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Mercato crypto tranquillo dopo il crollo di ieri

Ieri, dopo la pubblicazione della notizia della denuncia della SEC contro Binance, si è verificato un piccolo crollo sui mercati crypto. 

A molti è sembrato un crollo significativo, anche se in realtà invece non è stato nulla di anomalo. Il fatto è che dopo due mesi e mezzo di lateralizzazione molti investitori e speculatori non erano più abituati a movimenti del genere, soprattutto i nuovi arrivati. 

Il crollo del mercato crypto di ieri

Il calo di ieri è stato forte ed improvviso, ma forse nemmeno così tanto ampio da poter essere definito un vero e proprio crollo. 

Sui mercati crypto i -10% in un giorno sono piuttosto frequenti, mentre ieri ad esempio il prezzo di Bitcoin ha perso meno del 6% nell’arco di quattro ore e mezza. Poi ha fatto un piccolissimo rimbalzo tornando sui 25.700$, quota che sta tenendo ancora adesso. 

Alla luce di questi dati il calo di ieri non andrebbe definito un vero e proprio crollo, sui mercati crypto, anche se il calo è stato sufficientemente ampio da poter essere definito un crollo se lo si confronta con l’andamento generale dei mercati finanziari tradizionali. 

Ieri, ad esempio l’S&P 500 ha perso lo 0,2%, ed il Dow Jones lo 0,6%. 

Un discorso leggermente diverso vale per però BNB, ovvero la criptovaluta di Binance, che ha perso il 10% per poi recuperare un po’ ed assestarsi attorno a -8%. 

Oggi BTC sta perdendo solo poco più del 4% rispetto a ieri, e ETH addirittura solo il 3%. 

La reazione delle crypto dopo il crollo di ieri

La reazione di oggi dei mercati crypto sembra essere quella della quiete dopo la tempesta. 

D’altronde nei giorni scorsi erano iniziate a circolare notizie riguardo anomale aperture di molte posizioni long sul mercato dei future crypto, tanto per l’appunto da far pensare ad un possibile scarico. 

Se a ciò si aggiunge un mercato finanziario globale non in grande forma, a causa soprattutto della prossima emissione di grandi quantità di obbligazioni da parte del governo USA, ed una notizia come quella di Binance, c’erano le condizioni perfette per una discesa. 

Tale discesa però sembra si sia già esaurita, tanto che oggi sembrerebbe che i mercati crypto siano tornati a lateralizzare, solo su un livello inferiore. 

L’entità del calo

Prendendo come riferimento il prezzo di Bitcoin, il livello attuale è in linea con i minimi mensili di maggio. 

Fino al 17 marzo non era ancora riuscito a superare di slancio i 25.000$ nel corso del nuovo anno, ma a partire proprio da quella data non è più sceso sotto quella cifra. 

Anzi, ha oscillato per più di due mesi e mezzo all’interno di una fascia di prezzo compressa, tra i 26.000$ ed i 29.000$ con alcune eccezioni. 

L’eccezione più clamorosa è stata il raggiungimento dei 31.000$ a metà aprile, ma è durata poco. 

Le altre due eccezioni sono state per l’appunto i due minimi mensili di maggio a 25.800$. 

Ieri a dire il vero è sceso anche fino a 25.400$, ma in seguito si è portato poco sotto i minimi di maggio. 

Se però si confronta il minimo di giugno toccato ieri con i prezzo precedenti al 17 marzo, si scopre che è superiore a quasi tutti i prezzi toccati da inizio anno fino al giorno prima, con una sola breve eccezione. 

Ad esempio a febbraio non superò mai i 25.300$, quindi il livello di prezzo attuale sembra ancora un livello di sicurezza. 

Da notare che i 25.000$ sembrano proprio essere la soglia minima di attenzione sotto la quale il trend di crescita del 2023 potrebbe invertirsi, ma sopra la quale tale trend non risulta ancora essere stato intaccato. 

Alla luce di ciò è possibile affermare che l’entità del calo di ieri non è stata particolarmente pronunciata, anche se è andata vicino ad interrompere il trend di crescita di quest’anno. 

La resistenza di Ethereum

Per quanto riguarda il prezzo di ETH la situazione appare in realtà leggermente migliore. 

Infatti, il prezzo attuale di 1.815$ è perfettamente in linea con quello di marzo e di maggio, inferiore solo a quello toccato durante la mini-bolla di aprile dovuta all’aggiornamento Sepolia

A dire il vero persino la definizione di “mini-bolla” appare eccessiva per una risalita che è stata sì breve, ma anche di relativamente contenuta entità. 

In altre parole il prezzo di Ethereum sta continuando a lateralizzare anche nonostante il calo di ieri. 

Da notare che la soglia minima di attenzione sembra essere attorno ai 1.700$, ovvero una cifra che ieri non è stata avvicinata, dato che il calo si è fermato a 1.770$. 

Tutto nella norma

In conclusione si può affermare che ciò che è successo ieri è perfettamente nella norma, per quanto riguarda i mercati crypto, tranne che per BNB e quei token ad alta volatilità, come ad esempio PEPE.

BNB è sceso a +13% da inizio anno, mentre BTC è ancora a +54% e ETH a +51%. 

I 348$ toccati a metà aprile sembra essere decisamente distanti ormai dai 277$ attuali, e ancora più distanti sono i 354$ toccati a novembre dell’anno scorso, poco prima che ad esempio BTC facesse segnare il bottom del bear-market. 

Per Binance coin il periodo di lateralizzazione sembra essere iniziato a giugno dell’anno scorso, sebbene in questi ultimi dodici mesi abbia avuto una volatilità decisamente pronunciata, anche se affatto anomala. 

In altre parole per BNB il trend di crescita del 2023 si è interrotto già da più di un mese, mentre per Bitcoin ed Ethereum per ora sembra essersi preso solamente una pausa. 

Tutto ciò comunque rientra nella norma per i mercati crypto, anche se a molti appena entrati potrebbe sembrare il contrario. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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