Arbitrum (ARB) e Cronos (CRO) sono tra le prime cinque crypto prossime a morire, e cioè a raggiungere un valore di 0 dollari.
Ad affermarlo è l’indice creato dalla HedgewithCrypto che prevede anche in quanto tempo succederà.
Summary
Arbitrum (ARB) e Cronos (CRO): per HedgewithCrypto sono prossime a valere zero dollari
L’indice creato da HedgewithCrypto, ha analizzato le attuali tendenze di mercato, prevedendo le crypto che sono prossime a morire, e cioè a raggiungere un valore di zero dollari.
La classifica vede al primo posto Arbitrum, con una probabilità che ARB tocchi gli 0$ nei prossimi sei mesi. A seguire, c’è poi anche Aptos, OKB, Near Protocol e al quinto posto Cronos (CRO) che invece è stato previsto vedrà il fallimento tra 20 mesi.
Nel caso di Arbitrum, le previsioni di HedgewithCrypto sono così catastrofiche a causa delle sue tendenze di mercato attuali, nonostante un leggero aumento di valore del 2,80% negli ultimi sei mesi.
A seguire con la classifica, poi, pare che anche altre importanti crypto stiano registrando degli andamenti di prezzo che fanno pensare al fallimento.
E infatti, in sesta posizione, è stata inserita la crypto del metaverso The Sandbox (SAND) con una tempistica di 20 mesi per il suo fallimento. Poi c’è anche MultiversX, Solana, Polkadot e Avalanche che invece potrebbero morire entro i prossimi 21 mesi.
Arbitrum (ARB) e Cronos (CRO): come procedono le due crypto?
Guardando i grafici dei prezzi di Arbitrum (ARB) e Cronos (CRO), è possibile individuare come stanno procedendo i due progetti crypto.
E infatti, ARB è in pump di prezzo del 2,30% nelle ultime 24 ore e del 13% nell’ultimo mese. Se però si guarda il grafico del prezzo da capodanno 2023, ARB risulta essere in un profondo bearish market.
Per Cronos, la crypto dell’exchange Crypto.com, la situazione non è tanto diversa. E infatti, il prezzo di CRO è salito del 2% nelle ultime 24 ore e del 3% nell’ultimo mese, ma guardando il grafico annuale, CRO ha perso il 50% del suo valore.
L’analisi del trend sul lungo periodo è di fondamentale importanza, dato che proprio l’anno scorso, l’intero settore ha vissuto quello che è stato chiamato “il lungo inverno crypto”.
A tal proposito, la regina delle crypto, Bitcoin (BTC), è in pump del 50% rispetto all’anno scorso, mentre Ethereum (ETH) è in bullish di addirittura il 65% rispetto a 1 anno fa.
Le ultime news dei due progetti
Sbirciando quelli che sono i progressi dei due progetti crypto, la situazione non sembra essere così catastrofica.
Per Arbitrum, ad esempio, la sua rete è stata di recente scelta da The Graph, il progetto crypto per indicizzazione e query di dati su blockchain.
Infatti, The Graph sta per concludere la sua migrazione sul network Arbitrum che rappresenta un layer 2 di tipo optimistic rollup costruito su Ethereum.
In merito a Cronos, la crypto ha di recente aggiornato la sua community con l’avanzamento della sua roadmap.
Di base, pare che gli aggiornamenti implementati sul protocollo, ne hanno migliorato la scalabilità e l’affidabilità, con un miglioramento da 2 a 30 volte di una particolare metrica di prestazione.
Certo che CRO rimane comunque associata alle vicissitudini anche del suo crypto-exchange Crypto.com che negli ultimi mesi, si è unito alle società crypto in fuga dagli USA, ottenendo nuove licenze.
Negli Stati Uniti, infatti, la Securities and Exchange Commission (SEC) si è schierata contro i crypto-exchange con accuse di insider trading o di offerta di crypto definite come security non registrate.