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L’attacco della SEC non ha danneggiato il prezzo di Bitcoin

L’attacco della SEC ai mercati crypto non è riuscito ad affossare il prezzo di Bitcoin.

È quanto emerge dell’ultimo report Bitfinex Alpha, che ha analizzato sia la situazione complessiva del mercato crypto, sia quella dei mercati tradizionali e delle condizioni macroeconomiche. 

L’attacco della SEC e il prezzo di Bitcoin

L’attacco dell’agenzia governativa statunitense che vigila sul mercato dei titoli (la SEC) non era rivolto a Bitcoin, ma solo ad alcune criptovalute che vengono considerate security non registrate, e soprattutto agli exchange che ne consentono lo scambio. 

In particolare ne hanno fatto le spese il maggior exchange crypto del mondo, Binance, ed il maggior exchange crypto americano, Coinbase

Da qualche tempo a questa parte hanno iniziato a circolare ipotesi secondo le quali questo attacco sarebbe mirato proprio a ridimensionare il ruolo degli exchange crypto, o addirittura a farli sparire dal mercato. 

Da un lato sono piattaforme finanziarie non completamente regolamentate, negli USA, a causa di una lacuna normativa che non verrà colmata a breve termine. 

Quindi operano in un settore in parte deregolamentato, ma che deve lo stesso rispettare le norme generiche dei mercati finanziari. Questo li rende facili bersagli a livello normativo. 

Dall’altro sono operatori nuovi che stanno dominando un mercato che ormai ha assunto dimensioni interessanti, e che soprattutto potrebbe crescere ancora in futuro. 

L’ipotesi che si sta facendo strada ultimamente è che grossi operatori finanziari tradizionali, come ad esempio BlackRock o Fidelity, vogliano entrare nel mercato crypto per prendersi un ruolo da protagonisti, ed ovviamente la fetta più grande del mercato. 

Per farlo hanno bisogno di scalzare gli operatori attualmente dominanti, ovvero gli exchange crypto, e la questione normativa gioca molto a loro favore. 

La SEC, forse involontariamente, sta dando loro una mano, dato che attacca gli exchange crypto proprio sul lato su cui sono maggiormente esposti. 

Le conseguenze delle azioni della SEC sul prezzo di Bitcoin

L’attacco della SEC è iniziato diversi mesi fa, ma si è intensificato solo a fine maggio. 

In effetti poco dopo la metà di marzo il trend crescente del 2023 del prezzo di Bitcoin sembra essersi interrotto.

Ha iniziato l’anno a 16.600$, per poi salire oltre i 27.000$ il 17 marzo. Ma da allora ha iniziato una lunga fase di lateralizzazione attorno a questa quota, sebbene a metà aprile abbia provato a riportarsi sopra i 30.000$. 

Tale tentativo in un primo momento sembrava riuscito, ma nel giro di pochi giorni il prezzo è tornato sotto quella cifra. 

Il problema principale si è verificato nel corso del mese di maggio, e nella prima metà di giugno. 

A maggio il prezzo di BTC è sceso da 29.000$ a 26.600$, facendo rientrare completamente il tentativo fallito di aprile di riportarsi sopra quota 30.000$, e facendolo rientrare appieno all’interno della fascia di lateralizzazione attorno ai 27.000$. 

Ma nella prima metà di giugno il calo è continuato, probabilmente anche a causa dell’intensificarsi dell’attacco della SEC contro i mercati crypto. 

Il picco minimo mensile è stato toccato proprio il 15 giugno sotto quota 25.000$. 

Il rimbalzo del mercato

Tuttavia l’attacco della SEC non era rivolto a Bitcoin, ma agli exchange crypto e ad alcune altcoin. 

Infatti non appena ha potuto, il prezzo di Bitcoin ha iniziato un rimbalzo che è ancora in corso. 

Negli ultimi sei giorni ha recuperato quasi il 18%, e sebbene una crescita simile non sia granchè per un asset volatile come BTC, appare comunque piuttosto importante proprio perchè è una reazione al calo delle settimane scorse dovuto all’attacco della SEC. 

Da notare che nel medesimo periodo Ethereum ha recuperato l’11%, tanto che la dominance di Bitcoin, stando ai dati di TradingView, è salita dal 49% al 51%. 

Proprio la dominance rivela chiaramente che in questo momento è Bitcoin il protagonista incontrastato dei mercati crypto. 

Basti pensare che a gennaio era scesa fino al 41%, ed a settembre dello scorso anno era scesa anche sotto il 39%. 

A gennaio 2023 era già risalita sopra il 44%, e a marzo sopra il 47%. 

Dal 7 di giugno fino ad oggi è passata dal 47% al 51% in sole due settimane, e dato che questo è un parametro che si muove molto lentamente, a differenza del prezzo, un tale movimento è particolarmente significativo. 

Il report di Bitfinex

L’ultimo report Bitfinex Alpha rivela che il mercato crypto nel suo complesso in realtà è rimasto relativamente stabile anche durante i mesi di attacco della SEC. D’altronde è un mercato volatile, quindi la volatilità è la norma e non l’eccezione. 

Il fatto che il supporto di medio periodo dei 25.000$ abbia sostanzialmente retto rivela che la situazione è molto meno critica di quanto potrebbe apparire analizzando solo la price action degli ultimi mesi. 

Quindi se da un lato la situazione per gli exchange crypto, e per alcuni in particolare, continua ad essere difficile, non sembra invece esserlo altrettanto per i mercati crypto in generale. 

Basti pensare che l’attuale capitalizzazione complessiva del mercato crypto è perfettamente in linea con quella di inizio giugno, di metà maggio, o di metà marzo. Ed è ancora del 42% superiore a quella di inizio anno. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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