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La piattaforma per individuare le frodi crypto è attiva

Qualche tempo fa è stata lanciata la versione Beta di Trust Army, una piattaforma di ricerca Web3 che aiuta ad individuare le frodi crypto. 

La piattaforma è stata creata da Hacken.AI, ed ha già esaminato 560 progetti blockchain in soli 98 giorni, durante i quali ha ricevuto ben 5.296 segnalazioni dagli utenti. 

Si tratta di un progetto creato proprio per migliorare l’affidabilità del settore Web3, e consiste in una piattaforma di ricerca che raccoglie informazioni affidabili su vari progetti blockchain così da evidenziare le tokenomic migliori, quali sostenitori risultano essere affidabili, e quali allocazioni sono trasparenti. 

Inoltre, offre alle persone interessate al settore crypto l’opportunità di contribuire alla sua trasparenza, guadagnando ricompense per i loro sforzi.

L’attività di Trust Army è basata su missioni di ricerca che producono rapporti, e consiste nella ricerca di informazioni riguardo la qualità dei progetti crypto esaminati dalle singole missioni. 

I primi 100 risultati ottenuti

A fine aprile è stata pubblicata un’infografica che riguarda i primi 100 progetti esaminati. 

report frodi crypto

L’infografica svela che il 17% dei progetti esaminati nasconde il proprio white paper, e addirittura il 34% nasconde la propria tokenomic.

Inoltre, solo la metà dei progetti esaminati ha ottenuto un audit del proprio smart contract. 

Questi sono numeri non particolarmente buoni, ma nemmeno clamorosamente cattivi. Infatti sebbene vi sia un 50% di progetti crypto sui cui smart contract è lecito avere dei dubbi, la restante metà comunque li ha fatti esaminare, anche se non vi sono statistiche sulla qualità degli auditor. 

Altri dati non particolarmente buoni, ma sicuramente non molto cattivi, sono quelli che riguardano la centralizzazione dei token. 

Circa un terzo dei progetti esaminati ha balene che detengono oltre l’1% di token della fornitura totale sui loro indirizzi, ed il 39% che ha oltre il 10% della fornitura totale di token concentrata in meno di tre indirizzi. Anche in questo caso si tratta di dati nel complesso non particolarmente cattivi, seppur di certo non buonissimi. 

Le conclusioni sulle frodi crypto

Alla luce di questi dati, il team di Hacken.AI sostiene che non sempre i progetti blockchain danno la priorità alla trasparenza ed alla sicurezza, con un’elevata percentuale della supply dei token che risulta essere in possesso di pochi titolari. 

Tutto ciò implica un impatto imprevedibile sulla sostenibilità e sul futuro di questi progetti.

Inoltre, questi risultati dimostrano l’importanza fondamentale dell’analisi e del monitoraggio dei progetti Web3, perchè la percentuale di progetti di dubbia natura non è affatto irrilevante. 

Fondamentalmente è possibile affermare che i progetti di dubbia natura siano troppi, anche se non necessariamente sono la maggioranza, ma rimane un numero importante di progetti che appaiono un po’ più trasparenti e sicuri, soprattutto in numeri assoluti. 

In altre parole non risulta affatto difficile imbattersi in vere e proprie frodi crypto, perchè i progetti crypto sono moltissimi, ed una percentuale rilevante di questi sono di dubbia natura. 

D’altro canto però sembrano esistere molti progetti che perlomeno appaiono come trasparenti e sicuri, denotando che il settore è più vivo che mai. 

Il token HAI

Il progetto Hacken ha anche un suo token, chiamato HAI. 

Si tratta di un token su Ethereum lanciato sui mercati pochi mesi prima dell’inizio dell’ultima grande bull run. 

Il suo prezzo attuale di 0,026$ è del 94% inferiore al massimo storico di 0,470$ di novembre 2021, ma è ancora nettamente superiore agli 0,011$ che aveva poco prima dell’inizio della bull run. 

Si tratta quindi di un token che ha subito un impatto importante dalla bolla del 2021, ma che escludendo la bolla ha saputo per ora mantenere il suo valore nel corso del tempo, aumentandolo. 

Ad esempio il picco minimo del bear-market del 2022 lo ha toccato a giugno, quando scese a 0,012$ rimanendo quindi comunque sopra i livelli appena precedenti l’inizio della bull run. Inoltre dal allora è cresciuto, seguendo per certi versi l’andamento del prezzo di ETH. 

Il 2023 era iniziato a 0,015$, quindi con un +25% rispetto al bottom del 2022, e da allora ha già guadagnato un altro 73%. Da notare che a febbraio di quest’anno il prezzo era salito anche a 0,048$, ovvero un livello ancora molto distante dai massimi, ma decisamente superiore ai minimi. 

Le frodi crypto

Purtroppo le frodi nel mondo crypto sono comuni, dato che moltissimi truffatori sanno bene come sfruttare le debolezze dell’uomo comune per estorcergli dei soldi. 

La miglior difesa in questo caso è l’informazione, e piattaforme che aiutano a raccogliere e distribuire buone informazioni a riguardo risultano essere particolarmente utili. 

Il problema è che spesso l’uomo medio non ha voglia di analizzare, approfondire e studiare, finendo quindi per farsi guidare da un approccio eccessivamente superficiale che lo rende facile preda dei truffatori. 

Se a ciò ci aggiungiamo l’avidità, che spesso obnubila la vista, si comprende bene perchè siano così comuni le facili prede dei truffatori. 

Oltretutto in molti casi le frodi crypto sono decisamente evidenti, quindi basterebbe un po’ più di oggettività, razionalità ed approfondimento per riconoscerle, in aggiunta ovviamente alle corrette informazioni. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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