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Prezzo di Bitcoin in risalita sopra i 28.000 USD: è iniziato uptober?

Oggi il prezzo di Bitcoin è risalito sopra i 28.000 USD, tanto che c’è chi sostiene che sia iniziato uptober. 

In realtà è solamente tornato ai valori della prima metà di agosto, ma rispetto ai 24.800$ dell’11 settembre ora è a +13,5%. 24.800 USD sono stati il picco minimo di questo primo scorcio della seconda metà del 2023. 

Uptober: il prezzo di Bitcoin sopra i 28.000 USD

Il termine uptober ovviamente è un gioco di parole tra “up” e “october”. 

Si riferisce al fatto che dal 2013 sono due volte il mese di ottobre si è chiuso con un calo del prezzo di Bitcoin, mentre tutte le altre volte c’è stata una salita. 

Inoltre i due unici cali, nel 2014 e nel 2018, erano in pieno bear-market, mentre persino nell’ultimo bear-market, l’anno scorso, ad ottobre Bitcoin fece comunque registrare un +5%. In seguito però a novembre, con il fallimento di FTX, ha fatto segnare l’ultimo crollo del bear-market scendendo a 15.500$. 

In particolare sono molto interessanti i risultati ottenuti durante il mese di ottobre nei due anni seguenti al bear-market, il 2015 ed il 2019. 

Nell’ottobre del 2015 fece addirittura registrare un +33%, anche se questo si dovette soprattutto alle performance decisamente deludenti dei mesi precedenti. Ottobre 2019 invece si chiuse con un dignitosissimo +10%. 

Settembre 2023 si è chiuso con un prezzo di circa 27.000 USD, quindi nei primi due giorni scarsi di ottobre per ora sta facendo segnare un incoraggiante +5%. Inoltre la performance complessiva del 2023 è stata inferiore, in percentuale, rispetto ad esempio a quella del 2019. 

Da notare che settembre si è aperto a quota 26.000$, quindi la performance finale del mese scorso è stata di circa +4%. 

Il prezzo di Bitcoin in USD: novembre seguirà uptober?

A dire il vero, esclusi gli anni del bear-market, anche novembre in genere è sempre stato un mese abbastanza positivo per il prezzo di BTC.

È possibile che ciò sia dovuto ad una banale questione tecnica legata alla fiscalità. 

Infatti quando ci si avvicina alla fine dell’anno, chi è in guadagno con i propri Bitcoin tende a non vendere per non registrare plusvalenze da dichiarare al fisco. Ad esempio attendendo gennaio per vendere di fatto si sposta di un anno il pagamento delle eventuali tasse. 

Questo fa sì che, in anni in cui il prezzo è tendenzialmente in crescita, a fine anno ci siano meno persone pronte a vendere, mentre a gennaio questa dinamica rientra e si torna alla norma. 

Dato che in questo momento sembra che la maggioranza dei wallet BTC sia in profitto, questa logica potrebbe a tutti gli effetti condizionare il mercato di Bitcoin, e quindi il suo prezzo, fino perlomeno a dicembre. 

Al contrario in anni in cui il prezzo è in discesa, e molti sono in perdita, conviene vendere prima della fine dell’anno per poter rilevare delle minusvalenze e scaricarle in seguito dale eventuali plusvalenze. 

Aumento di interesse

Il concetto di “uptober” sta piacendo molto soprattutto ai frequentatori dei social network. 

Evidentemente il concetto che ottobre tende ad essere un mese positivo piace molto, e la parola “uptober” ha in effetti una forza comunicativa notevole. 

A tal proposito però va anche detto che spesso i mercati crypto tendono a disattendere le aspettative, facendo l’incontrario di ciò che in molti si aspettano.

Infatti l’aumento di interesse per Bitcoin dovuto alle aspettative riguardo l’uptober potrebbe anche portare gli investitori a non voler vendere sul breve periodo, ma è anche possibile che li abbia già portati ad acquistare in anticipo. Se così fosse la crescita della domanda potrebbe arrestarsi a breve. 

E nel caso in cui disattendessero le attese la delusione potrebbe essere tale da spaventare molti ed indurli a vendere. Non va però dimenticato che queste sono dinamiche che avvengono sul breve periodo, mentre sul medio potrebbero prevalere quelle storiche. 

La liquidità

Molto però dipenderà dalla situazione macroeconomica, perchè per far salire il prezzo di Bitcoin occorre liquidità. 

C’è però un punto che fa ben sperare. 

La risalita di oggi sopra i 28.000 USD è avvenuto con le borse tradizionali chiuse. 

In particolare oggi sono chiuse le borse cinesi e giapponesi, mentre il primo spike della giornata è avvenuto in contemporanea con l’apertura di altre borse dell’area APAC (Asia–Pacific). 

È difficile quindi collegare questa risalita ai mercati tradizionali, e questo sembra davvero un buon segno. 

Se si tratta di una risalita tutta interna ai mercati crypto non può che essere interpretata come un segno di forza, anche perchè oggi è Bitcoin che guida i mercati crypto. Infatti è risalita anche la sua dominance, portandosi non troppo distante dai massimi annuali di fine giugno. 

A questo punto non sembra particolarmente semplice capire da dove sia venuta la liquidità necessaria a questo aumento, ma è probabile che provenga dall’area asiatica. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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