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Cosa abbiamo imparato dalla causa Ripple vs SEC

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Nel 2020, la SEC ha fatto causa a Ripple, accusandola di aver venduto 1,3 miliardi di dollari in titoli non registrati, attraverso le vendite del token XRP.

La causa ha influenzato il valore di XRP che ha subito oscillazioni notevoli, fino a riprendersi nell’ultimo mese, durante il quale la criptovaluta ha goduto di un aumento del 34%. Al momento, XRP vale circa 0,7 dollari.

L’aumento è stato generato anche dalla parziale vittoria di Ripple e dalla sentenza emessa dal giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Analisa Torres, la quale ha sancito che XRP è un token digitale e quindi non si può considerareun contratto, una transazione o uno schema”.

Inoltre, il giudice Torres ha respinto l’appello della SEC contro questa vittoria parziale, fissando il 23 aprile del 2024 come data per il processo.

Dalla causa si possono trarre diverse considerazioni. Prima di tutto un aumento di fiducia nel settore delle criptovalute negli Stati Uniti, visto solitamente come un mercato poco sicuro e anche dannoso. Una vittoria di Ripple nel 2024, potrebbe coincidere con l’approvazione degli ETF Spot di Bitcoin, sempre da parte della SEC.

Questi due eventi, possono portare più utenti a interessarsi al settore delle criptovalute, per una crescita maggiore del mercato e un’adozione più ampia degli asset digitali.

In secondo luogo, la causa Ripple contro SEC ha mostrato quanto il valore di una criptovaluta possa dipendere da fattori esterni. 

XRP ha affrontato una fase ribassista a causa del sentiment di mercato negativo nei suoi confronti, generato ovviamente dall’inizio della causa. In seguito, con la vittoria parziale di Ripple, XRP ha avuto un breve rally, fermato però dall’appello della SEC, per poi tornare a crescere quando questo è stato respinto dal giudice Torres.

Infine, la causa Ripple vs SEC ha portato molti investitori di XRP a puntare su progetti in presale, mostrando quanto le nuove altcoin siano importanti per il mercato, in quanto permettono ai trader di diversificare gli investimenti nei momenti in cui gli asset principali sono in fase ribassista.

Wall Street Memes: la meme coin del momento

Durante la causa Ripple vs SEC, molti trader hanno puntato sulla presale della meme coin Wall Street Memes. La presale del progetto è stata un successo, soprattutto grazie al supporto della community, capace di generare hype e attirare sempre più investitori in cerca di nuove opportunità.

A seguito della presale, Wall Street Memes è arrivata sul mercato, con listing su importanti exchange come CoinW, Gate.io, OKX e MEXC. Il token WSM ha avuto un buon lancio e continua ad avere il sostegno della sua community e del suo team di sviluppo.

Secondo gli analisti, a breve arriverà il listing del WSM su Binance, uno dei principali exchange di criptovalute.

Solitamente, gli asset in listing su Binance godono di una crescita notevole, ad esempio la meme coin PEPE ha goduto di un aumento del 2000%. Per questo gli esperti ritengono che lo stesso possa succedere a WSM.

Nell’attesa, il team di Wall Street Memes sta cercando di creare un vero e proprio ecosistema basato sul token, presentando diversi vantaggi ai trader. 

Prima di tutto, il token WSM si può acquistare sul sito ufficiale del progetto, una caratteristica che lo rende accessibile anche ai neofiti.

Inoltre, il token WSM si può mettere in stake, per ottenere un reddito passivo con un APY del 39%. I titolari possono anche decidere di bruciare i loro token per ridurre l’offerta sul mercato e aumentare la domanda, partecipando allo sforzo collettivo della community.

Il team ha recentemente lanciato il cripto casino Wall Street Memes Casino, accessibile tramite Telegram senza KYC. Il casino conferisce una maggiore utilità dal token WSM, in quanto lo si potrà utilizzare per giocare a slot machine, giochi da tavolo e per le scommesse su diverse discipline sportive.

 *Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma. 

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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