HomeCriptovaluteIl mining di Bitcoin può essere un aiuto per la transizione ecologica

Il mining di Bitcoin può essere un aiuto per la transizione ecologica

Secondo un recente report del Crypto Council for Innovation (CCI), il mining green di Bitcoin potrebbe rivelarsi utile nel processo di transizione verso le energie rinnovabili. 

Infatti Bitcoin può aiutare a combattere gli squilibri tra domanda ed offerta di energia, ed in particolare quelli che riguardano il gap tra le richieste di energia prodotte con fonti a zero emissioni di carbonio e la produzione di energia stessa. 

Chi produce energia elettrica utilizzando fonti rinnovabili spesso non riesce ad ottimizzare la produzione adeguandola alla domanda, e quindi a massimizzare i profitti. Il mining di Bitcoin potrebbe aiutare in tal senso, consentendo di monetizzare la produzione in eccesso. 

Il report sul mining di Bitcoin

Il report di CCI è stato intitolato proprio Proof of Work & Enabling the Energy Transition, e consiste in un PDF di 39 pagine zeppo di dati a riguardo. 

Il Crypto Council for Innovation è una sorta di associazione che raccoglie molti operatori crypto, in particolare statunitensi, tra cui ad esempio anche Coinbase, Fidelity Digital Assets, Gemini, OpenSea, Block ed altri. 

Il report è stato redatto grazie alla collaborazione di più di venti esperti, accademici e professionisti del settore.  

In particolare evidenzia quattro possibili azioni a supporto alla lotta contro l’inquinamento. 

La prima è un classico, ovvero una strategia di cui si parla già da parecchio tempo. Si tratta di utilizzare i gas di scarto degli impianti di estrazione di idrocarburi (i cosiddetti flare gas) per minare Bitcoin. Sono gas che attualmente vengono semplicemente bruciati, mentre potrebbero avere un utilizzo pratico per monetizzare il mining di BTC. 

Anche la seconda non è nulla di nuovo, ovvero sperimentare nuove tecnologie per il raffreddamento delle mining farm, dato che si stima che il 40% dell’energia consumata dal mining di Bitcoin sia utilizzata proprio per raffreddare le macchine. 

La terza invece è qualcosa di ancora non completamente sperimentato, ovvero utilizzare il mining di Bitcoin come strategia di supporto per bilanciare l’instabilità della rete di distribuzione dell’energia elettrica. In particolare ipotizzano di utilizzare gli eventuali, ma frequenti, eccessi di immissione di elettricità nella rete utilizzandoli per alimentare operazioni di mining in tempo reale con un timing di 5 o 15 secondi.

La quarta è un’iniziativa sul lungo termine, ovvero quella di trovare nuove fonti di energia rinnovabile che consentano di aggiungere 3 GW alla rete elettrica degli USA. 

La transizione energetica

Ormai è chiaro che la transizione energetica da fonti inquinanti a fonti rinnovabili sia una cosa urgente, e paradossalmente l’energivoro mining di Bitcoin può essere un importante aiuto per quanto riguarda gli investimenti ed il sostegno del mercato in tal senso. 

Infatti le grandi mining farm sono data center flessibili, coerenti e trasparenti. 

Il punto chiave evidenziato dal report di CCI è proprio quello che riguarda i necessari investimenti per finanziare la transizione energetica, aggiungendo il mining di Bitcoin al portafoglio di opportunità per chi si occupa di queste cose. 

Attualmente i leader mondiali si stanno confrontando alla Settimana del Clima  all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e questo report mira a suggerire alcune possibili soluzioni alternative che sfruttino in tal senso proprio l’attività di mining di Bitcoin. 

Il CEO del Crypto Council for Innovation, Sheila Warren, si augura che i risultati pubblicati all’interno del report aiutino ad individuare nuovi potenziali percorsi pragmatici da seguire, dato che questo è un problema fondamentale per tutti gli abitanti del pianeta.

Il problema degli investimenti

Come spesso capita, uno dei principali problemi che deve affrontare chi fa innovazione è quello di trovare sufficienti fondi per poter procedere. 

In particolare l’utilizzo delle energie rinnovabili risulta essere effettivamente ostacolato dalla carenza di investimenti in infrastrutture adeguate, anche a causa della concorrenza delle infrastrutture tradizionali. 

Tali investimenti sono necessari per risolvere alcuni problemi di fondo, come l’instabilità della rete, le sfide della trasmissione dell’elettricità, ed i sottoprodotti dannosi. 

Particolarmente annoso è il problema che riguarda le fluttuazioni della produzione di energia rinnovabile con l’eolico ed il solare a causa delle variazioni giornaliere e meteorologiche. 

Il report ad esempio cita il caso della California, che nel mese di aprile semplicemente non ha potuto utilizzare più di 700.000 megawattora di energia eolica e solare, ovvero una quantità di energia con cui si potevano alimentare più di 60.000 case per un anno intero.

Inoltre l’energia pulita prodotta in aree remote, spesso ideali per la sua produzione, spesso fatica a raggiungere i consumatori. 

È il caso dell’energia eolica, che fornisce oltre il 75% dell’elettricità in 14 Stati USA, ma che non dispone di linee di trasmissione sufficienti per trasportare tale energia pulita nel resto del Paese. 

Ciò a volte fa sì che questa energia rimanga di fatto intrappolata sul territorio, ed in parte non utilizzata.

Il mining di Bitcoin può dare una mano ad affrontare questi problemi, perchè in grado di attrarre dal mercato quegli investimenti che altrimenti semplicemente non ci sarebbero. 

Il mining di Bitcoin 

La prima soluzione concreta individuata è quella relativa alla flessibilità. 

Infatti rendere flessibile il carico sulle reti alimentate da fonti rinnovabili può ridurre al minimo lo squilibrio tra domanda e offerta. Le operazioni di mining di Bitcoin sono flessibili, sia per quanto riguarda l’ubicazione che per quanto riguarda la domanda. Possono ad esempio accedere a fonti di energia altrimenti non recuperabili, oppure aumentare e diminuire l’assorbimento di energia a seconda delle condizioni della rete.

La seconda è quella relativa alla coerenza. 

La domanda di energia varia in base a diversi fattori, come l’ora del giorno, il clima, la popolazione, eccetera. Quindi i mercati delle fonti energetiche rinnovabili affrontano spesso periodi di bassa domanda che influiscono sui prezzi di mercato e sui modelli di business. Il mining di Bitcoin può fungere da fonte costante di domanda, riducendo i cali dei prezzi dell’elettricità. 

La terza è la trasparenza, dato che Bitcoin e le criptovalute forniscono un nuovo paradigma che consente di utilizzare in tempo reale molti dati pubblici per informare il processo decisionale e portare quindi maggiore consapevolezza e responsabilità.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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