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Il crypto broker Genesis ha sospeso i prelievi

Ieri si è diffusa la notizia che il broker crypto Genesis aveva sospeso i prelievi. 

Non vi sono conferme sui canali ufficiali della società, ma non sono nemmeno state pubblicate smentite della notizia. Inoltre la stessa è stata riferita da fonti attendibili, quindi è lecito ritenerla corretta. 

La situazione del broker crypto Genesis

Il broker crypto Genesis ha dichiarato fallimento a gennaio di quest’anno, ottenendo di rientrare nella procedura fallimentare del Chapter 11 americano che le consente di ristrutturare il debito e continuare ad operare. 

Inoltre hanno dichiarato fallimento alcune società del gruppo a cui appartiene Genesis, mentre altre continuano ad operare. 

Sul sito ufficiale scrivono che stanno lavorando ad azioni strategiche per raggiungere una soluzione rivolta a tutte le parti interessate con l’obiettivo di rafforzare la propria attività per il futuro. Quindi si presume che stiano cercando di salvare l’azienda, e non di liquidarla. 

Nonostante ciò ieri hanno di nuovo dovuto sospendere i prelievi. 

L’ipotesi a cui stanno lavorando è quella di un rimborso fino al 90% dei crediti dei loro clienti, ma a quanto pare la situazione è più difficile del previsto. 

Il blocco dei prelievi

Dato che alcune attività del gruppo a cui appartiene Genesis stanno continuando ad operare, il blocco dei prelievi non è affatto un buon segno. 

Significa probabilmente che ciò che è stato fatto fino ad ora non è sufficiente a consentire all’attività di proseguire, tanto da non avere più in cassa sufficienti fondi per coprire tutti i crediti nei confronti dei clienti ancora attivi. 

Bisogna pertanto distinguere le attività che sono state chiuse a causa del fallimento di gennaio, e quelle che sono ancora aperte. Il blocco dei prelievi dovrebbe riferirsi a queste ultime, e dà l’idea che anche queste abbiano dei problemi di liquidità. 

La situazione pertanto è ancora in evoluzione, e non sembra possibile escludere che possano esserci ulteriori novità a breve. 

Ciò che stupisce di più però è il silenzio della società in merito al blocco dei prelievi di ieri, cosa che non fa per niente ben sperare per il futuro. 

La crisi del settore crypto

A tutto ciò va aggiunto che l’inverno crypto non è ancora finito. 

Il nuovo blocco dei prelievi di Genesis non sembra aver avuto ripercussioni negative sul mercato crypto, anche perchè si tratta pur sempre di un gruppo di società di cui alcune sono fallite da mesi, anche se stanno cercando di ristrutturarsi. 

Il vero problema è che la crisi è molto più ampia, come attesta ad esempio il mercato degli NFT letteralmente imploso quest’anno. 

Ad esempio un anno fa, in pieno bear-market crypto, c’erano ancora più di 300 milioni di dollari di volumi di scambio mensili su OpenSea, mentre ora siamo abbondantemente sotto i 100. 

Anche i volumi di scambio sui mercati delle criptovalute si sono ridotti parecchio, nonostante la fine del bear-market. 

Il bottom è stato quello di novembre dell’anno scorso, ovvero in seguito al fallimento di FTX, ma se da allora i prezzi sono risaliti (soprattutto per quanto riguarda Bitcoin) i volumi invece ancora latitano. 

Il numero di criptovalute e token che ancora oggi stanno perdendo più del 90% dai massimi è sbalorditivo, e tra questi ve ne sono anche di importanti, come Dash a -98%, EOS, Algorand e CAKE (PancakeSwap) a -97%, SAND (The Sandbox) a -96%, MANA (Decentraland), CRO, BCH e HT (Huobi) a -94%, Avalanche a -93%, eccetera. Bitcoin è a -60% ed Ethereum a -67%. 

Oltre il crypto broker Genesis: ci saranno altri fallimenti?

In attesa che inizi una nuova ipotetica bullrun, non è da escludere che una tale crisi possa portare ad ulteriori fallimenti. 

Probabilmente il peggio è passato, con l’implosione dell’intero ecosistema Terra/Luna ed il fallimento di FTX, ma non è affatto detto che la crisi sia destinata ad esaurirsi a breve. 

Inoltre anche la situazione macro-economica non aiuta affatto, con i mercati alle prese con carenza di liquidità dovuta a politiche monetarie molto restrittive delle banche centrali. 

Molto dipenderà da cosa accadrà nei primi mesi del 2024, quando dovrebbero venir approvati dalla SEC gli ETF su Bitcoin spot, e quando avverrà l’halving di Bitcoin. 

Probabilmente ci sarà da attendere ancora quasi un anno prima che i mercati crypto possano rilanciarsi, e nel frattempo altri operatori potrebbero avere problemi.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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