni in particolare: il collasso dell’ecosistema Terra a maggio e l’implosione di FTX nel mese di novembre. 

Questi due fattori, infatti, hanno avuto un impatto negativo su molte società di crittografia e un certo numero di aziende ha finito per dichiarare bancarotta, tra cui FTX, Three Arrows Capital (3AC), Voyager Digital, Celsius Network e Blockfi. 

Il mese scorso, infatti, il CEO di Kraken, Jesse Powell, già preoccupato in merito alla situazione, aveva dichiarato: 

“Dall’inizio di quest’anno, fattori macroeconomici e geopolitici hanno pesato sui mercati finanziari. Ciò ha comportato volumi di trading significativamente inferiori e meno iscrizioni dei clienti. Sfortunatamente, le influenze negative sui mercati finanziari sono continuate e abbiamo esaurito le opzioni preferibili per allineare i costi alla domanda.” 

Inoltre, Kraken aveva già annunciato a novembre che stava riducendo la sua forza lavoro globale del 30% a circa 1.100 persone per adattarsi alle attuali condizioni di mercato. 

Il mercato delle criptovalute nel 2023: alcune previsioni 

Come riportato sopra, nel complesso il 2022 è stato un anno caratterizzato da un forte inverno crittografico per l’intero comparto crypto e blockchain. Ora, con il 2023 alle porte, vediamo alcune possibili previsioni per il mercato crypto nel prossimo anno. 

Nonostante le criptovalute non sono estranee ai cicli “boom and bust”, ossia ai processi di forte espansione e contrazione economica, molti analisti ritengono che l’attuale calo di mercato sia diverso da quelli passati, a causa delle difficoltà generali del contesto economico.

David Kemmerer, CEO di CoinLedger, ha affermato in proposito: 

“L’inverno delle criptovalute potrebbe durare più a lungo questa volta. Ciò è dovuto a fattori macroeconomici: inflazione ai massimi da 40 anni, aumento dei tassi d’interesse e instabilità politica dovuta all’invasione russa dell’Ucraina.” 

Quindi, l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed si sono abbattuti duramente sia sul mercato azionario che su quello delle criptovalute. Asset rischiosi come azioni e crypto, infatti, soffrono quando i tassi d’interesse aumentano. 

Questo perché con tassi più alti la liquidità diminuisce e gli investimenti più rischiosi sono maggiormente penalizzati. Lo stesso fenomeno che sta danneggiando le criptovalute, infatti, ha fatto perdere valore ai titoli tecnologici come Meta (-67%), Netflix (-52%) e persino Apple (-22%). 

In conclusione, per rispondere alla domanda su quanto durerà il crypto inverno, è necessario capire per quanto tempo ancora la Fed manterrà una politica monetaria aggressiva per contrastare l’inflazione elevata. Secondo alcuni esperti, il calo dell’inflazione e quello dei tassi d’interesse sono l’unica ancora di salvezza per le criptovalute in questo momento.
Nick Saporano, CEO e co-fondatore di Divi Labs, società che fornisce servizi e soluzioni in ambito di finanza decentralizzata, ha affermato: 

“L’ultimo mercato ribassista è durato più di due anni. È passato solo un anno da questo momento e il clima macroeconomico è peggiorato in modo significativo.” 

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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