HomeBlockchainPeer-to-Peer Financial System 2023: l’evento organizzato da Banca d’Italia

Peer-to-Peer Financial System 2023: l’evento organizzato da Banca d’Italia

Il 26 e 27 settembre a Roma si è tenuto il Peer-to-Peer Financial System 2023 a Roma, l’evento organizzato congiuntamente dalla Banca d’Italia, l’UCL for Blockchain Technologies e dalla DLT Science Foundation. 

Noi di The Cryptonomist siamo stati invitati all’evento ed abbiamo assistito a diverse delle conferenze avute, constatando l’obiettivo del convegno stesso: l’unione tra la finanza tradizionale e la centralità di essa, con le nuove tecnologie finanziarie decentralizzate in espansione. 

Il Peer-to-Peer Financial System 2023 a Roma 

Senza ombra di dubbio, uno degli eventi più importanti sia dal punto di vista accademico che da quello internazionale. Il supporto della Banca Centrale ha fatto in modo di avere figure di spicco di ogni ambito ed ogni settore relativo ai concetti di Blockchain e Web3.

Una conferenza non solo esposta all’Italia, ma bensì internazionalmente. L’innovazione finanziaria vista da diversi punti di vista, da diversi paesi e da diverse posizioni istituzionali e non. 

Il background differente di ogni partecipante ha dato vita ad un dibattito intenso, seppur rispettoso. Ogni partecipante ha potuto dire la sua, con un unico obiettivo comune: adattarsi al cambiamento. 

E sebbene possa sembrare un ossimoro unire centralità e decentralità nel mondo della finanza, le idee per farlo non mancano. 

Esplorare le frontiere dei sistemi finanziari Peer-to-Peer: spunti dal workshop

In un’epoca di rapida trasformazione tecnologica, il panorama finanziario sta assistendo a una profonda evoluzione, guidata dalle innovazioni della tecnologia digitale. 

Il recente “Peer-to-Peer Financial Systems Workshop”, ha fornito una piattaforma per far convergere esperti di diversa estrazione e deliberare su questioni critiche. 

L’impatto dell’innovazione tecnologica

L’innovazione tecnologica sta rimodellando il settore finanziario, ridefinendo i modelli di business, migliorando i servizi, ristrutturando le catene del valore e persino ridisegnando la supervisione normativa. 

L’applicazione delle nuove tecnologie, in particolare nel settore finanziario, presenta sia opportunità che sfide per gli operatori tradizionali, i nuovi arrivati e le autorità di regolamentazione.

Un esempio importante discusso durante il workshop è stato il modello di open banking, influenzato in particolare dalla direttiva europea sui servizi di pagamento (PSD2). Questo cambiamento di paradigma costringe gli intermediari ad adottare nuovi modelli di business, ampliando i flussi di entrate e la qualità del servizio. 

Tuttavia, li espone contemporaneamente a una più ampia gamma di rischi, tra cui frodi, minacce informatiche, sfide operative e rischi strategici. L’introduzione del modello di finanza aperta, proposto dalla Commissione europea, potrebbe amplificare questi effetti.

Innovazione digitale e mandati normativi

L’innovazione digitale non è solo un vantaggio per le istituzioni finanziarie, ma consente anche alle istituzioni pubbliche, alle autorità e alle autorità di regolamentazione di adempiere ai loro mandati. Tra questi, la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo e la salvaguardia della stabilità finanziaria e monetaria. 

Le valute digitali delle banche centrali (CBDC), che diverse banche centrali europee stanno attivamente esplorando, esemplificano questo impegno nella ricerca e nello sviluppo per raggiungere questi obiettivi.

Tuttavia, le autorità di regolamentazione si trovano ad affrontare il complesso compito di bilanciare la promozione dell’innovazione con la tutela dei consumatori, garantendo l’inclusione degli utenti meno esperti di digitale, mantenendo solide infrastrutture di mercato e sistemi di pagamento e preservando la sicurezza e la stabilità generale del sistema finanziario. 

Il raggiungimento di una “buona innovazione”, gestendo al contempo i rischi potenziali, è stato un punto focale di discussione.

L’ecosistema finanziario emergente sottolinea la crescente importanza dei rischi non finanziari, in particolare nei settori della sicurezza informatica e della protezione dei dati. Anche i rischi tradizionali si stanno aggravando in questo panorama in evoluzione. 

Un’analisi e una ricerca approfondite sono fondamentali per comprendere e gestire efficacemente queste nuove complessità. Una chiara consapevolezza e comprensione sono fondamentali sia per gli operatori finanziari che per i clienti per affrontare queste sfide.

Un’area in cui l’attenzione delle politiche e delle normative è cresciuta in modo sostanziale è l’ecosistema delle criptovalute

Il rapporto evidenzia la necessità di riferimenti, comunicazioni e quadri normativi chiari in questo settore. 

L’introduzione del MiCA a livello europeo rappresenta un significativo passo avanti nella regolamentazione dei cripto-asset, ma la rapida evoluzione dell’ecosistema richiede una supervisione continua.

Una regolamentazione dinamica per un’innovazione dinamica

La velocità dell’innovazione rappresenta una sfida unica, che richiede un quadro normativo che non solo segua l’innovazione, ma la affronti attivamente. È essenziale un approccio dinamico e modulare alla regolamentazione. Gli operatori, le autorità di vigilanza e le autorità di regolamentazione devono sviluppare competenze per comprendere e gestire efficacemente i rischi derivanti dall’innovazione.

Migliorare la conoscenza e la consapevolezza del nuovo ecosistema finanziario è fondamentale. 

Un dialogo costruttivo tra autorità di regolamentazione, mondo accademico, operatori del settore e fornitori di tecnologia è fondamentale per sfruttare il potenziale dell’innovazione e gestire al contempo i rischi associati. Incoraggiare le migliori pratiche, definire standard comuni, promuovere modelli operativi solidi e affrontare gli impatti economici, sociali e ambientali sono aspetti essenziali di questo dialogo.

La Banca d’Italia, in collaborazione con le varie parti interessate, ha formulato una strategia globale per sostenere le istituzioni finanziarie e promuovere un’innovazione sostenibile, sana e responsabile. 

Questa strategia comprende diverse iniziative chiave, tra cui il FinTech Channel, la sandbox normativa e il Milano Hub, che contribuiscono a facilitare l’innovazione nel settore.

Verso un futuro finanziario sostenibile

Le sessioni del workshop hanno coperto un’ampia gamma di argomenti, dalle tecnologie emergenti alla finanza aperta, dalle valute digitali delle banche centrali alla sostenibilità. 

È stato evidente il crescente interesse per l’allineamento delle attività finanziarie agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Il raggiungimento degli SDGs è un’impresa complessa che richiede sforzi collettivi da parte dei politici, degli operatori del settore e del pubblico.

In conclusione, il “Peer-to-Peer Financial Systems Workshop” è stato una piattaforma fondamentale per esplorare il panorama in evoluzione dell’innovazione finanziaria. 

Ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione dinamica, di una ricerca solida e di un dialogo costruttivo per affrontare le sfide e le opportunità presentate dai progressi tecnologici. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire lo sviluppo di sistemi finanziari sostenibili e resilienti a beneficio dell’intera società.

RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick