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Problemi nel mercato NFT: la forte richiesta per Mad Lads NFT causa la rottura dell’infrastruttura Internet dietro il progetto

Recenti problemi all’interno del mercato NFT, quando la forte e imprevista domanda per il lancio della nuova collezione Mad Lads NFT ha causato la rottura dell’infrastruttura Internet dietro il progetto.

Di seguito i dettagli. 

Mad Lads NFT e l’eccessivo traffico 

Mad Lads NFT è un progetto pensato per essere il primo di una nuova svolta sugli oggetti da collezione digitali di Armani Ferrante e Tristan Yver, due figure molto note nell’ecosistema Solana.

Come anticipato, dopo che un’ondata di interesse non prevista per la collezione NFT ha rotto l’infrastruttura Internet dietro di essa, Mad Lads viene rimandata a venerdì. Dunque, la collezione Mad Lads sarà aperta ai minatori pubblici alle 19:00 ET (23:00 UTC) di venerdì. 

Il ritardo di quasi 24 ore del lancio è stato necessario ai creatori per fargli guadagnare tempo e risolvere un problema che non pensavano di aspettarsi: troppo traffico Internet. 

Addirittura miliardi, in base alle fonti, di richieste instradate attraverso il portafoglio di criptovalute Backpack, a sua volta una produzione di Ferrante e Yver, hanno superato le capacità della piattaforma, risultando a tutti gli effetti un attacco DDoS. 

A tal proposito, Ferrante, su uno spazio Twitter con circa 9.500 ascoltatori, spiegando perché il progetto è stati respinto, ha dichiarato quanto segue: 

“Questo è un ordine di grandezza più folle di qualsiasi cosa abbiamo affrontato fino a questo punto.” 

Tuttavia, c’è da sottolineare che la forte richiesta per la raccolta di nuovi JPEG ha probabilmente già segnato un boom di iscrizioni per l’app del portafoglio di Coral, Backpack.

Cioè l’unico portafoglio Solana in cui gli aspiranti proprietari possono coniare la collezione Mad Lads, e anche il solo portafoglio che lo supporta. 

Di conseguenza, la situazione che si è presentata è stata la seguente: da una parte un’eccitazione palpabile tra la comunità di sviluppatori di Solana e dall’altra i trader di NFT che cercavano qualsiasi vantaggio che potesse garantire loro l’accesso alla raccolta.

Novità sul mercato NFT: Mad Lads è il primo xNFT 

Ma perchè tutto questo interesse per la collezione di Ferrante e Yver? In base a quanto si apprende, il forte clamore per gli NFT Mad Lads è dovuto in gran parte alla loro unicità, dato che prendono il nome di xNFT e sono più di un semplice JPEG su una blockchain

Infatti, rappresentano anche un codice tokenizzato che a sua volta rappresenta i diritti di proprietà sulla sua esecuzione, secondo il sito Web di Blue Coral Inc., la startup del duo che si concentra sullo sviluppo di Solana

Tramite il social media Twitter, Ferrante ha raccontato passo passo una serie di interruzioni di Internet a cascata che hanno limitato la possibilità del pubblico di accedere al progetto, prima per un’ora, poi per un giorno. 

Inoltre, Ferrante ha dichiarato che la forte domanda ha eliminato due nodi RPC, ovvero punti di accesso alla blockchain di Solana, e anche l’interfaccia utente su Cloudflare, che, tra le altre cose, cerca di prevenire gli attacchi DDoS.

Alcuni utenti hanno persino seguito il consiglio di un post di Substack che implicava, erroneamente, che l’acquisto di nodi RPC personalizzati dal progetto di sviluppo Solana Helius potesse avvantaggiare aspiranti minatori.

Le iscrizioni al “piano hacker” da $19,99 di Helius sono cresciute così tanto giovedì al punto che il CEO Mert Mumtaz è stato costretto a fare chiarezza sulla situazione, dichiarando nel server Discord di Helius quanto segue: 

“Anche se apprezzo che tu abbia pensato a noi, è importante capire che questo RPC in realtà non aumenterà le tue possibilità di coniare un Madlad così tanto, se non del tutto.” 

Che cos’è un attacco DDoS?

Secondo la definizione, un attacco DDoS, la cui sigla sta per Distributed Denial of Service, è un tentativo di bloccare il normale traffico di un server, servizio o rete che sia sopraffacendo l’infrastruttura circostante inondandola di traffico Internet.

Inoltre, gli attacchi DDoS raggiungono la loro massima efficacia quando sfruttano come fonti di attacco più sistemi informatici compromessi. Le macchine asservite a tali scopi possono includere computer e altre risorse di rete come i dispositivi IoT.

Spesso paragonati a ingorghi autostradali di traffico, gli attacchi DDoS sono oggi una delle preoccupazioni principali nell’ambito della sicurezza di Internet. Vien da sé che il segno più evidente di un attacco DDoS è l’improvviso rallentamento di un sito. 

Dunque, proprio ciò che è successo alla collezione Mad Lads NFT. Inoltre, generalmente, gli attacchi DDoS vengono eseguiti con reti di macchine connesse a Internet. Queste reti sono costituite da computer e altre macchine che vengono infettate da un malware che ne permette il controllo a distanza da parte di un utente con cattive intenzioni. 

Questi singoli dispositivi sono noti come bot e un gruppo di bot è detto botnet. Di conseguenza, quando la rete in questione viene presa di mira dal botnet, ogni bot invia le richieste all’indirizzo IP della vittima, causando il sovraccarico della stessa con conseguente interruzione del servizio rispetto al traffico normale.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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