Il co-founder di Gemini ha rivelato su Twitter l’offerta finale per ristrutturare il debito della società crypto Genesis: un pacchetto da 1,5 miliardi di dollari denominati anche in bitcoin e ethereum.
Summary
Genesis: il pacchetto da $1,5 miliardi anche in bitcoin per ristrutturare il debito del crypto lender
Ieri, il gemello Cameron Winklevoss, co-founder di Gemini ha rivelato su Twitter “l’offerta finale” per ristrutturare il debito della società crypto Genesis.
In pratica, i creditori del crypto lender in bancarotta, Genesis, hanno proposto un pacchetto di 1,5 miliardi di dollari denominati anche in bitcoin e ethereum. Nello specifico, si tratta di un piano di pagamenti anticipati e di nuovi prestiti.
Questo tweet di Winklevoss fa seguito ad un altro, “Lettera aperta a Barry Silbert”, fondatore di Digital Currency Group (DCG), in cui il gemello di Gemini si lamentava proprio dei ritardi nella presentazione di un piano soddisfacente per rimborsare i creditore di Genesis.
Ricordiamo che DCG è la società di venture capital che possiede Genesis e anche il gigantesco gestore di criptovalute Grayscale.
Tra i creditori di Genesis, sono compresi anche i clienti del programma Earn di Gemini, per i quali i gemelli co-fondatori stanno ancora aspettando il pagamento del debito di 630 milioni di dollari dal broker crypto.
Genesis: il broker crypto alle prese col piano di rimborso del suo debito anche in bitcoin
Il nuovo piano prevede precisamente 1,465 miliardi di dollari di pagamenti e prestiti denominati in dollari, bitcoin ed ethereum. Esaminando la lettera, poi, pare che esiste un termine ultimo per accettare tale accordo, previsto per il 6 luglio ore 16:00.
Nello specifico, Winklevoss avrebbe scritto nella lettera come segue:
“Vi scrivo per informarvi che i vostri giochi sono finiti. Oltre a trascinare una risoluzione, avete fatto lievitare le spese professionali a oltre 100 milioni di dollari, tutti destinati ad avvocati e consulenti a spese dei creditori e degli utenti di Earn”.
E infatti, è da gennaio 2023, sei mesi fa, che era trapelata la notizia che Genesis avesse più di 3 miliardi di dollari di debito.
Già in quel periodo, DCG aveva affermato che stava valutando di vendere asset di venture per raccogliere fondi e risolvere la questione.
Tra le attività dichiarate, c’era la possibilità da parte di DCG di vendere parti delle sue partecipazioni di capitale di rischio, che comprendono 200 progetti legati alle criptovalute, come exchange, banche e depositari in almeno 35 Paesi, per un valore totale di circa 500 milioni di dollari.
In quel periodo, sempre Cameron Winklevoss aveva condiviso su Twitter che i debiti di Genesis verso i clienti Earn di Gemini fossero di 900 milioni di dollari.
Il coinvolgimento da parte della SEC degli USA
A fine maggio 2023, pare che il crypto-exchange di Gemini e il crypto-lender Genesis abbiano cooperato per chiedere insieme istanza di archiviazione sul caso intentato dalla U.S. Securities and Exchange Commission (SEC).
In pratica, la SEC degli USA sarebbe intervenuta per accusare le due società in merito al MDALA, l’accordo di riferimento dietro il programma Earn. Secondo l’ente governativo, il MDALA poteva essere un contratto di prestito non registrato.
Un’interpretazione malintenzionata quella della SEC, che ha visto gli avvocati di Gemini e Genesis intervenire insieme per far valere le ragioni del caso.
