Bitcoin si sta confermando sempre più nel tempo come un asset estremamente solido e maturo, tanto che ha sovraperfomato l’andamento del Nasdaq e del S&P500 da agosto 2020 registrando un ottimo + 126%.
I due indici azionari, pur segnando ritorni positivi in questo periodo, non si sono neanche lontanamente avvicinati ai numeri dell’oro digitale.
Tuttavia negli ultimi mesi Bitcoin sta registrando un andamento dei prezzi molto altalenante, con variazioni che non convincono i traders di criptovalute e che potrebbero far pensare ad una continuazione prolungata del mercato ribassista.
Tutti gli addetti ai lavori del settore crypto non aspettano altro che l’approvazione della SEC per un ETF spot di Bitcoin, inaugurando definitivamente la tanto attesa corsa al rialzo, che potrebbe arrivare verosimilmente nel Q1/Q2 2024.
Summary
Bitcoin domina i mercati finanziari da agosto 2020 crescendo più del Nasdaq e del S&P500
Bitcoin ed i suoi sostenitori stanno lottando ormai da mesi con gli enti federali statunitensi per ottenere la legittimazione in quanto asset regolamentato e con strumenti adeguati per la sua contrattazione sul mercato.
Osservando i dati storici della criptovaluta e mettendoli a confronto con quelli del Nasdaq e S&P500 ci accorgiamo subito di quanto importante possa essere Bitcoin come componente speculativa nella costruzione di un portafoglio bilanciato.
Infatti, da agosto 2020, l’oro digitale ha registrato un +126% sul mercato, facendo gola agli indici azionari appena citati che hanno regalato ai propri investitori performance decisamente meno appetibili.
Nello specifico rispetto alla data prestabilita, il Nasdaq è in guadagno “solo” del 21%, mentre l’S&P500 è cresciuto del 28%.
Neanche oro, argento e bond non riescono a stare al passo con la criptovaluta più capitalizzata al mondo: al contrario questa classe di asset hanno subito le politiche del quantitative easing del 2020 e 2021 e segnando oggi ritorni negativi per quanto riguarda negli ultimi 3 anni di contrattazioni.
A presentare questi dati su X al pubblico non è nient’altro che Michael Saylor, presidente esecutivo e fondatore di MicroStrategy nonché profondo fan dell’ideologia sottostante a Bitcoin.
È chiaro che Bitcoin stia guadagnando sempre più una posizione di merito tra gli asset più popolari e capitalizzati del globo, arrivando ad ottenere una capitalizzazione superiore ai 500 miliardi di dollari e segnando performance straordinarie in determinati periodi storici.
Pur dovendo ammettere che le insidie del mondo crypto sono infinite e che le avversità nel mercato mettono timore anche ai più esperti, c’è comunque da riconoscere quella che è stata la crescita di una moneta digitale che fino a 10 anni fa era considerata ancora un gioco da nerd.
Ad oggi possiamo invece constatare che c’è chi ha preferito Bitcoin al Nasdaq e all’S&P500 e che probabilmente sempre più persone inizieranno ad interessarsi alla criptovaluta, soprattutto sul fronte speculativo.
Nasdaq ed S&P500 meglio di Bitcoin negli ultimi 6 mesi: cosa sta succedendo?
Nonostante Bitcoin abbia sovraperfomato gli indici statunitensi del Nasdaq e del S&P500 negli ultimi 3 anni, se accorciamo gli orizzonti temporali possiamo osservare una situazione del tutto differente.
Se prendiamo infatti come riferimento gli ultimi 6 mesi di scambi sui mercati, possiamo constatare come i due panieri azionari abbiano fatto meglio della criptovaluta, la quale ha dovuto affrontare una serie di problemi con gli organi di vigilanza statunitensi.
Nel dettaglio, Bitcoin è passato dai 28.200 dollari di aprile 2023 agli attuali 28.100 dollari, registrando un -0,3%.
Diversi fattori, tra cui le vicende giudiziarie della SEC e la presentazione di diverse domande da parte di hedge fund per la concessione di un ETF spot hanno causato un’elevata volatilità, soprattutto nel periodo estivo.
Invece il Nasdaq è passato dai 12.189 dollari di aprile agli attuali 13.219 con un incremento totale dell’8,45%.
Allo stesso tempo anche l’S&P500 ha fatto meglio di Bitcoin, registrando un +3,97% negli ultimi 6 mesi con i prezzi dell’indice che sono passati da 4.124 dollari a 4.288 dollari.
In tutto ciò c’è anche da considerare che nell’ultimo mese gli indici sono scesi rispettivamente del 5,72% e del 4,64% mentre la criptovaluta è cresciuta di oltre il 9%.
Se togliessimo infatti l’ultimo mese dalle osservazioni, vedremmo una performance molto deludente per l’oro digitale rispetto alle controparti azionarie.
Dunque cosa sta succedendo negli ultimi mesi a Bitcoin e perché sta andando in controtendenza rispetto alle performance degli ultimi 2 anni e mezzo? Semplicemente sta passando un periodo di transizione molto complesso, in cui gli investitori più conservativi molto probabilmente hanno deciso di optare per strumenti meno rischiosi.
D’altronde con tassi elevati e mercati schiacciati dalle politiche restrittive delle banche centrali, è già di per sé positivo che il Nasdaq e l’S&P500 siano in verde negli ultimi 6 mesi, mentre è chiaramente normale che gli asset fortemente speculativi come Bitcoin abbiano perso terreno.
Analisi dei prezzi di Bitcoin: bull run in arrivo nel Q1/Q2 2024 con la prima approvazioni di un ETF spot
Bitcoin ha aperto la giornata di oggi mettendo il sorriso in faccia ai traders che si sono svegliati con la moneta digitale che è tornata di soppiatto sopra ai 28.000 dollari, facendo sperare per un ritorno al mercato rialzista che è in stand-by da quasi 2 anni, il tutto mentre Nasdaq ed S&P500 registrano variazioni piatte nel premarket.
I prezzi sono momentaneamente in aumento ma devono fare i conti con un RSI che si sta avvicinando alla zona di ipercomprato ed alle successive resistenze dei 30.000 e dei 31.500 dollari che ostacolano la crescita dei prossimi giorni.
Probabilmente è ancora presto per gridare alla bull run e potremmo rimanere compressi all’interno del range 30.000- 25.000 dollari per ancora qualche settimana.
Nonostante le performance molto altalenanti negli ultimi 6 mesi, le cose stanno per cambiare e potremmo essere vicini ad un periodo di inversione.
Il fattore che più verosimilmente potrebbe inaugurare un bull market per Bitcoin ed il resto delle valute crittografiche è sicuramente l’approvazione del primo ETF spot da parte della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.
L’ente federale sta rinviando le proprie decisioni cercando di prendere del tempo, ma tutti sanno che molto probabilmente sarà costretta ad accettare le richieste dei vari fondi che si sono proposte come emittenti per questi strumenti finanziari.
La SEC negli ultimi mesi ha perso diverse piccole battaglie contro Ripple, Coinbase e Grayscale e potrebbe essere costretta da un giudice federale ad accettare un ETF visto la mancanza di una spiegazione plausibile per un eventuale bocciatura.
A tal proposito, osservando la seguente tabella proposta da Bloomberg, che mostra le diverse deadline per ogni singolo ETF proposto dalle diverse compagnie, possiamo notare come la maggioranza di queste abbia come data ultima per l’approvazione quella del 15 marzo 2024.
Solo ARK con il suo “ARK 21Shares Bitcoin ETF” ha come final deadline la data anticipata del 10 gennaio 2024.
Molti pensano che in quel periodo, da gennaio a marzo, vedremo la prima approvazione di un ETF spot, essendo la SEC con il fiato sul collo e priva di argomentazioni per abbattere le richieste in tribunale.
A tutto ciò va poi sommato il fatto che ad aprile assisteremo al quarto halving di Bitcoin, che porterà i miners a vedere dimezzato il premio per ogni blocco convalidato nella catena e molto probabilmente porterà indirettamente una crescita dei prezzi per l’asset (quantomeno secondo quanto successo in passato).
Inoltre a maggio 2024 è previsto il primo rallentamento delle politiche restrittive della FED che potrebbe abbassare finalmente i tassi di interesse sui titoli di stato riportando un pò di sollievo sui mercati.
Ecco, questi 3 fattori sommati assieme ci fanno pensare che a partire dal Q1 o Q2 2024 vedremo finalmente la ripartenza del mercato rialzista per Bitcoin.