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Previsione ottimistica sugli ETF su Bitcoin

Secondo una recente previsione, la SEC sarebbe più vicina che mai ad approvare i primi ETF su Bitcoin spot sui mercati statunitensi. 

L’ipotesi, che circola ormai da tempo, è che possa approvare in blocco tutte quelle richieste che hanno tutti i requisiti per poterlo essere. 

La previsione sugli ETF Bitcoin: i dettagli 

L’analista senior di Bloomberg Eric Balchunas ha scritto senza mezzi termini che prevedono non solo il 75% di probabilità che la SEC li approvi, ma soprattutto che vengano approvati prima della fine del 2023. 

Balchunas stava commentando un tweet di un giornalista di Bitcoin Magazine che faceva notare che entro la fine di questa settimana la SEC potrebbe già prendere una decisione. 

Infatti venerdì l’agenzia ha una scadenza in relazione alla richiesta di Grayscale, ma è probabile che farà come in passato e rimanderà la decisione fino a che le sarà consentito. 

Balchunas ha risposto dicendo che il fatto che la SEC stia coinvolgendo attivamente gli emittenti chiedendo loro correnti non è mai accaduto in precedenza per questo tipo di richieste, che  venivano semplicemente bocciate. Per questo motivo ritengono improbabile un rifiuto. 

Poi ha ribadito che ritengono l’approvazione entro la fine dell’anno probabile al 75%, aggiungendo che questa percentuale salirà se prima di Gennaio non dovessero arrivare bocciature. 

Le conseguenze sui mercati crypto

Va tuttavia ricordato che questo tipo di previsione circola già da un po’. 

Anzi, è possibile che i mercati stiano già scommettendo su una possibile approvazione entro il 10 gennaio 2024, ed in questo caso la si potrebbe già persino considerare in parte prezzata. 

In altri termini, sembra persino probabile che nel momento in cui verrà diffusa la notizia ufficiale l’impatto sui mercati crypto potrebbe rivelarsi debole, o comunque non decisivo. 

Le vere conseguenze ampie e profonde ci saranno solo se gli ETF su Bitcoin spot avranno successo sui mercati finanziari tradizionali, e questa ad oggi è ancora una totale incognita. 

Non bisogna infatti dimenticarsi che esistono già ETF su Bitcoin, sia su BTC spot (in Canada ed in altri paesi al di fuori degli USA), sia sui future sul prezzo di BTC (anche negli USA). Tali prodotti fino ad ora non hanno avuto un grande successo, quindi non è affatto scontato che lo abbiano i primi ETF su Bitcoin spot approvati negli USA. 

Oltre la previsione per Bitcoin: la differenza con gli ETF sui future

Ma c’è una differenza molto importante con gli ETF sui future sul prezzo di BTC. 

Infatti gli ETF su Bitcoin spot devono essere interamente collateralizzati in BTC, che devono essere acquistati sul mercato ed immobilizzati come collaterale. 

Maggiore sarà il successo di questi ETF, più BTC dovranno essere sottratti al mercato crypto ed immobilizzati come collaterale. Questo contribuirà a ridurre l’offerta sul mercato, aiutando il prezzo a salire nel caso in cui la domanda non scenda o addirittura salga. 

A tal proposito l’ipotesi che sta circolando è quella che un processo tale potrebbe richiedere anche fino a 3 anni, pertanto l’impatto sui mercati potrebbe non essere affatto immediato. 

Va però aggiunto che ad aprile 2024 ci sarà il quarto halving di Bitcoin, e tutti e tre gli halving passati sono stati seguiti, l’anno successivo, da una grossa bullrun. 

Quindi se gli ETF su Bitcoin spot venissero approvati entro gennaio 2024, ed avessero successo nell’arco di tre anni, il 2025 sembrerebbe essere il candidato ideale per una possibile nuova bullrun. 

Il prezzo dell’oro

Il fatto è che quando vennero introdotti per la prima volta sui mercati finanziari ETF su oro spot fecero fare un balzo enorme al prezzo dell’oro. 

Nel 2004 sbarcò sulla borsa di New York il primo ETF sull’oro. Fino ad allora nell’intera storia degli USA il prezzo dell’oro non aveva mai superato i 1.000$ l’oncia, ed ormai fin dal 1987 era sempre stato sotto i 500$. 

Dopo il lancio degli ETF invece fece un primo balzo che lo portò sopra i 700$ nel giro di due anni, e nel giro di altri due anni superò per la prima volta nella storia i 1.000$. La sua corsa però non si fermò lì, perchè nei tre anni successivi arrivò anche a sfiorare i 2.000$. 

In altri termini, in soli sette anni dopo il lancio degli ETF fece segnare un incredibile +400%, dopo ben diciassette anni di sostanziale lateralizzazione. 

Per questo motivo in molti credono che l’impatto degli ETF su Bitcoin spot negli USA possa favorire molto il valore di mercato di BTC. 

La differenza con Bitcoin

Anche per quanto riguarda gli ETF sull’oro ve n’erano già anche prima del lancio del 2004 sulla borsa di New York. Ma mentre allora era difficile acquistare prodotti finanziari su borse estere, oggi è decisamente più facile. 

Vi sono poi due differenze fondamentali che fanno credere che l’impatto potrebbe essere differente. 

La prima è che BTC è un asset risk-on, mentre l’oro è comunemente ritenuto un asset risk-off. In altre parole gli ETF sull’oro sono prodotti finanziari perfetti per essere inseriti all’interno di un portafoglio di lungo periodo. 

Per quanto riguarda Bitcoin invece l’inserimento in portafogli di lungo periodo a basso rischio è consigliabile solo a piccole o addirittura piccolissime percentuali. Quindi un ETF su Bitcoin spot potrebbe rivelarsi meno attraente di uno sull’oro. 

Tuttavia l’oro non garantisce affatto significativi guadagni, tanto che addirittura il suo valore attuale è inferiore a quello del picco del 2011. Invece Bitcoin può consentire guadagni sul medio/lungo periodo, e questo lo rende decisamente più attraente, anche se con un grado di rischio di molto maggiore. 

La seconda differenza però è ancora più importante. Prima dell’ETF sull’oro era praticamente impossibile acquistare oro sui mercati finanziari. Invece acquistare BTC sui mercati crypto è già ora facilissimo, ed i mercati crypto sono mercati finanziari a tutti gli effetti, anche se ancora distaccati rispetto a quelli tradizionali. Quindi da questo punto di vista l’ETF sull’oro risultava essere molto più appetibile di un ETF su Bitcoin. 

Nonostante tutto ciò, ad oggi risulta impossibile fare previsioni precise su quale sarà il successo degli ETF su Bitcoin spot, anche se c’è chi afferma che potrebbero attrarre capitale per un valore superiore ad un terzo dell’intera capitalizzazione di mercato odierna di BTC. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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