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SEC: diffusa fake news sulle dimissioni di Gary Gensler per colpa dell’AI

Un paio di giorni fa si è diffusa sul web, tramite una piattaforma di AI, la notizia che l’attuale Presidente della SEC, Gary Gensler, avrebbe rassegnato le sue dimissioni in seguito ad un’indagine interna. 

In realtà c’era un’unica fonte da cui proveniva la notizia, e non era nemmeno una fonte autorevole a riguardo. Ma dato il clima di odio che circola nel settore crypto nei confronti di Gensler la notizia ha avuto un ampio risalto, ed è stata ripresa come vera anche da alcune testate di informazione. 

Invece, come era presumibile fin dall’inizio, si trattava di una notizia falsa, tanto il corrispondente di FOX Business Network (FBN), Charles Gasparino, l’ha definitivamente smentita. 

La notizia generata con AI in merito a Gary Gensler della SEC 

Dopo la sua diffusione, analizzando il testo della presunta con ZeroGPT, ovvero un rilevatore di testi generati con AI, si è scoperto che al 96,8% quel testo era stato generato con uno strumento di intelligenza artificiale. 

Il problema è che i vari strumenti di AI che producono testi, come il famoso ChatGPT, non sono in grado di verificare l’affidabilità delle fonti. 

Pertanto se trovano online informazioni che provengono da fonti che ritengono attendibili, le ritengono vere a prescindere. 

Infatti non effettuano la verifica delle fonti, e soprattutto non cercano conferme, come invece fanno i giornalisti competenti. In questo caso non c’era assolutamente alcuna conferma, quindi era più che plausibile che fosse una notizia inventata. 

Se veramente Gensler avesse rassegnato le proprie dimissioni, la SEC lo avrebbe fatto sapere, perchè un’agenzia governativa non potrebbe nascondere le dimissioni del suo presidente, se non vuole incappare in gravissime ripercussioni da parte dello stesso governo. 

Quindi in mancanza di una conferma ufficiale la notizia non doveva essere considerata vera. 

L’indiscrezione

In effetti alcune delle testate che hanno riportato la presunta notizia l’hanno evidenziata come un’indiscrezione, e non una notizia confermata. Ma anche in questo caso l’errore di fondo è stato quello di non andare a verificare quale fosse la fonte originaria. 

Infatti la fonte originaria non erano persone informate dei fatti, come scritto nella notizia originale, ma un software di generazione di testi basato su intelligenza artificiale. 

Quindi in realtà non si trattava nemmeno di un’indiscrezione, ma di una notizia falsa a tutti gli effetti semplicemente perché inventata. 

Non sa però quale fosse la fonte a cui ha attinto il software AI che l’ha generata, ma evidentemente è programmato male perché non è in grado di attingere solo da fonti affidabili. 

Chi ha inventato la notizia?

Ora la vera domanda dovrebbe essere: chi ha inventato questa notizia falsa?

Perché di sicuro si tratta di una notizia completamente inventata, ma difficilmente l’ha inventata il software di AI. Questo probabilmente ha solo scritto il testo dell’articolo senza specificare che la fonte da cui l’aveva attinta non era autorevole. 

Può anche darsi che l’invenzione originaria sia stata fatta magari da qualche autore satirico, e che il software AI non sia stato in grado di distinguere la satira dal racconto della verità. 

Oltretutto va sottolineato che nessun giornalista esperto ha creduto in questa presunta notizia, proprio perché bastava fare un minimo di verifica per capire che non c’era conferma alcuna. 

Ci hanno creduto solo il software di intelligenza artificiale e gli inesperti, ovvero coloro che non sanno fare le dovute verifiche per capire se una notizia proviene da fonti attendibili oppure no. 

Oltre l’invenzione dell’AI su Gary Gensler (SEC): il problema di fondo

La seconda domanda che viene da farsi è: le fake news prodotte dall’intelligenza artificiale potrebbero essere un problema? 

Per i non esperti sicuramente sì, dato che la maggior parte delle persone non è in grado di verificare da sé se una notizia sia confermata o meno. 

Invece per i giornalisti esperti per ora non dovrebbe essere un problema, perché sono già ampiamente abituati, da tempo, a riconoscere le notizie inventate da quelle confermate e verificate. 

Purtroppo però la qualità giornalistica al giorno d’oggi spesso risulta essere insufficiente, con molti incompetenti in materia che diffondono notizie senza essere in grado di verificare se siano vere o meno. Per evitare di farsi fregare dall’AI conviene affidarsi sempre e soltanto a fonti che si ritengono affidabili, ed ignorare tutto il resto se proviene da fonti sulla cui attendibilità non si hanno certezze.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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