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Ripple: “Coinbase dovrebbe listare nuovamente la crypto XRP”

La community di Ripple spera che Coinbase possa listare nuovamente XRP sul crypto exchange, soprattutto dopo che la SEC ha deliberato in via ufficiale che le vendite sul mercato secondario non sono equiparabili a security.

Ripple: la community vuole vedere la crypto XRP listata nuovamente su Coinbase

L’avvocato John E. Deaton e il team legale di LBRY, piattaforma di condivisione e pubblicazione di contenuti Blockchain-based, hanno riscosso un enorme successo contro la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti che riguarda l’intero settore.

E, infatti, pare che la SEC abbia confermato in via ufficiale che le vendite delle crypto sul mercato secondario, come quello degli exchange, non costituiscono transazione di titoli. 

A tal proposito, nella community di Ripple si sono sollevati gli animi e si crede che Coinbase dovrebbe ora listare nuovamente XRP. Ad iniziare tale mood, è stato proprio LBRY con un suo tweet:

“Coinbase dovrebbe riquotare $XRP. Secondo lo standard SEC vs LBRY, $XRP venduto dai detentori secondari non è un titolo.”

Un altro follower di Ripple, che si definisce una persona “paziente” nel vedere la risoluzione del caso infinito di Ripple vs. SEC, ha twittato invece quanto segue:

“Gli azionisti di Coinbase meritano che #XRP venga scambiato di nuovo. Andiamo @coinbase a prendere posizione!”.

Ripple: cosa sceglierà di fare Coinbase con la crypto XRP?

Nello specifico, il caso che ha visto la vittoria per il settore crypto, ha coinvolto Deaton (avvocato anche di Ripple) come amicus della giornalista tecnologica Naomi Brockwell all’udienza sui rimedi nella causa LBRY contro SEC.

Questo vuol dire che ancora non si sta parlando di Ripple (XRP) vs. SEC, l’infinita causa che è ancora in attesa di verdetto. Pertanto, Coinbase potrebbe continuare con la sua scelta di tenere lontano l’asset dal suo crypto exchange. Infatti, andando indietro nel tempo, Coinbase non è mai stata obbligata a delistare XRP. 

La decisione era stata una sua scelta sul non volersi assumere alcun rischio di una class action, dato che appunto XRP è ancora sotto causa, la più lunga in assoluto in ambito crypto, contro la SEC.  

Probabilmente, mentre la community di Ripple si sta già scatenando su Twitter, Coinbase potrebbe invece scegliere di attendere la sentenza finale del caso, che potrebbe arrivare in questo primo trimestre 2023. 

Deaton: la vincita della SEC è sopravvalutata

Di recente, Deaton avrebbe ribadito come la SEC sia in errore nel caso contro Ripple (XRP), e che in generale la sua vincita del caso è molto sopravvalutata. 

Infatti, l’esperto legale ha nuovamente chiarito che XRP non soddisfa i requisiti del test Howey e che pertanto non è una security. 

Nello specifico, Deaton ha sottolineato i 3000 affidavit che dimostrano che i primi acquirenti di XRP non erano a conoscenza di Ripple. Questo vuol dire, che gli utenti avrebbero rivelato alla corte che lo avrebbero acquistato per motivi non di investimento, ricevendo benefici da XRP, indipendenti da Ripple. 

Non solo, Deaton ha ancora commentato la testimonianza dell’esperto portato dalla SEC contro Ripple, che avrebbe definito l’intera community di XRP come una “impresa comune”, secondo sempre le disposizioni del test di Howey. 

Un qualcosa che Deaton definisce infondato, in quanto l’esperto stesso non avrebbe intervistato alcun possessore di XRP e pertanto le sue affermazioni al riguardo non dovrebbero essere considerate.

L’avvocato dell’azienda blockchain, infine, ha riportato in alto le speranze per una vittoria di Ripple, senza dare per scontato che la SEC abbia assoluta ragione. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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