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Ripple: la SEC si arrende, e la crypto XRP sale

La SEC ha deciso di ritirare la causa contro i dirigenti di Ripple e relativa crypto XRP. 

Il prezzo della crypto XRP è salito del 7%. 

La resa della SEC contro Ripple e la crypto XRP

Il Chief Legal Officer di Ripple, Stuart Alderoty, ha dichiarato che questo non è un accordo, ma una vera e propria resa da parte della SEC.

Tuttavia, occorre fare una dovuta ed importante precisazione. 

La questione infatti non è del tutto chiusa. 

La denuncia della SEC contro Ripple in realtà riguardava tre entità distinte, anche se strettamente connesse tra di loro. 

La prima era la criptovaluta XRP, che a luglio è stata completamente scagionata dall’ipotesi di dover essere considerata una security. 

La seconda era l’azienda Ripple, la cui causa non è ancora giunta ad una conclusione. 

La terza erano per l’appunto i dirigenti di Ripple, ovvero l’attuale CEO Brad Garlinghouse e l’ex CEO Chris Larsen. 

Quindi la SEC ha perso sia contro XRP che contro i dirigenti di Ripple, ma non ancora contro l’azienda Ripple. Nel primo caso la sconfitta è stata decretata da un giudice, mentre nel secondo caso è stata la SEC ad alzare bandiera bianca. 

SEC: le accuse ai dirigenti di Ripple e alla crypto XRP

Nel caso specifico dei dirigenti di Ripple, questi erano accusati di avere delle responsabilità in particolare nella vendita di XRP come una security non registrata. 

Va infatti sottolineato che il giudice che ha dichiarato che XRP non può essere considerata una security si riferiva solo allo stato attuale della criptovaluta, e soprattutto solo ai mercati secondari, ovvero gli exchange in cui i proprietari di XRP la vendono. 

Invece quella stessa sentenza di fatto ipotizzava che XRP inizialmente fosse stata venduta dalla società Ripple come una security non registrata, e tale questione non è ancora stata definitivamente risolta. 

Il fatto però di aver deciso di arrendersi nei confronti dei CEO che, secondo la SEC, sarebbero stati i responsabili di quelle vendite sul mercato primario, sembra suggerire che l’ipotesi della vendita come security non registrata si sia indebolita. 

Quindi Garlinghouse e Larsen per ora ne escono fuori puliti, ma la vicenda non si è ancora completamente esaurita. 

La criptovaluta XRP

XRP è una criptovaluta che inizialmente era stata lanciata come la criptovaluta della società Ripple. In seguito è stata in qualche modo distaccata, grazie ad una blockchain che in teoria dovrebbe essere decentralizzata. 

Nonostante ciò, il maggior detentore al mondo di XRP è ancora la stessa società Ripple, che possiede ancora quasi la metà di tutti i token XRP esistenti. 

Ieri il valore di mercato di XRP era di circa 0,49$, ma oggi, dopo la notizia della resa della SEC, è salito a 0,52$. 

Non si tratta di un vero e proprio boom, dato che a luglio superò anche gli 0,80$. Va però ricordato che a giugno era a 0,48$, ed a fine dicembre 2022 era addirittura sotto gli 0,40$. 

Durante la grande bullrun del 2021 era salito fino a 1,6$, quindi da allora la perdita è ancora importante. Inoltre il massimo storico sono ancora i 3,8$ di gennaio 2018, e da allora la perdita risulta essere dell’86%. 

In altre parole il movimento di oggi non è particolarmente importante, pur essendo significativo, dato che il prezzo attuale è ancora decisamente inferiore a quello del passato, e soprattutto a quello di luglio. 

Pesa probabilmente ancora il dubbio che alla fine la SEC possa aver ragione almeno sul fatto che XRP in origine sia stata venduta come una security non registrata. Ciò potrebbe provocare problemi a Ripple, e dato che il prezzo di XRP è sempre strettamente legato a quello della società, il rischio di un impatto negativo permane. 

La reazione di Solana

Un’altra criptovaluta che sembra si trovi in una situazione simile è SOL di Solana, dato che Solana è per l’appunto un’azienda. 

Non è un caso che oggi il prezzo di SOL sia salito del 14%, tornando sopra i 27$.

Si tratta del picco massimo annuale del 2023, ed era da prima del fallimento di FTX che non stava su questi livelli. 

Il 2023 non è stato un anno facile per Solana, anche se il grosso delle perdite si sono verificate a fine 2022 proprio a causa del fallimento di FTX

Nonostante ciò, il prezzo di SOL è ancora dell’89% inferiore rispetto al massimo storico di novembre 2021, ma se non altro sembra essere uscito dal tunnel in cui era entrato a novembre 2022. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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