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Voyager continua la liquidazione crypto da 500 milioni di dollari

Voyager continua la sua liquidazione crypto da 500 milioni di dollari, in attesa di vendere ancora 166 milioni di dollari in criptovalute tra cui ETH, SHIB e VGX. 

Voyager e la liquidazione crypto da 500 milioni di dollari da completare

Il crypto-lender Voyager continua la liquidazione crypto da 500 milioni di dollari, per risarcire i clienti vittime della sua bancarotta. 

Al momento, pare che la società deve ancora riuscire a liquidare 166 milioni di dollari per completare l’operazione, vendendo crypto tra cui Ethereum (ETH), Shiba Inu (SHIB) e Voyager Token (VGX). 

Non solo, Voyager tende a utilizzare Coinbase per le liquidazioni, con la stragrande maggioranza delle transazioni effettuate utilizzando nuovi indirizzi di deposito Coinbase. A sostenere questa teoria è la società blockchain Arkham Intelligence. 

E infatti, già lo scorso 9 marzo, Arkham Intelligence ha scritto una carrellata di tweet descrivendo le attività di Voyager. 

“Quindi: Quali asset sono stati venduti esattamente? Voyager ha inviato un elenco di 50 diverse criptovalute agli scambi negli ultimi 3 mesi. I più grandi sono stati:

ETH: 181,74 MILIONI DI DOLLARI

SHIB: 67,54 MILIONI DI DOLLARI

VGX: 28,82 MILIONI DI DOLLARI

Cosa resta da vendere a Voyager? A Voyager restano circa 760 milioni di dollari di attività, la maggior parte delle quali già convertite in USDC.

I loro indirizzi contengono ancora:

151,22 milioni di dollari in ETH

49,53 milioni di dollari in VGX

41,4 milioni di dollari in SHIB”

Stando agli aggiornamenti di ieri della società blockchain, pare che a Voyager manchi 166 milioni di dollari per completare tutta la liquidazione delle sue crypto. 

Voyager: quasi completata la sua liquidazione crypto nonostante gli incidenti di settore

Voyager ha perso quasi 45 milioni di dollari di valore in una notte, a causa anche del de-peg della stablecoin USDC. 

“Voyager è stata un’ignara vittima del depeg dell’USDC di oggi: Nel corso della liquidazione in stablecoin, l’ex prestatore di criptovalute si è trovato a perdere quasi 45 milioni di dollari di valore durante la notte.”

La settimana scorsa, infatti, il collasso della Silicon Valley Bank ha causato un deflusso sull’offerta di USDC di 3,9 miliardi di dollari, causando un crollo della seconda stablecoin per capitalizzazione di mercato. 

In pratica, mentre la Silicon Valley Bank crollava, l’emittente di USDC, Circle, avrebbe dichiarato che 3,3 miliardi delle riserve della stablecoin fossero rimaste nella banca. Gli holder di USDC sono andati in panic-selling, molti scegliendo di spostare i propri fondi in Tether (USDT). 

Questo trambusto ha coinvolto anche Voyager che, come afferma Arkham Intelligence, senza saperlo avrebbe perso valore proprio mentre USDC è scesa sotto il dollaro. 

L’acquisizione del crypto-lender fallito da parte di Binance.US

Sempre durante la settimana scorsa, il giudice fallimentare USA Michael Wiles ha dato la sua approvazione al piano di ristrutturazione proposto da Binance US da 1,3 miliardi di dollari per acquisire Voyager. 

Con un pagamento in contanti di 20 milioni di dollari, Binance US ha acquisito Voyager che può ora trasferire i suoi clienti e i suoi crypto asset alla versione statunitense del crypto-exchange più popolare del web. 

C’è da dire che però Voyager potrebbe ancora abbandonare l’accordo, prendendosi un massimo di 4 settimane per esaminare l’impegno di Binance US nell’accordo. 

Nei termini dell’accordo, gli utenti possono già ricevere i loro primi rimborsi in questo mese in corso, marzo. Solo i clienti in Hawaii, New York, Texas e Vermont, invece, dovranno attendere di più a causa della burocrazia. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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