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Elon Musk: l’uomo più ricco del mondo e la rivoluzione di Twitter

Elon Musk è stato per qualche tempo l’uomo più ricco del mondo.

In particolare quando la sua Tesla, ovvero la società che dirige ormai da molto tempo e di cui è azionista, ha avuto una vera e propria esplosione in Borsa. 

Basti pensare che a febbraio del 2020, prima dell’inizio della pandemia, il titolo Tesla aveva un prezzo in Borsa inferiore ai 60$, mentre a novembre dell’anno successivo toccò un picco superiore ai 400$. 

Da allora è sceso del 55%, facendo perdere a Musk lo scettro di uomo più ricco del mondo. 

Tuttavia, secondo il Bloomberg Billionaires Index, è ancora saldamente al secondo posto, con un ampio margine di vantaggio sul terzo (Jeff Bezos di Amazon), e non molto distante dal primo (Bernard Arnault di LVMH). 

Da notare però che l’acquisto di Twitter, perfezionato ad ottobre 2022, ha costretto Elon Musk a vendere parte delle sue azioni Tesla, e dato che la società che ha comprato ha perso circa la metà del suo valore negli ultimi mesi, tutto ciò ha contribuito al suo scivolamento al secondo posto. 

Elon Musk: la rivoluzione di Twitter dell’uomo più ricco del mondo

Il punto chiave del suo percorso in questo momento è però proprio la rivoluzione che sta imponendo al noto social network. 

L’intenzione dichiarata è quella di seguire l’esempio della cinese WeChat, e trasformare Twitter in una piattaforma finanziaria, oltre che sociale. 

Non va dimenticato che Elon Musk è diventato ricco soprattutto grazie a PayPal, di cui è stato fondatore, e non a caso ha fuso Twitter in X.com, la banca online che aveva co-fondato addirittura nel 1999 e che fondendosi con Confinity nel 2000 diede vita a PayPal. 

Musk pertanto ha grande esperienza in attività finanziaria online, ed ha capito che app come Twitter potrebbero giocare un ruolo chiave nella società moderna se seguono l’esempio della cinese WeChat. Questa infatti è nata come un’app di messaggistica per la Cina, ovvero una sorta di WhatsApp cinese, ma poi ha iniziato ad integrare servizi di pagamento digitale fino a diventare una piattaforma anche di servizi finanziari. 

Non a caso pochi giorni fa eToro ha annunciato una partnership proprio con Twitter che consentirà investimenti direttamente in app sul social network. 

I problemi di Twitter

Tuttavia la società che Elon Musk ha rilevato ad ottobre era, ed è ancora, piena di problemi.

Il problema principali è la redditività, dato che aveva molte spese e relativamente pochi incassi. Infatti, Musk ha deciso di licenziare 6.500 degli 8.000 dipendenti dell’azienda, ovvero più dell’80% del personale. 

Grazie a questa vera e propria cura da cavallo è riuscito, stando alle sue dichiarazioni, a creare le condizioni necessarie per riportare la società in utile. 

Pertanto in teoria sembrerebbe che almeno il problema economico, ovvero quello più grave, sia stato risolto, o perlomeno che sia stato messo in condizione di non provocare più danni tali da mettere in dubbio la stessa sopravvivenza dell’azienda. 

Ma i problemi che sta affrontando Twitter non sono solo di carattere economico. 

Uno di quelli che sta facendo discutere di più è il suo coinvolgimento nella politica statunitense. 

Lo stesso Musk ha dichiarato di aver votato per il democratico Biden alle ultime elezioni presidenziali, ma da allora ha poi dichiarato di essere diventato repubblicano. 

Ieri addirittura durante un’intervista ha dichiarato di aver scoperto che il governo degli USA prima del suo arrivo aveva accesso addirittura anche ai messaggi privati che gli utenti si cambiavano via Twitter. 

Va detto che difficilmente questa intrusione del governo nelle conversazioni private degli utenti del social network è stata ordinata dall’amministrazione democratica di Joe Biden, perchè è presumibile che sia in atto da ben prima del 2021. Tuttavia a prescindere da quale sia il governo colpevole di una tale intrusione, rimane inaccettabile che uno Stato spii le conversazioni private di tutto il mondo su piattaforme online. 

La relazione di Elon Musk con la Cina

Però, se da un lato sembra che Elon Musk stia lottando per la libertà e contro le intrusioni statali nelle vite dei cittadini, dall’altro sembra che stia flirtando con la Cina, soprattutto per la produzione e la vendita delle sue Tesla. 

La Cina non è un Paese libero, o perlomeno lo è estremamente meno rispetto agli USA, e di certo lo Stato cinese ha un grado di intrusione nelle vite private dei cittadini ben superiore a quello degli Stati Uniti d’America. Ma ad Elon Musk il mercato cinese interessa moltissimo,e quindi giocoforza è costretto ad averci a che fare. 

Ad esempio, Twitter in Cina è vietato, e l’omologo cinese Weibo è soggetto ad una pesante censura che limita la libertà di espressione molto di più di quanto non sia mai stato fatto da Twitter. 

Le similitudini e le comunanze tra il progetto di Elon Musk nel suo complesso e ciò che accade in Cina non sono affatto poche, e stridono enormemente con la sua narrativa secondo la quale la sua sarebbe una lotta a favore della libertà. 

Ma, si sa, a volte è necessario fare buon viso a cattivo gioco pur di non inimicarsi un potenziale partner commerciale. 

Gli obiettivi di Elon Musk, il secondo uomo più ricco al mondo

Forse tra gli obiettivi di Musk c’è anche quello di tornare ad essere l’uomo più ricco del mondo, ma forse in questo momento potrebbe essere ancora più importante l’acquisizione di consenso politico proprio grazie a Twitter. 

Tesla ormai è un’azienda affermata, con prospettive di crescita che non sono più esponenziali. 

SpaceX, ovvero l’altra grande azienda di Musk, opera in un settore in cui i tempi di sviluppo ed evoluzione sono necessariamente lunghi. 

Invece, Twitter sembra pronta per un vero e proprio boom, soprattutto grazie ai problemi che sta attraversando la rivale Meta, ex Facebook. 

Il fatto ad esempio che WhatsApp, di proprietà di Meta, non abbia ancora né attivato i canali, come su Telegram, nè i servizi di pagamento, come su WeChat, fa presumere che per Twitter ci siano ampi margini di sviluppo ed espansione, anche sul medio/breve periodo. 

Resta da vedere se il piano di Elon Musk di ridurre al massimo i costi, ed il personale, gli consentirà di far crescere l’azienda molto, e molto velocemente, o se invece rallenterà le operazioni. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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