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Verso la chiusura di Coinbase Borrow: la causa sono i problemi con la SEC?

Il prestigioso exchange crypto Coinbase ha dichiarato che il 10 maggio sarà l’ultimo giorno in cui i clienti potranno contrarre nuovi prestiti tramite Coinbase Borrow, prossima alla chiusura. 

Tutti i dettagli di seguito. 

Perché l’exchange vuole chiudere Coinbase Borrow? 

Come anticipato sopra, in base a quanto si apprende Coinbase Borrow non avrà vita ancora per molto. 

Infatti, i clienti dell’exchange con sede negli Stati Uniti che hanno utilizzato il programma hanno ricevuto mercoledì un’e-mail che li informava che l’ultimo giorno per prendere i nuovi prestiti sarebbe stato il 10 maggio.

Ricordiamo che Coinbase Borrow consentiva ai clienti di prendere in prestito prestiti fiat fino a $1 milione fino al 30% delle loro partecipazioni in Bitcoin, con gli interessi. 

Come sappiamo, recentemente Coinbase è stata oggetto di ulteriori controlli da parte delle autorità di regolamentazione in seguito al crollo dell’exchange di criptovalute FTX e si aspetta un’azione esecutiva da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per presunte violazioni dei titoli.

Tuttavia, la chiusura di Coinbase Borrow sembra, almeno per ora, essere slegata da qualsiasi azione esecutiva. 

In base a quanto riferito, infatti, sembra che la chiusura di Coinbase Borrow non abbia nulla a che fare con problemi in sospeso o passati dell’exchange con la SEC.

Nello specifico, un portavoce dell’exchange ha attribuito la decisione della chiusura di Coinbase Borrow alla riduzione della domanda, dichiarando quanto segue: 

“Valutiamo regolarmente i nostri prodotti per assicurarci di dare la priorità alle offerte a cui i nostri clienti tengono di più. A partire dal 10 maggio, smetteremo di emettere nuovi prestiti tramite Coinbase Borrow. Non vi è alcun impatto sui prestiti in essere dei clienti e al momento non è richiesta alcuna azione da parte loro.” 

L’azione esecutiva della SEC contro Coinbase 

Come anticipato, l’exchange di criptovalute potrebbe presto affrontare un’azione esecutiva legata alla sua quotazione di potenziali titoli non registrati. 

Nello specifico, Coinbase ha rivelato che la SEC ha affermato che la società con sede negli Stati Uniti potrebbe operare in violazione delle leggi sui titoli nella gestione dei suoi servizi di scambio e picchettamento. 

L’autorità di regolamentazione ha accusato l’exchange con quello che viene chiamato avviso Wells”, il quale informa l’azienda che l’agenzia sta pianificando un’azione futura che potrebbe includere un’ingiunzione o cessazione senza specificare esattamente quale attività ha trovato in violazione.

Paul Grewal, Chief Legal Officer di Coinbase, in merito a ciò ha dichiarato quanto segue: 

“Se necessario, accogliamo con favore un processo legale per fornire la chiarezza che abbiamo sostenuto e per dimostrare che la SEC semplicemente non è stata equa o ragionevole quando si tratta del suo impegno sulle risorse digitali. Fino ad allora, è tutto come al solito.” 

Inoltre, il crypto exchange, in un deposito alla SEC, citando le sue conversazioni con il personale dell’agenzia, ha affermato: 

“La società ritiene che queste potenziali azioni di applicazione riguarderebbero aspetti del mercato spot dell’azienda, il servizio di picchettamento Coinbase Earn, Coinbase Prime e Coinbase Wallet.” 

In ogni caso, ricordiamo che l’ avviso della SEC è preliminare e non sempre tali avvertimenti portano ad azioni esecutive. Di conseguenza, l’esito dell’indagine della SEC contro l’exchange statunitense risulta essere ancora incerto. 

L’exchange potrebbe rimettere in vendita XRP? 

Il recente incontro tra Coinbase e Ripple ha creato un certo fermento all’interno di tutto il settore delle criptovalute. Infatti, mentre entrambe le società continuano a scontrarsi con la SEC sulla chiarezza normativa, si è diffusa la speculazione secondo cui Coinbase possa prendere in considerazione la possibilità di rimettere in vendita XRP.

Il Chief Legal Officer di Coinbase, Paul Grewal, si è rivolto ai social media per esprimere la sua soddisfazione per l’incontro, affermando la necessità di più incontri in futuro.

In risposta, il Chief Legal Officer di Ripple, Stuart Alderoty, ha espresso il suo apprezzamento per l’opportunità di conversare con il team legale dell’exchange.

Come sappiamo, nel frattempo la battaglia della SEC prosegue su entrambi i fronti. Infatti, anche Ripple Labs e i suoi dirigenti attendono il giudizio sommario nella loro lunga causa con la SEC.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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