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Microsoft potrebbe rivoluzionare il mercato delle crypto?

Le ultime speculazioni su Microsoft parlano chiaro: una fuga di informazioni crypto svela il possibile impatto del gigante tecnologico su Bitcoin, Ethereum, XRP e BNB. 

Nello specifico, sono emersi dettagli sulla presunta intenzione di Microsoft di integrare il comparto blockchain nella sua futura Xbox. 

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Il ruolo di Microsoft nell’evolversi del mercato crypto: cosa sta succedendo? 

In base agli ultimi dati, vediamo che le principali crypto, come Bitcoin, Ethereum, XRP e BNB, sono attualmente in un periodo di scambio laterale, mentre il mercato si prepara a fronteggiare l’imminente terremoto di Wall Street, che ammonta a 17,7 trilioni di dollari e sta crescendo rapidamente. 

Questa situazione è stata innescata dalla Federal Reserve, la quale ha avviato il suo ciclo di restrizione finanziaria alla fine del 2021.

Ora, c’è il rischio che questo possa avere un impatto negativo non solo sul prezzo di Bitcoin ma anche sul mercato più ampio delle criptovalute, valutato a 1 trilione di dollari, comprensivo di Ethereum, XRP, BNB e altre.

Nel frattempo, un repentino ribaltamento delle sorti di Bitcoin sta tenendo i trader con il fiato sospeso, mentre Elon Musk si prepara a fare una mossa sorprendente. 

Allo stesso tempo, sono giunte alcune speculazioni le quali rivelano che Microsoft, il colosso tecnologico, sta pianificando di incorporare il supporto per le criptovalute nella sua prossima console Xbox. 

Questa notizia è emersa grazie a documenti interni di Microsoft che sono stati pubblicati questa settimana su Resetera, un forum di giochi. Questi documenti mostrano una roadmap per Xbox datata maggio 2022, che include l’integrazione dei portafogli crittografici.

La fuoriuscita massiccia di informazioni è stata attribuita a documenti collegati alla causa intentata dalla Federal Trade Commission, che mira a bloccare l’offerta da 69 miliardi di dollari di Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard, prima che la transazione venga formalizzata.

Cosa dicono i documenti legati all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft 

Il capo di Xbox di Microsoft, Phil Spencer, ha comunicato che vari documenti relativi alla proposta di acquisizione di Activision Blizzard sono stati divulgati accidentalmente. Spencer ha sottolineato che, sebbene ciò sia deludente, molti di questi documenti risalgono a oltre un anno fa e che i piani aziendali si sono evoluti nel frattempo.

La nuova “generazione di ecosistemi”, che comprende console, telefoni, browser web, un sistema palmare, PC e una “console cloud”, oltre al supporto per l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, è programmata per il rilascio non prima del 2028 e potrebbe subire ulteriori modifiche.

Spencer ha espresso la sua frustrazione nel vedere il lavoro del suo team reso pubblico in questo modo, poiché molte cose sono cambiate e ci sono entusiasmanti sviluppi sia nel presente che nel futuro. 

Ha inoltre promesso che i piani reali verranno condivisi quando saranno pronti.

Nel frattempo, sono circolate voci e speculazioni riguardo all’interesse di aziende di alto profilo come Microsoft, Apple, Amazon, Google, Alphabet e Meta (ex-Facebook) nell’implementare il supporto per Bitcoin e altre criptovalute.

Mentre le grandi istituzioni finanziarie di Wall Street, come BlackRock e JPMorgan, si sono mostrate prudenti nel mondo crypto, le aziende della Silicon Valley sembrano essere state influenzate dal fallimento di Facebook nel lanciare la propria stablecoin basata su Bitcoin.

Nel 2019, i regolatori globali e le banche centrali hanno collaborato per bloccare i piani di Meta per una criptovaluta privata globale, temendo che l’azienda potesse competere con il potere economico della Federal Reserve se fosse stata autorizzata a emettere una valuta per i suoi oltre 3 miliardi di utenti in tutto il mondo.

Microsoft riduce gli investimenti nei Chip AI, perché?

Recentemente, Microsoft ha annunciato di voler ridurre gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo dei chip per l’intelligenza artificiale, notizia che ha fatto sobbalzare l’intera comunità tecnologica. 

Sorge quindi spontanea una domanda: questa mossa è il segnale di problemi più ampi nell’industria dell’intelligenza artificiale?

Come sappiamo, il mercato dei chip per l’intelligenza artificiale ha visto una crescita esplosiva, con aziende che si affrettano a creare hardware specializzato per soddisfare la crescente domanda. 

In questo contesto, la decisione di Microsoft di tagliare gli investimenti in questa direzione sembra controcorrente. Tuttavia, è importante comprendere che le dinamiche di mercato non sono omogenee, e ogni attore ha una propria strategia unica.

La scelta di Microsoft infatti potrebbe non essere necessariamente un segnale di crisi nel settore, piuttosto potrebbe rappresentare una mossa strategica. D’altra parte, è risaputo che il colosso tecnologico è noto per la sua capacità di adattarsi e diversificarsi.

In questa prospettiva, il ridimensionamento degli investimenti nei chip per l’intelligenza artificiale potrebbe essere interpretato come una riorientazione delle risorse verso altre promettenti aree tecnologiche, come il cloud computing e lo sviluppo di software.

A tal proposito, The Motley Fool, celebre per la sua sagace analisi del mercato azionario, ha di recente condiviso la sua valutazione sulla posizione attuale di Microsoft. È interessante notare che il prestigioso team di analisti di Stock Advisor non ha inserito Microsoft tra i primi dieci titoli consigliati per gli investitori in questo momento.

Benché la scelta di Microsoft susciti curiosità, è essenziale evitare di considerare l’intero settore dell’intelligenza artificiale esclusivamente in relazione alla strategia di una singola azienda.

Il panorama dell’intelligenza artificiale rimane dinamico, con numerosi attori che stanno effettuando significativi investimenti e compiendo progressi notevoli. 

Aziende come NVIDIA, Intel e AMD continuano infatti a essere in prima linea nell’innovazione e nella crescente presenza nel mercato dei chip per l’intelligenza artificiale.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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