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BlackRock leader nelle società di mining di Bitcoin

BlackRock non è solo la principale candidata a ricevere l’approvazione della SEC per il lancio del primo ETF collateralizzato direttamente in BTC sul mercato statunitense, ma è anche leader negli investimenti in società che si occupano di mining di Bitcoin. 

Infatti si è scoperto non solo che ha investito in 4 delle cinque maggiori società di mining di Bitcoin quotate in borsa, ma anche che in tutte e quattro è il secondo maggiore azionista. 

Le prime cinque società al mondo per capitalizzazione di mercato che si occupano di mining di Bitcoin, e che sono quotate in borsa, sono Riot Blockchain, Marathon Digital Holdings, Cipher Mining, Hut 8 Mining e TeraWulf. Prese insieme capitalizzano quasi cinque miliardi e mezzo di dollari, e sono tutte del Nord America. 

In particolare, Hut 8 Mining è canadese, mentre le altre quattro sono statunitensi. 

BlackRock risulta che abbia investito in tutte e quattro le società statunitensi, ed in ognuna di esse sia arrivata ad essere il secondo maggiore azionista. 

Oltretutto nelle due principali (le uniche che capitalizzano più di un miliardo), Riot Blockchain e Marathon Digital Holdings, la quota di proprietà di BlackRock supera il 6%. 

Il mining di Bitcoin e il peso di BlackRock

Il mining è l’attività che di fatto convalida le transazioni in BTC sulla blockchain di Bitcoin, e viene remunerata solo ed esclusivamente in BTC. 

Ogni circa 10 minuti viene minato un blocco, per il quale viene concesso un premio di 6,25 BTC a chi riesce a minarlo. Tale premio dimezza ogni anno, grazie al cosiddetto halving, ed il prossimo si verificherà nella primavera del 2024. 

Quindi si tratta della principale attività di supporto alla rete Bitcoin, tanto che risulta piuttosto curioso questo interesse di BlackRock a riguardo. 

BlackRock infatti è il più grande gestore patrimoniale del mondo. 

Il panorama di BlackRock 

BlackRock è stata fondata nel 1988 a New York, da Larry Fink e soci, con l’obiettivo specifico di fornire servizi finanziari tradizionali ai grandi investitori istituzionali. 

Nel corso del tempo è arrivata a superare gli 8.500 miliardi di dollari di patrimonio gestito, con quasi 18 miliardi di dollari di fatturato. Ha quasi 20.000 dipendenti, e tra le sue controllate c’è anche iShares che si occupa proprio specificatamente di ETF. 

Una società del genere che si interessa di mining di Bitcoin, tanto da essere a sua volta il principale investitore istituzionale al mondo nel settore, fa di sicuro notizia, a maggior ragione visto il suo interesse per gli ETF. 

Gli ETF su Bitcoin

Ormai da diverso tempo i mercati si aspettano che la SEC autorizzi il lancio anche negli USA di ETF collateralizzati direttamente in BTC. 

Infatti in altre parti del mondo sono già sbarcati sui mercati, persino in Europa, mentre negli USA la SEC fino ad ora si è sempre rifiutata di approvarli, nonostante le numerose richieste. 

Per ora l’agenzia governativa che vigila sulle borse si è limitata ad approvare ETF basati su contratti future sul prezzo di Bitcoin, ma non collateralizzati direttamente in BTC. 

La differenza più importante sta nel fatto che gli emittenti ed i gestori degli ETF collateralizzati in Bitcoin devono acquistare BTC sugli exchange per poter avere in cassa sufficienti token per coprire il valore di tutte le azioni emesse, mentre ciò non vale per gli ETF basati su contratti future. 

Il fatto è che, non solo anche BlackRock a giugno ha fatto richiesta per l’emissione di un ETF su Bitcoin spot, ma soprattutto che la società ha un tasso di approvazione da parte della SEC superiore al 99%. 

Stando a molti, le probabilità che la SEC finisca per approvare la richiesta di BlackRock sono elevate, e se il loro ETF su Bitcoin dovesse avere successo potrebbe generare grossi acquisti di BTC sui mercati spot per collateralizzarlo. 

L’interesse di BlackRock per Bitcoin e per il mining

Se l’iniziativa del lancio di un ETF su Bitcoin spot poteva essere considerata anche solamente come un tentativo da parte del colosso americano di sfruttare l’hype su questo nuovo asset, gli investimenti nelle società di mining crypto raccontano un’altra storia. 

Sicuramente si tratta di veri e propri investimenti in questa nuova tecnologia, e non di banali speculazioni. 

Da notare infatti che sia le azioni RIOT (Riot Blockchain) che quelle MANA (Marathon Digital Holdings) nel corso degli ultimi anni hanno perso molto in borsa. 

Dai massimi del 2021 hanno perso durante il bear-market dell’anno scorso circa il 95% del loro valore, per poi recuperare un po’ nel 2023. 

Attualmente i loro prezzi di mercato sono ai livelli pre-bolla di fine 2020, ovvero di quando il prezzo di Bitcoin era ancora abbondantemente sotto i 30.000$ e stava solo iniziando la sua prima scalata della storia a questa soglia. 

Quindi il fatto che BlackRock nel 2022 non si sia sbarazzata di questi investimenti la dice lunga su quanto possa considerare interessante un tale investimento sul lungo periodo.

Anche perchè tra pochi mesi gli introiti di quelle società dovrebbero ridursi drasticamente a causa dell’halving. 

Non va però dimenticato che essendo i premi per i miner distribuiti in BTC, il loro valore reale dipende dal valore di mercato di Bitcoin, pertanto in caso di aumento del prezzo di BTC i loro ricavi potrebbero lo stesso aumentare, sul lungo periodo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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