HomeCriptovaluteRumors: forse c'è l'ex CEO di FTX dietro la truffa Bald

Rumors: forse c’è l’ex CEO di FTX dietro la truffa Bald

Il co-fondatore ed ex CEO di FTX, Sam Bankman-Fried, è stato accusato di aver commesso molti reati: di recente circolano voci che possa essere coinvolto anche nella truffa Bald. 

Bald e il collegamento con l’ex CEO di FTX

BALD è un token lanciato sul mercato crypto solo negli ultimi giorni. 

Si tratta di un token su Base, una blockchain semisconosciuta con solo sei milioni di dollari di TVL. 

BALD è stato lanciato solo sul DEX LeetSwap, e durante il fine settimana ha fatto registrare un incredibile +4.000.000% in poche ore, dal momento dell’emissione fino al raggiungimento del suo prezzo massimo , con più di 100 milioni di dollari scambiati in 24 ore.

In seguito il suo valore è letteralmente crollato, tanto da aver perso il 99% rispetto ai massimi appena registrati.

Si è trattato di un apparente rugpull, perchè risulta che alcuni trader abbiano inviato milioni di dollari tramite un ponte unidirezionale alla blockchain di Base nella speranza di generare rendimenti molto veloci ed interessanti, anche se in realtà la blockchain di Base non è ancora stata ufficialmente aperta al pubblico.

In teoria Bald dovrebbe essere una meme coin, ma a quanto pare dietro il suo lancio potrebbe esserci dell’altro. 

Il layer 2 Base

Base in teoria dovrebbe essere un layer-2 per Ethereum, ma la sua attuale versione è ancora solo su testnet. 

Tecnicamente si tratta di un bridge che consente il trasferimento di token tra diverse reti, ma per ora è disponibile solo per gli sviluppatori. Il lancio della mainnet sarebbe previsto per la fine dell’anno.

Questo significa che non si dovrebbero maneggiare i token lanciati su questa blockchain come se fossero token sicuri. Ma molti speculatori non lo sanno, e si fanno attrarre dall’illusione di facili guadagni molto rapidi anche a costo di soprassedere su cose così importanti. 

Il rugpull di BALD: dietro c’è FTX?

Si sospetta che dietro il pump&dump di BALD ci sia stato un vero e proprio progetto truffaldino. 

Infatti mentre affluivano sulle sue coppie di scambio su LeetSwap 32 milioni di dollari in ETH, lo sviluppatore che ha creato il token sembra ne abbia alcuni milioni facendo scendere i prezzi 9 a 1 centesimo di dollari in pochissime ore. 

In seguito il prezzo era risalito fino ad oltre 4 centesimi, ma solo per precipitare poi nuovamente a 0,6 centesimi. 

In altre parole in sole tre ore ha perso il 90%, per poi perdere ulteriormente un altro 30% nelle ore successive. 

Il sospetto è che lo sviluppatore che ha maneggiato tutti quegli ETH sapesse bene cosa stava facendo. A questo punto è possibile immaginare che anche il primo incredibile pump sia stato pilotato, o addirittura creato ad arte. 

Coinbase e SBF

Il fatto è che Base è una nuova blockchain di base creata da Coinbase. 

Secondo alcuni è possibile che il rugpull di BALD sia un attacco diretto a Coinbase. 

Va tuttavia ricordato ancora una volta che Base è ancora in fase di testnet, quindi è relativamente normale che possa avere ancora qualche problema tecnico. 

Nonostante ciò, i dati on-chain mostrano che lo smart contract con cui è stato distribuito il token BALD hanno interagito con wallet di Alameda Research, che sono stati un partecipante attivo nei primi giorni.

Alameda Research era il braccio speculativo del gruppo FTX, ed era una società che fu fondata dallo stesso Sam Bankman-Fried. 

Alameda in passato ha già avuto a che fare molte volte con la DeFi, in particolare all’interno dell’ecosistema Terra/Luna imploso a maggio dell’anno scorso. 

L’ipotesi che sta circolando è che, sebbene non vi sia ancora alcuna conferma certa, SBF possa avere avuto un qualche tipo di ruolo in questa vicenda. 

Sembra però improbabile che SBF, attualmente agli arresti domiciliari, sia in grado di avere accesso ad Internet, dato che in teoria questo gli dovrebbe essere fortemente controllato e limitato. 

Il sospetto circola anche perchè secondo qualcuno, le forze dell’ordine statunitensi, e la SEC in particolare, potrebbero aver chiesto a SBF una sorta di aiuto per attaccare Coinbase per evidenziare quanto sia facile organizzare truffe sulla loro blockchain. 

Tuttavia anche se non fosse coinvolto proprio SBF, magari è coinvolto qualcun altro che aveva accesso a quei wallet di Alameda. Infatti anche i colleghi di Sam Bankman-Fried sono sotto controllo delle forze dell’ordine, anche perchè si sono dichiarati colpevoli.

Tutto ciò comunque non è abbastanza nè per affermare che si sia trattato di un attacco a Coinbase, nè per incolpare SBF. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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