HomeBlockchainSicurezzaLa SEC perseguita Green United per una frode crypto da $18 milioni:...

La SEC perseguita Green United per una frode crypto da $18 milioni: ecco cosa è successo

La SEC, Securities and Exchange Commission, è di nuovo in azione: questa volta per reprimere una società di mining di crypto chiamata Green United, che avrebbe istituito uno schema fraudolento a suo esclusivo vantaggio.

Truffe crypto: la SEC contro Green United LLC

Purtroppo, i casi di truffe e schemi Ponzi non sono rari nella criptosfera. Infatti, i truffatori non esitano un secondo a sfruttare l’entusiasmo dei cripto-investitori per questo settore ricco di novità. 

Come anticipato, questa volta, la Securities and Exchange Commission (SEC) sta investigando contro Green United per una truffa da 18 milioni di dollari tramite uno schema Ponzi. 

Green United LLC, con sede nello Utah (USA), ha affermato di voler rivoluzionare il mercato delle criptovalute creando una rete elettrica pubblica globale decentralizzata. E attenzione, la società ha anche promesso di lanciare la propria blockchain green e il proprio token totalmente green. 

Inoltre, ha promesso anche i “Green Nodes” (nodi verdi) e “Green Boxes” (dispositivi di mining verdi). Insomma, un intero programma verde al 100%. Da allora, la realtà ha raggiunto le sue promesse. 

Tuttavia, secondo la Securities and Exchange Commission (SEC) non sarebbe uno spettacolo gradevole. Il poliziotto finanziario statunitense ha infatti sporto denuncia contro Green United davanti alla Corte del Distretto dello Utah, precisamente il 3 marzo 2023.

La SEC accusa il presunto progetto crypto di aver ideato uno “schema fraudolento” a danno dei propri clienti. 

Infatti, le “Green Box”, vendute a prezzo d’oro agli investitori, non avevano lo scopo di minare token green, come sosteneva la società, ma permettevano di acquistare dispositivi di mining per Bitcoin (BTC). 

Secondo la denuncia, Green United ha raccolto più di 18 milioni di dollari tra aprile 2018 e dicembre 2022 per i suoi cosiddetti prodotti. 

La descrizione apportata dalla SEC della crypto truffa 

La SEC descrive quindi in dettaglio il funzionamento di questo sistema fraudolento, dichiarando: 

“Le Green Box e i Green Nodes acquistati dagli investitori non hanno estratto i token green. Questo perché green, un token ERC-20 su Ethereum, non era un crypto-asset minabile, e la “blockchain green” promossa dagli imputati non esisteva.” 

In effetti, pare che i token green siano stati creati solo diversi mesi dopo l’offerta iniziale e la vendita delle Green Box agli investitori. Secondo la dichiarazione della SEC, al fine di creare l’apparenza di un’operazione di mining di successo, a partire dal 2019, Green United ha distribuito periodicamente token green ai portafogli degli investitori. 

E, contrariamente a quanto affermato all’epoca, il green non aveva alcun valore reale, perché non veniva scambiato su un mercato secondario. Dunque, con i soldi raccolti per le cosiddette Green Box, in realtà sono stati acquistati gli Antminer S9. 

Macchine ASIC che sono quindi dispositivi per il mining di Bitcoin. Purtroppo, tutto ciò è più che comune in questo settore del crypto mining. Gli investitori, ovviamente, non hanno mai visto il colore di questi preziosi Bitcoin. 

Ricevendo, invece, token green dal valore molto virtuale. Allo stesso tempo, con le promesse di rendimenti fino al 50% al mese, c’era motivo di diffidare di tutte queste promesse “verdi”. 

Anche Alameda Research, fondata da Sam Bankman-Fried, ha promesso “alti rendimenti senza rischi”. Abbiamo visto tutti, nel novembre 2022, verso quale esplosione catastrofica avranno portato tutti questi ambiziosi desideri. 

L’altro schema Ponzi sotto il mirino della SEC: BKCoin

Secondo la SEC, BKCoin ha venduto criptovalute agli investitori con il pretesto di finanziare lo sviluppo della sua piattaforma di exchange di criptovalute. Tuttavia, la SEC afferma che la società non ha mai lanciato una piattaforma e non ha mai rispettato le normative in vigore negli Stati Uniti. 

Peggio ancora, i fondi sarebbero stati sottratti per scopi personali. Secondo la denuncia del regolatore contro BKCoin e il suo fondatore Kevin Kang presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale della Florida, la società avrebbe anche esagerato il numero di utenti e transazioni condotte sulla sua piattaforma. 

Sarebbero in tutto 100 milioni di dollari che sarebbero stati rubati. Congelamento dei beni, sequestro e misura d’urgenza: il regolatore non usa mezzi termini contro BKCoin. Infatti, la SEC ha dichiarato in merito: 

“Da ottobre 2018 a settembre 2022, BKCoin ha raccolto circa $ 100 milioni da almeno 55 investitori per investire in criptovalute, ma BKCoin e Kang hanno invece utilizzato parte del denaro per effettuare pagamenti come Ponzi e per uso personale.” 

Nel dettaglio, la SEC segnala una situazione deplorevole in cui i fondi vengono spediti. Dei 100 milioni di dollari raccolti, 3,6 milioni di dollari avrebbero permesso di mantenere la piramide e di pagare i rendimenti dei primi investitori. 

Il resto sarebbe stato speso per una vita lussuosa a beneficio di Kang, come si legge:

“Come sostiene la denuncia, gli imputati hanno ignorato la struttura dei fondi, mescolato le attività degli investitori e utilizzato più di 3,6 milioni di dollari per effettuare pagamenti simili a Ponzi per finanziare gli investitori. La causa sostiene inoltre che Kang si sia appropriato indebitamente di almeno $ 371.000 di denaro da investitori per, tra le altre cose, pagare vacanze, biglietti per eventi sportivi e un appartamento a New York City.” 

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick