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Rubati Ethereum e BNB dal casinò crypto Stake.com

Ieri, il casinò crypto Stake.com ha subito un furto di Ethereum (ETH) e BNB per decine di milioni di dollari. 

La società ha confermato che sono state effettuate transazioni non autorizzate dagli hot wallet di Stake su Ethereum e BSC, ma dichiara che i fondi degli utenti sono al sicuro. 

Tutti gli altri wallet sono rimasti operativi, quindi il furto non riguarda i wallet su Bitcoin, Litecoin, XRP, EOS e Tron. 

Il furto milionario in Ethereum e BNB dal crypto casinò Stake.com

Analizzando le transazioni on-chain si è scoperto che dal wallet Ethereum sono stati sottratti ETH, USDC, USDT e DAI per un valore complessivo di 16 milioni di dollari. 

Una volta sottratti, tutti i token di stablecoin sono stati convertiti in ETH. L’ipotesi è che siano stati convertiti in Ethereum onde evitare che i fondi sottratti venissero bloccati da Tether o Circle. 

In totale sembra siano stati sottratti 6.000 ETH. 

Oltre a questi sono stati sottratti anche token su BSC chain per un valore complessivo di 17,8 milioni di dollari, e 7,8 milioni di dollari dal wallet su Polygon. 

In totale il furto ha fruttato ai ladri circa 40 milioni di dollari. 

Le transazioni non autorizzate sono state effettuate tra le 8:52 ET e le 10:05 ET di ieri. 

Secondo il product manager di MetaMask, Taylor Monahan, le transazioni sembrano “abbastanza metodiche”, tanto da far ipotizzare che la piattaforma di Stake.com sia stata compromessa in modo sistematico.

Infatti sarebbero state effettuate direttamente dai sistemi interni alla piattaforma, grazie al furto di chiavi private. 

Si trattava infatti di hot wallet, e non di cold wallet con chiave offline. 

Non sono ancora noti gli autori del furto. 

La piattaforma

Stake.com è un sito di gioco d’azzardo che consente di piazzare scommesse utilizzando criptovalute

La società ha sede a Curacao, e definisce la sua piattaforma come un casinò crypto leader.

Consente di scommettere su sport e giochi online, utilizzando BTC, ETH e DOGE. 

La piattaforma è stata lanciata nel 2017, e consente di scommettere anche in valute fiat, come il dollaro USA. 

La società ha già avuto qualche problema in passato, ma di carattere giudiziario. La violazione di ieri invece sembra la prima di cui abbia nota. 

I casinò crypto

Sebbene i casinò crypto non siano quelli più utilizzati online, nel corso del tempo hanno riscosso un certo successo soprattutto per via dell’anonimato. 

Non richiedendo KYC, e consentendo depositi e prelievi in criptovalute, consentono di effettuare scommesse da qualsiasi parte del mondo in anonimato. 

Ciò, tra le altre cose, consente anche di offuscare al fisco eventuali introiti, oltre che di utilizzare fondi di provenienza non verificata. 

Stake.com tuttavia è uno di quei casinò crypto che presentano delle restrizioni. Ad esempio non ne è consentito l’utilizzo da qualsiasi parte del mondo. 

Inoltre, in alcuni casi prevede anche KYC, tanto da chiedere persino i documenti di identità agli utenti per i quali necessita della verifica dell’identità o della provenienza dei fondi. Segue anche le policy AML (Anti-Money Laundering) e ATF (Anti-Terrorist Financing). 

Essendo probabilmente il più grande casinò crypto esistente al mondo, significa che l’anonimato da solo non è l’arma vincente per questo tipo di servizi online. 

È invece possibile che chi utilizza questa piattaforma lo faccia fondamentalmente perchè ha in portafoglio criptovalute che vuole utilizzare per fare scommesse. 

Stake.com e il furto crypto in Ethereum e BNB

Il furto di ieri non ha interrotto l’operatività di Stake.com, che sta continuando a funzionare come sempre. 

Inoltre, la società ha dichiarato che i fondi dei clienti sono al sicuro, ed ha riaperto i prelievi. 

A questo punto è lecito immaginare o che i fondi sottratti fossero di proprietà della società e non degli utenti, o che la società abbia sufficienti fondi in cassa per coprire l’ammanco.

Dato che il furto è avvenuto da hot wallet è plausibile che si trattassero di fondi degli utenti, ma evidentemente la società pensa di essere in grado di coprire completamente l’ammanco. 

In casi come questi a volte i prelievi vengono chiusi a tempo indeterminato, aprendo la prospettiva del fallimento. Non sembra questo il caso di Stake.com. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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