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L’ex BitBoy Crypto raccoglie 150.000$ dai fan per citare in giudizio la società

L’ex BitBoy Crypto, Ben Armstrong, ha raccolto ben 150.000$ in criptovalute dai suoi fan che saranno utilizzati per citare in giudizio la società madre che lo ha rimosso dal marchio. 

L’ex BitBoy Crypto raccoglie fondi dai suoi fan per citare in giudizio la società che lo ha rimosso dal brand

Ben Armstrong, ex volto di BitBoy Crypto, ha raccolto ben 150.000$ in criptovalute dai suoi fan, per citare in giudizio la società madre che lo ha rimosso dal brand. 

Secondo quanto riportato, il crypto-influencer avrebbe ricevuto oltre 62.000 dollari sul suo portafoglio Ethereum da 117 indirizzi e 91.000 dollari sul suo indirizzo Bitcoin con più di 50 transazioni. Questi fondi sono stati raccolti in soli tre giorni, dopo la richiesta di Armstrong ai suoi fan di inviargli fondi per la sua difesa legale.  

L’ex BitBoy Crypto risulta essere ancora molto seguito dalla sua crypto-community. Sul suo profilo X (ex Twitter), dove conta 35.560 follower, il crypto-influencer ha cambiato la sua descrizione come segue.

“Non chiamatemi più BitBoy. Il mio nome è Ben Armstrong. Seguitemi se vi piacciono le criptovalute e fate parte della $BEN Nation.”

Nonostante questa descrizione però, pare che Armstrong non abbia accettato le accuse della società madre di BitBoy Crypto, e si dice pronto ad agire per vie legali. 

L’ex BitBoy Crypto: cos’è successo dopo la rimozione di Ben Armstrong dal marchio 

Era giusto un mese fa, quando l’account ufficiale di BitBoy Crypto su X (ex Twitter) ha dato la notizia ai suoi 1 milione di follower in merito al licenziamento dello YouTuber Ben Armstrong. 

La motivazione dichiarata è stata il suo abuso di stupefacenti che avrebbe creato all’azienda danni finanziari, emotivi e fisici. 

A prendere questa decisione è stata la BJ Investment Holdings e la sua società madre Hit Network, attraverso un’azione legale decisiva. 

Subito dopo essere stato cacciato da BitBoy Crypto, Armstrong ha chiesto un’ingiunzione d’emergenza contro il CEO di Hit Network TJ Shedd e il direttore finanziario Timothy Shedd Sr. Armstrong, ma il tribunale della Georgia ha respinto la sua richiesta. 

Da qui, la sua richiesta ai suoi fan di fondi per procedere con una nuova citazione in giudizio. 

I danni collaterali della decisione

Mentre le due parti si preparano alla battaglia legale, la rimozione del volto pubblico del marchio BitBoy Crypto ha già danneggiato HitNetwork. 

La società avrebbe perso circa 1 milione di dollari di entrate dopo il licenziamento di Armstrong, mentre il canale YouTube di BitBoy ha perso più di 20.000 abbonati.

Ad ogni modo, Armstrong segue a pubblicare anche le sue versioni su quello che succede alla Hit Network, come il tweet fissato in alto nel suo profilo, in cui accusa il capo di essere un criminale:

“Sveglia dipendenti di @HitNetwork_. Il vostro nuovo capo è un criminale. Dipendentii di @VoomioNFT, il vostro capo è un criminale. Questa è la triste storia di ciò che accade quando il vostro partner commerciale permette a un vero e proprio gangster di entrare nell’edificio.”

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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