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Crypto ed intelligenza artificiale

Esistono diversi progetti crypto che sono direttamente connessi all’intelligenza artificiale. 

In genere si tratta di token o criptovalute di ecosistemi che sfruttano in qualche modo la cosiddetta “AI”, ma dato che sono davvero molti c’è da temere che alcuni di questi progetti utilizzino l’intelligenza artificiale soprattutto come buzzword per far parlare di loro in questo momento. 

I migliori progetti crypto che sfruttano l’intelligenza artificiale

Ad esempio su CoinMarketCap vengono elencate ben 128 criptovalute, o token, collegati all’AI o ai cosiddetti Big Data, ma solo quattro sono quelle conosciute anche dal grande pubblico. 

Va inoltre sottolineato che nessuna di queste 128 criptovalute ha una capitalizzazione di mercato superiore al miliardo, e solo le prime quattro superano i 200 milioni di dollari. 

GRT (The Graph)

Quella con maggiore capitalizzazione (più di 800 milioni di dollari) è GRT, ovvero il token su Ethereum su The Graph. 

Non si tratta di un progetto di intelligenza artificiale, ma collegato ai big data. Inoltre, si tratta di un protocollo di indicizzazione per richiedere dati a reti come Ethereum e IPFS, già utilizzato in diverse applicazioni DeFi

Va citato perchè è nettamente il progetto principale di questa categoria, non solo su CoinMarketCap, ma non va confuso con i veri e propri progetti di AI. Inoltre essendo già in uso si comprende bene perchè abbia una capitalizzazione di mercato così superiore agli altri progetti in questa categoria. 

Non bisogna dimenticare che molto spesso l’intelligenza artificiale si basa sui big data, in particolare per quello che viene chiamato apprendimento automatico, o deep learning.

Inoltre, anche il secondo token di questa categoria, OCEAN di Ocean Protocol, non ha a che fare con un progetto di intelligenza artificiale in senso stretto, ma con i big data. 

Fetch.ai (FET)

Il più importante progetto crypto di vera e propria intelligenza artificiale è Fetch.ai. Non a caso la sua criptovaluta nativa, FET, è la terza per capitalizzazione di mercato in questa categoria, oltre che la prima tra quelle collegate direttamente a progetti di AI. 

Fetch AI è una piattaforma che consente l’apprendimento collettivo di dispositivi ed algoritmi IoT (Internet of Things). È un progetto lanciato già nel 2017, ed ha sede a Cambridge, nel Regno Unito.

L’idea è quella di fornire smart contract per implementare soluzioni di apprendimento automatico per la risoluzione decentralizzata di problemi grazie all’intelligenza artificiale.

La criptovaluta FET non è altro che la moneta nativa di questo ecosistema decentralizzato basato su smart contract. 

Capitalizza poco più di 200 milioni di dollari, ma nel corso degli anni ha fatto parlare di sè diverse volte grazie alle sue performance sui mercati crypto. 

Esordì sui mercati crypto nel 2019 ad un prezzo di 0,4$, che però si rivelò subito esagerato. Infatti a dicembre 2020, prima che iniziasse l’ultima grande bullrun si era ridotto di quasi dieci volte. 

Grazie alla bolla speculativa del 2021 però schizzò prima a 0,8$ a marzo, poi a 1,2$ a settembre. A quel punto aveva fatto segnare un +200% dal prezzo iniziale di collocamento, ma un +3.000% dal prezzo pre-bolla. 

Trattandosi di una criptovaluta in uso all’interno di un ecosistema che utilizza l’intelligenza artificiale, un tale boom era parso strano, ed infatti nel 2022 il suo prezzo è crollato fino a tornare sotto gli 0,06$ a novembre. Quindi il 2022 ha quasi azzerato tutti i guadagni accumulati nel 2021, portando il prezzo a -85% da quello iniziale del 2019. 

Da allora però si è ripreso un po’, dato che è quasi risalito fino a 0,29$. Rimane però ancora inferiore a quello di collocamento. 

SingularityNET (AGIX)

L’altra grande criptovaluta legata all’intelligenza artificiale è AGIX, ovvero il token su Ethereum del progetto SingularityNET. 

La sua capitalizzazione di mercato è simile a quella di FET, ma ha una storia molto diversa. 

SingularityNET è un marketplace basato su blockchain che consente a chiunque di monetizzare servizi di intelligenza artificiale. Il problema è che, dopo cinque anni dal lancio del token, sul marketplace ci sono ancora solamente 75 servizi. 

Il prezzo di collocamento iniziale sui mercati crypto del 2018 era di 1,5$, ovvero un valore enormemente superiore a quanto il mercato ha poi prezzato il token. 

Infatti nel corso del 2020 era sceso sotto gli 0,02$, ed al momento dell’avvio dell’ultima grande bull run era ancora sotto gli 0,05$. 

Durante il 2021 il prezzo riuscì a risalire per ben due volte sopra gli 0,5$, ovvero decuplicando rispetto a dicembre 2020, ma nel 2022 è di nuovo precipitato sotto gli 0,04$. Quindi il minimo del 2022 è stato inferiore al massimo del 2020, ed il prezzo attuale è del 90% inferiore a quello iniziale del 2018. 

Si tratta pertanto di un progetto che stenta a decollare, forse perché troppo in anticipo sui tempi. 

Il boom dell’intelligenza artificiale

Sebbene l’intelligenza artificiale ormai sia in uso da decenni, solo nel 2023 ha iniziato ad esserci un vero e proprio boom popolare. Prima era confinata a vere e proprie nicchie tecniche totalmente al di fuori della portata dell’utente comune, che si limitava ad utilizzare l’intelligenza artificiale senza sapere cosa fosse o come funzionasse. 

È pertanto possibile sia che i progetti crypto di maggior successo legati all’AI debbano ancora nascere, sia che qualcuno di quelli che è già nato ma sta stentando a decollare prima o poi riesca ad ottenere un grande successo. 

Inoltre bisogna distinguere tra progetti crypto di intelligenza artificiale che hanno una loro criptovaluta, o un loro token, e progetti di AI che invece dovessero utilizzare una criptovaluta già esistente. 

I dati che giungono attualmente dai mercati crypto rivelano che non c’è ancora stato alcun progetto crypto di AI in grado di sbocciare e far registrare grandi numeri, e che forse è comunque ancora troppo presto per potersi aspettare che accada qualcosa di importante a breve termine. 

Anche perché è difficile che un progetto di intelligenza artificiale possa realmente essere decentralizzato, dato che richiede enormi investimenti e qualcuno in grado di sfruttarli. 

Il vero grande vantaggio delle criptovalute e degli ecosistemi crypto è proprio la decentralizzazione, cosa che si sposa male ad esempio con iniziative aziendali profit il cui obiettivo è quello di incassare.  

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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