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La Banca di Corea testerà una sua CBDC

Oggi, la Banca di Corea ha annunciato l’avvio di un esperimento, insieme alla Commissione per i servizi finanziari ed il Servizio di supervisione finanziaria, per testare sul campo una CBDC coreana. 

All’esperimento parteciperà anche la BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali) fornendo consulenza tecnica per la preparazione del test. 

La CBDC della Banca di Corea

La Banca di Corea è la banca centrale della Corea del Sud, e la CBDC che testerà sarà la versione digitale della sua valuta nazionale, il Won sudcoreano (KRW). 

Stando a quanto dichiarato sul sito web ufficiale della banca, la CBDC sarà utilizzata per mantenere la sicurezza e l’efficienza dei sistemi di pagamento e regolamento.

Si tratterà di una forma digitale della valuta pubblica nazionale, e verrà utilizzata in particolare per i pagamenti transfrontalieri ed altre applicazioni finanziarie. 

Affermano anche che lo sviluppo di una CBDC è un processo complesso che implica molta pianificazione e coordinamento tra le varie parti interessate, come le agenzie governative, le istituzioni finanziarie e le società tecnologiche coinvolte, ed in genere necessita di diversi anni per poter infine arrivare al lancio definitivo sui mercati. 

Pertanto il test che verrà avviato sarà solo un passaggio propedeutico per verificarne potenzialità e possibili problemi, all’interno di un lungo processo iniziato da tempo con la cosiddetta Proof of Concept, e che presumibilmente andrà avanti ancora per un po’. 

Inoltre il progetto pilota coinvolgerà anche alcune banche private, essendo così di fatto un progetto misto pubblico-privato. 

Retail e wholesale

La Banca di Corea testerà la sua CBDC sia al dettaglio (retail) che all’ingrosso (wholesale). 

In particolare sperimenterà la tokenizzazione dei depositi delle banche, così da utilizzare la CBDC all’ingrosso per far circolare i fondi all’interno della rete bancaria monitorata dalla banca centrale stessa e dalle altre autorità finanziarie del paese. 

Mentre a partire a breve sarà solo il test all’ingrosso, i test che coinvolgeranno i comuni utenti retail dovrebbero iniziare dopo la conclusione dei test wholesale, ovvero nel quarto trimestre del 2024.

Il test wholesale sarà dedicato al finanziamento delle transazioni interbancarie utilizzando depositi di fondi su conti aperti dalle banche commerciali presso la banca centrale stessa. 

L’infrastruttura della nuova CBDC della Banca di Corea

Da notare che, pur non essendo ovviamente un progetto basato su blockchain, sarà comunque basato su tecnologia di contabilità distribuita, di proprietà però della Banca di Corea. 

Questo ad esempio consentirà di emettere i token di scambio che rappresenteranno i fondi depositati dalle banche presso la banca centrale, e che saranno scambiati presumibilmente per velocizzare le transazioni interbancarie e renderle più economiche. 

La nuova infrastruttura valutaria della CBDC sarà gestita insieme alla Financial Services Commission ed al Financial Supervisory Service.

Anche l’infrastruttura su cui si baserà il progetto pilota viene considerato solo un modello pilota per la creazione di una futura infrastruttura valutaria digitale. In altre parole nulla di ciò che esiste ora deve essere considerato definitivo. 

Il progetto pilota si svolgerà all’interno di un ambiente virtuale, un vero e proprio Proof of Concept (PoC).

L’obiettivo è quello di gettare le basi per l’implementazione dei servizi finanziari in ambito digitale

L’iter per il test

Inizialmente parteciperanno al test solo le banche. 

Al termine di questo primo test, il Ministero esaminerà in modo completo le questioni istituzionali correlate, e solo in seguito deciderà se procedere oltre.

Il test sul campo dovrà fornire misure sufficienti di protezione degli utenti, all’interno del sistema legale, per potersi considerare superato con successo. 

Non è quindi detto che si arriverà a tutti gli effetti all’introduzione su vasta scala di una CBDC in Corea del Sud, e non è nemmeno detto che sarà questa rete ad essere poi effettivamente utilizzata. 

Di fatto il test servirà per mettere a punto il modello di progettazione definitivo, sulla base del quale si deciderà poi se emettere la CBDC sui mercati oppure no. 

Entro la fine di ottobre la Banca di Corea comunque ha in programma di tenere una sessione informativa per le imprese e le banche che sviluppano sistemi di pagamento. 

I dettagli del processo verranno resi noti a fine di novembre.

ll test costituirà un passo significativo verso la creazione di un prototipo del futuro sistema monetario.

Il successo delle CBDC

Fino ad ora non ci sono ancora stati casi di veri e propri progetti di successo legati all’introduzione di valute nativamente digitali emesse dalle banche centrali. 

Anzi, quando in alcuni paesi sono stati fatti dei tentativi di mettere sul mercato delle CBDC i risultati ottenuti fino ad ora sono stati scarsi o addirittura negativi. 

Tuttavia l’approccio della Banca di Corea che distingue nettamente l’utilizzo in ambito wholesale da quello in ambito retail potrebbe rivelarsi un punto di forza. 

Infatti molti dei motivi che spingono i cittadini a dubitare sui vantaggi di utilizzare una moneta le cui transazioni sono tutte controllate dalla banca centrale decadono in ambito interbancario. 

Per questo motivo è possibile che il test wholesale possa dare esiti positivi, mentre al tempo stesso rimane sempre possibile che invece i futuri test in ambito retail possano dare risultati molto meno interessanti. 

Ad esempio in Cina è ormai da anni che si sperimenta una CBDC locale in ambito retail, con risultati a dir poco scarsi. 

Invece la tokenizzazione dei fondi delle banche, per rendere gli scambi interbancari più rapidi ed economici, è cosa su cui diverse banche stanno già lavorando da tempo, e ciò rende improbabile che si possano opporre ad un sistema analogo basato su una CBDC di Stato. 

Questo della Corea del Sud sembra ad oggi l’esperimento più promettente che vi sia in circolazione nell’ambito delle nuove valute digitali delle banche centrali. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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