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Investimenti in società crypto: Binance e Coinbase in pole position

Di recente, PitchBook ha pubblicato il suo Crypto Report del primo trimestre 2023 dedicato agli investimenti crypto, in cui emerge che le società più attive in quanto ad investimenti sono Binance e Coinbase. 

Il report sugli investimenti crypto: Binance e Coinbase spiccano

Il report di PitchBook evidenzia come nel primo trimestre del 2023 le società di criptovalute abbiano raccolto 2,6 miliardi di dollari di capitale di rischio a livello globale, con 353 round di finanziamento. 

Sebbene si tratti ancora di numeri importanti, rispetto al precedente trimestre risultano essere in diminuzione dell’11%, per quanto riguarda il valore complessivo delle operazioni, e del 12,2% per quanto riguarda il numero di operazioni. 

Di fatto da questo punto di vista il primo trimestre del 2023 è stato il peggiore da fine 2020, ovvero da prima che iniziasse l’ultima grande bull run. Inoltre, rappresenta il quarto trimestre consecutivo di calo delle attività di investimento nel settore crypto.

Tuttavia, se nel complesso si tratta di un trimestre in calo, nel dettaglio vi sono invece anche alcuni parametri in crescita. 

Ad esempio i seed round sono risultati in crescita del 33,3%, mentre i round late-stage sono cresciuti addirittura del 209,2%. Il problema maggiore è stata la riduzione del 16,7% dei round di finanziamento early-stage. 

Inoltre, secondo il report l’acquisizione maggiormente degna di nota è quella della piattaforma di streaming Streami da parte di Binance, grazie all’acquisizione della quota di maggioranza dell’exchange GOPAX di Streami.

Il calo del mercato continua

In realtà, il vero e proprio calo è iniziato già nel secondo trimestre del 2022, quello durante il quale è imploso l’ecosistema Terra/Luna. 

Infatti, il picco massimo di sempre si toccò durante il primo trimestre dello stesso anno, ovvero quello successivo ai massimi di sempre del mercato crypto. 

Da allora il calo è stato continuo, anche se molto meno pronunciato durante l’ultimo trimestre rispetto a quello dei tre precedenti. 

Da notare che il livello attuale di investimenti nel settore crypto è inferiore a quello del primo trimestre del 2021, quando era appena iniziata l’ultima grande bull run, ma ancora decisamente superiore a quello dell’ultimo trimestre del 2020.

Quindi il livello attuale rimane, per ora, superiore a quello pre-bolla. 

Il mercato crypto

Il report infatti fa notare come il mercato crypto sia cresciuto rapidamente negli ultimi dieci anni, attirando un gran numero di utenti, tra cui anche investitori istituzionali che hanno portato miliardi di dollari di investimenti. 

Anche la stessa tecnologia blockchain si è evoluta, andando ben oltre la semplice registrazione ed il trasferimento di valore, tanto da essere utilizzata ormai anche per prestiti garantiti, market making automatizzato e tokenizzazione di asset off-chain.

Stando a ciò che affermano gli analisti di PitchBook, l’innovazione delle criptovalute in futuro potrebbe addirittura arrivare a minacciare operatori ormai molto ben consolidati come Visa, Mastercard e American Express, che hanno goduto di decenni di vero e proprio dominio potendo arrivare ad imporre commissioni anche del 3%.

Tuttavia il crollo di diverse società crypto nel 2022 evidenzia che esistono ancora sfide significative nel settore, tanto che secondo il report l’adozione mainstream delle è improbabile che avverrà prima che vengano rilasciate normative e linee guida migliori. 

La mancanza di una regolamentazione chiara rappresenterebbe una delle maggiori preoccupazioni per l’industria crypto, tanto da essere considerata un fattore limitante. 

Il report cita il MiCA della UE come uno dei framework normativi più completi tra quelli già esistenti.

Il futuro 

Gli analisti di PitchBook ritengono che il 2023 potrebbe rappresentare un punto di svolta per il settore, perchè si aspettano che le autorità di regolamentazione finanziaria e le banche centrali di tutto il mondo aumenteranno la loro attenzione in merito alle criptovalute a partire da quest’anno. 

Inoltre affermano che le criptovalute ed il Web3 continueranno a crescere e ad evolversi in futuro, anche nonostante le recenti sfide emerse l’anno scorso. 

Evidenziano come l’ecosistema crypto abbia fatto registrare progressi significativi negli ultimi anni, inclusi quelli relativi alla finanza decentralizzata (DeFi). 

A tal proposito affermano che l’industria crypto è ancora nelle sue fasi iniziali, tanto che ci sarebbe ancora molto spazio per la crescita e l’innovazione. 

Binance, Coinbase e gli investimenti crypto

A proposito del futuro, prevedono che exchange storici come Binance e Coinbase diventino acquirenti attivi nel 2023, in particolare prendendo di mira concorrenti più piccoli come exchange di criptovalute, servizi di custodia o attività periferiche come l’intermediazione di titoli di tecnologia finanziaria (fintech).

In altri termini se fino ad ora molti dei protagonisti degli investimenti di capitali freschi nel settore crypto erano fondi o società provenienti dal mondo degli investimenti tradizionali, è possibile che nel 2023 saranno invece le stesse società crypto più grandi a diventare le vere protagoniste in tal senso. 

Binance è il maggiore exchange del mondo, e Coinbase è il maggiore exchange statunitense. Oltretutto la scomparsa di FTX non ha fatto altro che potenziare questi due colossi, di cui il secondo è addirittura già anche quotato in borsa al Nasdaq. 

Tra le opportunità emergenti del settore crypto sulle quali potrebbero concentrarsi le attenzioni degli investitori citano in particolare la zero-knowledge proof e la Web3 identity. 

Tra le società da tenere sott’occhio citano Intmax e Obol. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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