Sebbene si tratti di una vicenda non ancora del tutto confermata, l’azienda di Elon Musk SpaceX ha venduto la sua quota di Bitcoin, in concomitanza di un crollo inaspettato della criptovaluta,
La tempistica del flash crash del Bitcoin, che ha visto la criptovaluta crollare di oltre 2.000 dollari in pochi minuti, è innegabilmente curiosa.
L’evento si è verificato poco dopo una giornata di trading piuttosto fiacca, che aveva già visto il valore del Bitcoin scivolare dal suo recente massimo sopra i 29.000 dollari a circa 27.500 dollari.
Una simile flessione, di per sé, avrebbe potuto essere archiviata come una normale fluttuazione del mercato, ma è stato il successivo crollo a sollevare le sopracciglia.
Summary
Bitcoin crolla, SpaceX di Elon Musk rinuncia alla sua quota di 373 milioni di dollari
È emersa la notizia, quasi convocata dal destino, che la SpaceX di Elon Musk aveva dismesso le sue partecipazioni in Bitcoin.
Il mercato, sempre sensibile alle notizie relative a figure di alto profilo come Musk, sembra aver reagito a questa notizia eseguendo un massiccio order dump, innescando una cascata di ordini di vendita che ha rapidamente cancellato qualsiasi supporto di prezzo.
Tuttavia, questi rapporti sulle attività Bitcoin di SpaceX sembrano essere un po’ stantii, rispecchiando una mossa simile di Tesla settimane prima.
I documenti indicano che SpaceX non solo ha svalutato il valore delle sue partecipazioni in Bitcoin per 373 milioni di dollari nel 2020 e nel 2021, ma ha anche deciso di vendere la criptovaluta.
Musk, noto per il suo interesse nel settore delle criptovalute, ha spesso menzionato le criptovalute sui suoi account di social media nel corso degli anni.
In particolare, alcuni analisti si chiedono se la notizia di SpaceX sia stata davvero il catalizzatore dell’improvviso crollo o solo un comodo capro espiatorio per un mercato che era già pronto per una correzione.
Molti analisti valutano la situazione: è colpa di Elon Musk?
Michael Safai, partner della società di trading quantitativo Dexterity Capital, ha affermato che la mancanza di notizie positive dal mondo delle criptovalute ha lasciato i trader senza entusiasmo.
Secondo Safai, la recente impennata dei tassi d’interesse e il calo generale della propensione al rischio stanno spingendo i trader non criptofili a ripiegare su opzioni d’investimento più sicure.
Shiliang Tang, Chief Investment Officer della società di investimenti focalizzata sulle criptovalute LedgerPrime, ha presentato un’altra prospettiva della situazione.
Ha osservato che l’ottimismo iniziale sulla risoluzione del Grayscale Bitcoin ETF si è spento durante la settimana e che anche i mercati tradizionali hanno mostrato segni di debolezza.
Tang ha osservato che l’S&P 500 e i titoli tecnologici hanno sottoperformato, i tassi di interesse a 10 anni sono saliti e il dollaro si è rafforzato. Tutti questi fattori hanno gettato un’ombra sugli asset di rischio, comprese le criptovalute.
Alla confluenza di eventi si è aggiunto un intoppo nelle operazioni di Coinbase, uno dei maggiori exchange di criptovalute. Proprio mentre si verificava il flash crash, Coinbase ha annunciato problemi tecnici e ha assicurato ai suoi utenti che i loro fondi sarebbero rimasti al sicuro.
Sebbene ciò non abbia contribuito direttamente al crollo, ha certamente contribuito ad accrescere il sentimento negativo che pervadeva il mercato in quel momento.
Conclusioni: nessuno sa il perché del crash di Bitcoin, ma il dibattito è aperto
Mentre la polvere si deposita e il mercato si confronta con le conseguenze di questo flash crash, emerge un fatto innegabile: l’intera traiettoria ascendente che il Bitcoin stava percorrendo dall’euforia indotta dal BlackRock di metà giugno è stata praticamente cancellata.
Questo ci ricorda che nel regno delle criptovalute la stabilità è spesso un concetto effimero.
Che la notizia di SpaceX sia stata un fattore scatenante, una narrazione di comodo o una semplice coincidenza, l’incidente sottolinea la continua incertezza che caratterizza il mondo degli asset digitali.
In questo ambito, è meglio avvicinarsi a qualsiasi affermazione di stabilità con una forte dose di scetticismo.
