Un paio di settimane fa Fidelity Investments aveva presentato una richiesta alla SEC per farsi approvare un suo ETF su Bitcoin spot, dopo l’iniziativa simile di BlackRock.
La SEC aveva esaminato a tempo record tale richiesta, rispondendo che era incompleta.
Ieri si è scoperto che Fidelity ha poi anche presentato un secondo emendamento alla domanda per l’ETF su Bitcoin spot.
Summary
Bitcoin ETF: Il secondo emendamento di Fidelity
Stando però a quanto evidenziato dall’analista di Bloomberg Intelligence James Seyffart, il testo di questo secondo emendamento sarebbe praticamente identico a quella della prima domanda.
In teoria in caso di modifiche solamente formali anche questo dovrebbe venire bocciato, con le stesse identiche motivazioni del precedente.
Invece quando BlackRock ha presentato la richiesta aggiornata ha recepito alcune delle preoccupazioni della SEC, ed ha aggiunto delle informazioni che dovrebbero chiarire i dubbi dell’agenzia.
Ma il quadro da ieri potrebbe essere cambiato.
Fidelity: il non-problema delle security e l’approvazione dei Bitcoin ETF
Fino a ieri sui mercati crypto incombeva il pericolo che molte altcoin venissero considerate security.
Era stata proprio la stessa SEC a definire come tali diverse decine di criptovalute, rendendo di fatto i mercati spot a rischio chiusura, anche se solo parziale.
Ma da ieri è tutto cambiato, perchè finalmente un tribunale ha decretato che le criptovalute scambiate sugli exchange non possono essere considerate contratti di investimento.
Va ricordato che la SEC non ha l’autorità legale per decidere cosa vada considerato security e cosa no, mentre tale autorità ce l’hanno i tribunali, che devono però pronunciarsi singolarmente su ogni criptovalute.
Ieri, il giudice Analisa Torres del tribunale del distretto meridionale di New York ha decretato nel caso specifico della SEC contro Ripple che XRP non è da considerare una security non registrata quando viene venduta da terzi sugli exchange crypto.
Il fatto è che questa regola deve per forza di cose valere anche per altre criptovalute, e quindi si ritiene che la SEC abbia perso la sua battaglia contro gli exchange che accusava di vendere security non registrate.
A questo punto potrebbe essere cambiato completamente il clima e l’ambiente all’interno del quale opera la SEC, pertanto è possibile che Fidelity semplicemente speri che la SEC sia diventata meno rigida su questi argomenti.
Il futuro degli ETF su Bitcoin spot negli USA
Premesso che di ETF su Bitcoin spot ve ne sono già, ma non negli Stati Uniti, sembra però piuttosto difficile che la SEC approvi ora una richiesta identica a quella che ha bocciato solo pochi giorni fa.
Invece sembra più probabile che alla fine possa approvare quella di BlackRock, che a quanto pare potrebbe dare maggiori garanzie.
Forse Fidelity semplicemente spera che le cose siano cambiate, e quindi spera anche che la SEC possa aver cambiato idea, ma a rigor di logica potrebbe non essere così.
Va comunque sottolineato come per il mercato USA non ci sia strettamente bisogno di un ETF di Fidelity, soprattutto nel caso in cui invece venisse approvato quello di BlackRock o altri.
Lo scenario europeo
Entro fine mese dovrebbe venir lanciato sui mercati UE il primo ETF su Bitcoin autorizzato.
Questo ETF avrebbe dovuto sbarcare sui mercati già dodici mesi fa, ma dopo il fallimento di Celsius con conseguente crollo dei mercati crypto il lancio saltò.
Ora che i mercati si sono ripresi, Jacobi Asset Management ha finalmente annunciato l’imminente lancio effettivo del primo Bitcoin ETF in Europa su Euronext Amsterdam con il ticker BCOIN.
Infatti, secondo il gestore la domanda per questo tipo di veicoli di investimento è cambiata rispetto alla scorsa estate.
Da notare che c’erano già prodotti derivati simili in Europa, ma erano ETN (Exchange Traded Notes), e non veri e propri fondi (Exchange Traded Fund, ETF).
La differenza sta nel fatto che chi investe in un fondo ETF possiede azioni sottostanti del fondo stesso, mentre invece chi investe in ETN possiede “solo” un titolo di debito, e non le attività sottostanti.
Se la situazione di mercato è cambiata in Europa, molto probabilmente è cambiata anche negli USA, e questo potrebbe significare che anche per la SEC qualcosa sia cambiato.
Resta da vedere se le rassicurazioni presentate da BlackRock vengono ritenute sufficienti, o se addirittura il cambio di panorama rende possibile perfino l’approvazione della nuova richiesta di Fidelidy pressochè identica alla precedente.