Il candidato alle primarie democratiche Robert F. Kennedy Jr. ha promesso che, se diventerà il prossimo presidente USA, eliminerà le tasse su Bitcoin e criptovalute.
Lo ha detto durante un suo intervento in videoconferenza ad un evento PAC Heal-the-Divide.
Nello specifico ha dichiarato che, qualora venisse eletto, intende rendere esenti da tasse su eventuali plusvalenze le conversioni da Bitcoin a dollari USA.
Summary
Le tasse su Bitcoin negli USA
Negli USA, così come in moltissime altre nazioni, attualmente si pagano le tasse su eventuali plusvalenze generate al momento della vendita di Bitcoin o criptovalute.
In altre parole, quando si vendono Bitcoin si deve detrarre all’incasso il loro costo di acquisto, stabilendo così se la vendita è stata fatta con profitto o in perdita. Se c’è profitto, la tassazione dovrebbe essere al 20%.
Questo fa sì che alcuni detentori di BTC preferiscano non vendere in dollari qualora vogliano fare cash-out, perchè l’incasso in dollari difficilmente può essere anonimo. In altre parole le vendite di Bitcoin in dollari sono facilmente rilevabili da eventuali controlli delle agenzie fiscali, rendendo di fatto il pagamento dell’imposta sulle eventuali plusvalenze non aggirabile.
Invece vendendo in altre crypto in modo anonimo, le eventuali plusvalenze possono essere occultate. Non è un caso che le stablecoin abbiano ottenuto un così ampio successo, anche se non è affatto facile effettuare queste operazioni in reale anonimato. Ad esempio se le si effettua su exchange che obbligano gli utenti alla verifica della loro identità (KYC) non possono essere realmente occultate al fisco.
Abolendo la tassazione sulle plusvalenze si potrebbe rendere molto più appetibile l’emersione del mercato nero, o perlomeno oscuro, delle criptovalute.
Le proposte di Kennedy
Robert F. Kennedy Jr. è un fortissimo sostenitore di Bitcoin, tanto che si è già espresso molte volte a riguardo.
Durante lo stesso intervento in cui ha promesso l’abolizione delle tasse su Bitcoin ha anche dichiarato di voler collateralizzare in parte lo stesso dollaro USA in BTC.
Infatti ha detto che, se eletto, vorrebbe dare il via ad un processo graduale che potrebbe partire dal coprire l’1% dei Buoni del Tesoro emessi con valuta forte come oro, argento, platino o Bitcoin.
L’obiettivo sarebbe quello di aiutare a ristabilizzare l’economia americana, perchè l’iniziativa, secondo Kennedy, stimolerebbe gli investimenti e incentiverebbe le imprese a far crescere la propria attività negli Stati Uniti.
A dire il vero entrambe le proposte non sembrano particolarmente realistiche, ma non c’è nulla di strano visto che Kennedy di fatto è in campagna elettorale.
La campagna elettorale
Robert F. Kennedy Jr. è un democratico, così come lo furono il padre Bob Kennedy e lo zio, ovvero l’ex presidente John Fitzgerald Kennedy.
L’attuale presidente Joe Biden è democratico, ed il prossimo anno si terranno le nuove elezioni presidenziali.
In teoria dovrebbe essere proprio Biden il candidato del Partito Democratico, ma sta perdendo consensi in modo significativo. Quindi è possibile che il partito possa optare per un altro candidato, anche se ad oggi non sembra essercene alcuno in grado di battere Biden alle primarie.
A dire il vero Kennedy gode di un buon consenso, superiore a quello di Biden, ma non necessariamente a livello elettorale. Anzi, secondo recenti sondaggi sembrerebbe non avere la forza elettorale per battere Biden alle primarie.
Il punto è che la maggioranza degli elettori statunitensi sembra non volere che Biden si ricandidi, mentre il candidato democratico alternativo che ad oggi sembra avere la maggior forza elettorale è l’attuale vice-presidente Kamala Harris.
Per quanto riguarda le elezioni vere e proprie, per ora i sondaggi danno un testa a testa tra democratici e repubblicani, quindi anche qualora Kennedy riuscisse a battere Biden e Harris alle primarie, non sarebbe affatto detto che diventasse il prossimo presidente.
Sta comunque di fatto che Bitcoin e criptovalute sono argomento di questa campagna elettorale.
