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La nuova crypto Blur fa +10.000% all’esordio

Il 14 febbraio 2023, esattamente una settimana fa, è stato lanciato il token BLUR, la crypto dell’aggregatore NFT Blur. 

Il boom immediato della crypto Blur

Il lancio è avvenuto su Huobi, con la coppia di scambio BLUR/USDT. 

Il prezzo iniziale era di 0,01$ ma il giorno stesso del lancio arrivò fino a 9,90$, che attualmente costituisce il massimo storico. 

Molto probabilmente entrambi i prezzi erano eccessivi, uno troppo basso ed uno troppo alto, tanto che già il giorno dopo il range di oscillazione si è ridotto parecchio. Inoltre, a partire dal 16 febbraio ha iniziato a lateralizzare attorno a 1$, tanto che ancora oggi il suo prezzo è di circa 1,2$. 

In altre parole il giorno stesso del lancio ha fatto registrare un incredibile +98.000%, durato però per brevissimo tempo, seguito poi da un quasi istantaneo -90%. Prendendo come riferimento il valore attorno al quale ha poi lateralizzato il prezzo nei giorni seguenti, il guadagno rispetto al prezzo di lancio è stato di circa +10.000%. 

Va tuttavia detto che il boom iniziale è durato meno di un’ora, quindi è stato quasi impossibile acquistarlo effettivamente a 0,01$. 

Anzi, già poco più di un’ora dopo il listing il suo prezzo era di 0,7$, pertanto sarebbe meglio prendere questo come punto di riferimento. 

I volumi di scambio in calo sulla crypto BLUR

Il brevissimo boom iniziale oltretutto è avvenuto con due milioni di dollari di volumi di scambio su Huobi, mentre il -90% seguente con 5 milioni. 

Inoltre, i volumi di scambio giornaliero per ora si sono sempre ridotti giorno dopo giorno, dato che dopo i 31,5 milioni di dollari del giorno d’esordio sono scesi a 24,5 milioni il giorno seguente, per poi scendere ieri a 10 milioni. 

Nel frattempo, però, il token ERC-20 è stato listato anche su altri exchange oltre a Huobi. Su Binance non è ancora arrivato, e per ora i volumi di scambio maggiori sono su OKX. 

Già il giorno d’esordio i volumi di scambio su OKX erano di molto maggiori a quelli su Huobi (102 milioni contro 2), con il picco il giorno successivo con 218 milioni di dollari di scambi. Ieri erano scesi a 75. 

Il secondo exchange per volume di scambio di BLUR è Kucoin, con 25 milioni di dollari all’esordio, ed un picco di 43 milioni il 16 febbraio. Ora sono scesi a 22 milioni. 

Da notare che i volumi decrescenti un po’ su tutti gli exchange suggeriscono che i market maker avessero previsto che la maggior parte degli scambi sarebbe avvenuta nei giorni iniziali. Tuttavia nei giorni successivi sono aumentati gli scambi su Coinbase, suggerendo che stia cambiando la composizione degli investitori e degli speculatori di BLUR. 

Blur NFT

Blur è un aggregatore NFT con volumi di scambio significativi di NFT. Sebbene il suo token sia stato lanciato solo la settimana scorsa, la piattaforma in realtà esiste già da tempo. 

La collezione NFT maggiormente in trend su Blur è Bored Ape Yacht Club, ma non è quella più scambiata. La più scambiata, infatti, è Otherdeed, seguita da Mutant Yacht Club. 

Tra quelle più popolari sulla piattaforma c’è anche Clone X, mentre quella che sta performando meglio come prezzi è Opepen Edition.

Blur si presenta come “il marketplace NFT più veloce”, con lo slogan “Esegui operazioni più velocemente e guadagna di più su Blur”. 

Sembra pertanto più rivolto agli speculatori che agli artisti, tanto che non ha fee sugli scambi. Per ora afferma di avere quasi 150.000 utenti. 

Durante la cosiddetta “Stagione 1” sono stati distribuiti alla community 360 milioni di token BLUR su 388 milioni esistenti, ed ora è iniziata la Stagione 2. 

La situazione sui mercati crypto

L’esordio di BLUR sui mercati crypto si è associato negli ultimi sette giorni ad altri movimenti interessanti. 

Una delle cose più interessanti è la risalita dei prezzi di alcune criptovalute principali, in primis BTC e ETH, proprio mentre diverse autorità governative hanno dato il via ad alcune severe azioni normative. 

Ad esempio la SEC ha formalmente accusato il fondatore di Terra, Do Kwon, di frode, ed ha proposto nuove regole per la custodia che potrebbero rendere più difficile per le società di investimento lavorare con società crypto.

In altre parole in questo momento sembra proprio che i mercati crypto vogliano dare un chiaro segnale di forza e resilienza, dopo tutto ciò che è accaduto lo scorso anno. 

Ad esempio il volume degli scambi di Coinbase è sempre più alto rispetto a quello di Uniswap, a dispetto delle previsioni che davano in crescita i DEX dopo i vari problemi avuti da molti CEX, in primis FTX. 

Invece Coinbase, che è il maggiore CEX statunitense, sta dimostrando che gli utenti continuano a fidarsi degli exchange centralizzati, tanto che i suoi volumi cumulativi di scambio in queste prime settimane del 2023 ammontano a più di 185 miliardi di dollari, rispetto ai 93 miliardi di Uniswap. In altre parole su Coinbase avvengono circa il doppio degli scambi di quelli che avvengono sul principale exchange decentralizzato al mondo. 

Invece nel 2022 i volumi di scambio di Uniswap erano all’incirca pari rispetto a quelli di Coinbase, ma tale tendenza sembra sia stata solamente temporanea. 

Problemi per BNB

È invece la criptovaluta di Binance, BNB, ad aver sottoperformato a febbraio. 

Infatti, i problemi avuti da Paxos con BUSD (Binance USD) hanno continuato a pesare sull’exchange, che la scorsa settimana ha registrato massicci deflussi. 

In particolare, il rapporto di prezzo tra BNB e BTC è sceso al livello più basso da agosto 2022. Invece fino a novembre 2022 BNB ha per lo più sovraperformato BTC, ma con il fallimento di FTX questo rapporto ha iniziato a scendere.

Inoltre, la liquidità di BUSD continua a peggiorare, rispetto a quella di USDT sempre su Binance.

Rispetto al 1° febbraio, la profondità del mercato dell’1% per le prime 8 coppie in BUSD per capitalizzazione di mercato è diminuita del 31%, mentre quelle in USDT sono scese solamente dell’1%. 

Non è però detto che la perdita di liquidità delle coppie in BUSD su Binance favorisca quelle in USDT, perchè potrebbe anche o spostarsi su altre stablecoin, o semplicemente scomparire. 

Infatti non va dimenticato che BUSD è la stablecoin di riferimento per la DeFi su BSC (Binance Smart Chain), quindi è possibile che semplicemente si riduca la liquidità sui protocolli DeFi su BSC senza che questa si sposti su altre stablecoin. 

Il token sul debito FTX

Il 6 febbraio sempre Huobi ha listato un altro token, un cosiddetto “FUD token”, che vuole rappresentare un credito sul debito di FTX. Tale debito presumibilmente è detenuto da una DAO, ed il fondatore di Tron Justin Sun ne ha twittato l’attestazione. Si tratta di un debito di decine di milioni di dollari. 

La DAO ha quindi rilasciato i FUD token per un corrispettivo di 20 milioni di dollari, ma Huobi suggerisce che possa essere compreso tra 20 e 100 milioni. 

Se il debito sarà superiore a 20 milioni di dollari, la DAO trasferirà il FUD rimanente ai possessori. 

In questo momento il prezzo del FUD token è di circa 13$, in netto calo rispetto ai 100$ iniziali. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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