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Ottime news per in arrivo per Bitcoin

L’Arizona è uno dei 50 Stati che compongono gli USA, e di recente è stata protagonista di diverse news positive che riguardano Bitcoin. 

Va detto che sono notizie che provengono principalmente dal mondo politico, e che probabilmente non a caso seguono i cambiamenti avvenuti dopo le elezioni di mid-term di novembre. 

Infatti, quelle elezioni sono state vinte dai democratici, che sono riusciti a fare eleggere il nuovo governatore Katie Hobbs, ma entrambi i rami del parlamentino locale sono rimasti in mano ai repubblicani. 

Da pochi giorni si sono tenute le prime sessioni del rinnovato parlamento, ed in particolare alcuni senatori hanno iniziato a proporre disegni di legge particolarmente favorevoli a Bitcoin e criptovalute. 

News sorprendente: Bitcoin moneta a corso legale in Arizona

La proposta che ha fatto più scalpore è stata la SB 1235 avanzata dalla senatrice Wendy Rogers. 

Infatti, questo disegno di legge propone esplicitamente allo Stato dell’Arizona di adottare Bitcoin come valuta a corso legale, un po’ come accaduto nel 2021 in El Salvador. 

Il “legal tender” viene definito come un “mezzo di scambio autorizzato dalla Costituzione o dal Congresso degli Stati Uniti per il pagamento di debiti, oneri pubblici e tasse”, e tra questi vengono comprese le monete emesse dal governo degli USA, e Bitcoin. 

Bitcoin viene definito come:

“valuta digitale decentralizzata, peer-to-peer, in cui viene mantenuto un registro delle transazioni sulla blockchain di Bitcoin e nuove unità di valuta sono generate dalla risoluzione computazionale di problemi matematici, e che opera in modo indipendente da una banca centrale”. 

La senatrice Rogers ha dichiarato di avere il sostegno anche di almeno altri due senatori repubblicani, Jeff Weninger e J.D. Mesnard. 

La sua proposta SB 1235 non risulta sia ancora stata approvata, ma anche se lo fosse dovrebbe prima essere approvata anche dalla Camera dei Deputati. 

Sebbene Rogers appartenga al Partito Repubblicano, ovvero lo stesso partito che ha la maggioranza sia al Senato che alla Camera in Arizona, non è affatto detto che la sua proposta venga approvata. Attualmente risulta solo presentata, ma non ancora votata. 

Da notare che già ad aprile dello scorso la senatrice Rogers twittò affermando che il denaro digitale centralizzato controllato dai banchieri centrali è schiavitù, mentre Bitcoin, che è decentralizzato, è la libertà.

Di sicuro Wendy Rogers è una bitcoiner, e lo è già da un po’ di tempo, ma non è detto che nel Senato dell’Arizona ci siano tanti altri bitcoiner come lei. 

Criptovalute esentasse

Discorso invece leggermente diverso quello per la proposta SCR 1007 presentata dalla stessa Rogers insieme ai colleghi Borrelli e Wadsack. 

Si tratta di un emendamento alla Costituzione dell’Arizona per rendere esentasse le criptovalute. 

Questa proposta è già alla seconda lettura al Senato, quindi il suo iter per l’approvazione è già iniziato. Pare che ci siano diversi senatori repubblicani che la appoggiano, quindi potrebbe anche avere qualche possibilità di passare. 

Va però detto che se passasse al Senato dovrebbe poi comunque passare anche alla Camera, e tutto ciò non basterebbe comunque a renderla operativa. 

Infatti trattandosi di un emendamento della Costituzione dovrebbe poi anche essere approvata con un referendum popolare, che in teoria si potrebbe tenere il prossimo anno. 

È possibile che i repubblicani dell’Arizona vogliano provare ad attrarre aziende crypto sul loro territorio, ma non si sa ancora bene se questa iniziativa possa trovare l’appoggio anche del nuovo governatore democratico. Ad esempio in Florida, dove stanno cercando di fare qualcosa di simile, il governatore è repubblicano, mentre a New York – altro luogo in cui stanno cercando di farlo – il sindaco è democratico. 

L’hashrate di Bitcoin

Un’altra buona notizia per Bitcoin, che però non arriva dall’Arizona, riguarda il nuovo picco massimo assoluto toccato dall’hashrate pochi giorni fa. 

In questo inizio di 2023 la stima dell’hashrate giornaliero è stata quasi sempre superiore ai 270 Ehash/s, con due picchi sopra i 300 Ehash/s. Si tratta di un livello mai toccato prima, e addirittura la stima preliminare di oggi è che si siano superati anche i 310 Ehash/s. 

Prendendo i dati orari, il 6 gennaio c’è stato anche un picco superiore ai 350 Ehash/s, mentre oggi ce n’è stato uno a 340 Ehash/s. 

Quindi dopo la riduzione della difficulty del 3 gennaio, i miner sono tornati a minare Bitcoin in massa, tanto che il 15 gennaio è stato necessario un forte aumento della difficulty, che ora è ai massimi di sempre. 

D’altronde con la fine del mining su Ethereum dopo il passaggio a PoS, molti miner si sono ritrovati nell’impossibilità di minare con successo altre criptovalute minori, e forse si sono attrezzati per spostarsi su Bitcoin.

Sicuramente ha aiutato molto anche l’aumento dei prezzi di BTC di gennaio, che ha riportato la profittabilità a livelli accettabili, dopo il crollo dei mesi scorsi. 

In un tale quadro non stupisce affatto che il prezzo di BTC continui a riuscire a stare costantemente sopra i 22.000$ in questi giorni, dopo il picco minimo sotto i 16.000$ di due mesi fa. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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