Un ex dipendente della Goldman Sachs, Anthony Viggiano, è stato accusato dalla SEC degli USA di insider trading. Viggiano avrebbe passato informazioni privilegiate ad amici attraverso Xbox Chat e Signal per generare guadagni illeciti di oltre 400mila dollari.
Summary
Goldman Sachs: l’ex dipendente ha utilizzato Xbox Chat per fare insider trading
La Securities and Exchange Commission degli USA (SEC) ha accusato un ex dipendente della Goldman Sachs e Blackstone, Anthony Viggiano, per frode in titoli.
“La SEC accusa l’ex dipendente di Goldman Sachs di insider trading, affermando che ha usato le chat di Xbox per trasmettere le operazioni agli amici.”
In pratica, il 26enne avrebbe utilizzato Signal e Xbox Chat per condividere dettagli non pubblici su oltre una mezza dozzina di operazioni imminenti a due amici, mentre lavorava in aziende di Wall Street.
Si tratta di un’accusa di insider trading, attraverso uno schema di soffiate che avrebbe generato guadagni illeciti per oltre 400.000 dollari.
E infatti, pare che grazie alle soffiate di Viggiano, i due amici avrebbero fatto trading e avrebbero diviso i profitti con l’ex analista. Un amico ha ricavato 322.000 dollari dalle soffiate e ha pagato a Viggiano 35.000 dollari in contanti.
Le autorità scoprono i messaggi di trading su Xbox di Viggiano di Goldman Sachs
A quanto pare, mentre Viggiano pensava di coprire le sue tracce utilizzando applicazioni di messaggistica criptate come Xbox Chat, e pagamenti in contanti, le autorità sono invece riuscite a scoprire il tutto.
Nei dettagli descritti nella denuncia della SEC sulle operazioni condotte dai collaboratori dell’ex dipendente della Goldman Sachs, ci sono transazioni che coinvolgono American International Group, Harmony Biosciences Holdings e CDK Global.
Non solo, si racconta che gli amici di Viggiano hanno immediatamente eseguito operazioni sulla base delle informazioni privilegiate dell’ex dipendente di Goldman Sachs e hanno chiuso le posizioni una volta annunciate le operazioni.
Lo scopo di tale denuncia della SEC è in primis la richiesta della restituzione di tutti i profitti derivanti dal presunto schema. Inoltre, l’agenzia evidenzia quanto siano perseguiti aggressivamente l’insider trading nelle azioni legali e normative.
Anche il famigerato Elon Musk era stato accusato di insider trading
A inizio agosto, è trapelata la notizia che anche il famigerato Elon Musk è stato accusato di insider trading per aver manipolato il prezzo di Dogecoin (DOGE) in una serie di eventi dal 2021 ad oggi.
In realtà questa sarebbe la terza volta che il CEO di Tesla avrebbe ricevuto accuse di insider trading.
Ad ogni modo, questa terza accusa era stata già presentata il 31 maggio presso il tribunale federale di Manhattan da un gruppo di crypto investitori, cercando di modificare la precedente class action da 258 miliardi di dollari di giugno 2022.
E infatti, ad aggiungersi ai suoi soliti tweet di simpatia per la memecoin per eccellenza, Musk si era anche preso la libertà di cambiare temporaneamente il logo di Dogecoin al posto del classico uccellino su Twitter.
Tale gesto è stato per i crypto investitori una mossa da insider trading, dato che in una sola ora DOGE aveva registrato un pump del +22%.
