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Il valore di Shiba Inu confrontato con Bitcoin e Ethereum

L’ultima grande bullrun dei mercati crypto, quella del 2021, ha avuto un assoluto protagonista, ovvero il token SHIB di Shiba Inu. Ma da quando la bolla è scoppiata la storia è cambiata parecchio, soprattutto se ne si confronta l’andamento con quello di Ethereum e Bitcoin.

L’andamento di Shiba Inu (SHIB)

Innanzitutto va detto che la capitalizzazione di mercato di SHIB è scesa a circa 4,5 miliardi di dollari, dopo essere stata anche superiore ai 43 miliardi nel 2021. 

L’attuale capitalizzazione gli vale solo il diciannovesimo posto tra le criptovalute più capitalizzate, dietro a criptovalute come Avalanche, Toncoin e BCH. 

Basti pensare che Ethereum capitalizza 236 miliardi, e Bitcoin addirittura quasi 600. 

Durante la clamorosa bullrun del 2021 Shiba Inu entrò addirittura in top 10 in questa particolare classifica, ma con il bear-market del 2022 il progetto si è ridimensionato di molto. 

In particolare è il 2023 ad essere molto differente. 

Infatti mentre BTC ha guadagnato l’84% ed ETH il 63%, SHIB da inizio anno ha addirittura perso il 5%.

Anzi, praticamente da quando ha toccato i massimi storici sul lungo periodo non ha fatto altro che perdere. 

Il picco storico sono gli 88,4 milionesimi di dollaro del 28 ottobre 2021, ma già ad inizio 2022 era sceso a 34 milionesimi, con una perdita del 61% in soli due mesi abbondanti. 

Con l’implosione dell’ecosistema Terra/Luna a maggio 2022 scese sotto gli 11 milionesimi, ovvero a -87% dai massimi. 

Dopo il fallimento di Celsius, a giugno 2022, scese anche sotto gli 8 milionesimi, e dopo un breve recupero ad agosto, a fine anno tornò attorno a quella cifra. 

A metà giugno 2023 è sceso anche fino a 6,5 milionesimi di dollaro, ovvero a -92% dai massimi, anche se nelle ultime settimane ha recuperato fino agli attuali 7,6 milionesimi. 

Se si prendono i picchi minimi di ogni singola discesa si nota che sono decrescenti: prima 11 milionesimi, poi 8 milionesimi, poi 6,5. A questo punto è difficile immaginare che il rimbalzo di fine giugno possa essere in grado di invertire la tendenza, anche perchè nel corso del 2022/2023 ci sono già stati ben due grossi rimbalzi che però non hanno impedito successivamente di far registrare nuovi minimi annuali ancora più bassi. 

La storia per Bitcoin e Ethereum invece è completamente diversa. 

L’andamento di Bitcoin (BTC)

Durante la bolla del 2021 il prezzo di Bitcoin non è aumentato di molto, se confrontato a quello di molte altre principali criptovalute. 

Dopo essere tornato a 20.000$ a novembre 2020, dodici mesi dopo si fermò sotto i 70.000$, con un x3,5 che non è nulla di eccezionale sui mercati crypto. 

Ma durante il bear-market del 2022 ha tenuto molto meglio, tanto che ora è a “solo” -55% dai massimi. Nelle prime venti crypto per capitalizzazione di mercato è in assoluto quella che perde di meno, fatta ovviamente eccezione per le stablecoin. 

Inoltre nel 2023 il suo prezzo è risalito dell’84%, portandolo ad un valore attuale di molto superiore a quei 20.000$ da cui era partita la bullrun

In altre parole è cresciuto molto meno durante la bullrun, ma ha poi anche perso molto meno durante il bear-market. Allo stato attuale è quella che sta performando meglio di tutte, tra quelle principali. 

Oltretutto i valori attuali sono vicini ai massimi annuali, cosa che certifica il fatto che il prezzo di Bitcoin sta attraversando decisamente un buon momento, nonostante tutto. 

Praticamente in tutta la storia di Bitcoin solo per meno di un anno e mezzo il prezzo di BTC è stato superiore a quello attuale. 

Alla luce di tutto ciò è possibile affermare che se da un lato la crescita durante la bullrun del 2021 è stata eccessiva, lo è stata probabilmente anche la discesa del bear-market del 2022. 

L’andamento del valore di Ethereum (ETH) rispetto a Shiba Inu e Bitcoin

A dire il vero l’andamento del prezzo di ETH non è stato molto differente rispetto a quello di BTC. 

Cambiano le proporzioni, perchè la crescita durante il 2021 è stata maggiore. Ma di conseguenza anche il calo del 2022 lo è stato. 

Il confronto varia molto a seconda del prezzo iniziale che si prende in considerazione. 

Ad esempio se si parte dai massimi del 2021, ETH è a -60%, mentre BTC a -55% e SHIB a -91%. 

E se si parte dal prezzo di fine 2022, ETH è a +63%, mente BTC a +84%, con SHIB a -5%. 

Ma se si prende come riferimento il prezzo pre-bolla le cose cambiano drasticamente. 

A dire il vero per SHIB ha poco senso prendere come riferimento quel prezzo, perchè allora quasi nessuno lo aveva acquistato, e quindi il prezzo era irrisorio. 

Confrontando solo BTC e ETH, rispetto ad ottobre 2020 il primo è a +172%, mentre il secondo è addirittura a +402%, ma durante il precedente bear-market ETH era sceso molto. 

Se si prende come riferimento il picco massimo del precedente ciclo, ovvero quelli fatti registrare tra il 2017 ed il 2018, Bitcoin è a +50%, mentre Ethereum è a +58%. 

Questo significa che sul lungo periodo le performance di ETH e BTC sono simili, ma il primo risulta essere più volatile sul breve o medio periodo. 
SHIB invece sul lungo periodo performa meno bene, se si esclude il periodo iniziale in cui non era ancora protagonista dei mercati crypto, con una volatilità sul breve e medio periodo ancora maggiore. Si tratta pertanto di un asset soprattutto speculativo, molto diverso da Bitcoin e Ethereum.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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