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La Corea del Sud mette in guardia dal trading di ETF su Bitcoin negli Stati Uniti

In risposta alla recente approvazione degli ETF statunitensi su Bitcoin, la Commissione per i servizi finanziari (FSC) della Corea del Sud ha emesso una direttiva cautelativa, segnalando potenziali adeguamenti normativi alla luce dell’evoluzione del panorama delle criptovalute. 

L’autorità di regolamentazione dei servizi finanziari della Corea del Sud si esprime sul ETF Bitcoin 

In un comunicato stampa del 12 gennaio, la Commissione per i Servizi Finanziari della Corea del Sud (FSC), un’importante autorità di regolamentazione del Paese, ha lanciato un avvertimento alle entità finanziarie nazionali impegnate nell’intermediazione di fondi negoziati in borsa (ETF) di Bitcoin a pronti provenienti dagli Stati Uniti. 

La commissione ha sottolineato che tali attività potrebbero potenzialmente contravvenire all’attuale posizione del governo sugli asset virtuali, nonché ai regolamenti delineati nel Capital Markets Act.

Il parere della FSC giunge dopo che la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha concesso la tanto attesa approvazione legale per gli ETF di Bitcoin a pronti il 10 gennaio, con l’inizio ufficiale delle negoziazioni l’11 gennaio. 

Mentre l’ambiente normativo sudcoreano per le criptovalute è ancora in fase nascente, la FSC sta segnalando la sua intenzione di rivedere e potenzialmente aggiornare i regolamenti in risposta agli sviluppi oltreoceano, in particolare negli Stati Uniti.

Il panorama normativo che circonda le criptovalute è dinamico e soggetto a continue evoluzioni. Per questo motivo, la posizione cauta della FSC riflette il suo impegno a garantire la conformità. Considerando anche i quadri giuridici esistenti e il suo approccio proattivo all’adattamento delle normative man mano che lo spazio delle criptovalute matura. 

Il governo sudcoreano è evidentemente intenzionato ad allineare le proprie politiche al panorama globale delle criptovalute. Come dimostra la sua volontà di rivedere e potenzialmente modificare le normative esistenti.

Il divieto nazionale degli ETF Bitcoin in Corea del Sud

La Corea del Sud rimane saldo nel suo divieto nazionale degli ETF su Bitcoin e altre criptovalute. La notizia è in totale differita con gli Stati Uniti, che hanno appena ottenuto l’approvazione ufficiale per gli ETF su Bitcoin spot. 

L’autorità di regolamentazione finanziaria del Paese, la Financial Services Commission (FSC), ha ribadito la sua posizione, confermando che le istituzioni finanziarie locali non possono acquistare, possedere o investire in criptovalute. 

Questa restrizione si estende anche ai lanci di exchange-traded fund su Bitcoin e criptovalute. Indicando la fermezza della FSC nel mantenere la stabilità dei mercati finanziari e proteggere gli investitori.

La decisione della FSC è ulteriormente evidenziata dal suo impegno a mantenere in vigore regole stringenti, indipendentemente dagli sviluppi avvenuti negli Stati Uniti. 

Mentre negli USA gli ETF su Bitcoin spot sono diventati strumenti finanziari regolamentati dal 10 gennaio 2024, la Corea del Sud persiste nel limitare le attività sottostanti per i titoli dei contratti di investimento alle valute, materie prime ordinarie e strumenti di investimento finanziario, escludendo esplicitamente le criptovalute.

Il contesto normativo in Corea del Sud riflette una preoccupazione per la protezione degli investitori nazionali. Tramite la prevenzione di flussi illegali di fondi, riciclaggio di denaro e comportamenti speculativi. 

La recente proposta di vietare l’uso di carte di credito per acquistare criptovalute si inserisce in questa strategia più ampia.

Tale strategia ha l’obiettivo di limitare l’accesso dei trader crypto agli exchange stranieri.

I risultati dell’ETF Bitcoin negli USA

L’analisi dei dati effettuata rivela che il primo giorno di negoziazione degli ETF Bitcoin spot ha visto un volume totale superiore a 4,5 miliardi di dollari per dieci diversi ETF. 

Secondo Timothy Peterson, gestore di investimenti presso Cane Macro, questa consistente attività di trading si traduce nell’acquisizione di circa 47.000 Bitcoin, valutati 2,1 miliardi di dollari in base agli attuali prezzi di mercato. 

Tali cifre sottolineano il notevole interesse e la domanda del mercato per questi strumenti finanziari di recente introduzione.

In prospettiva, è probabile che i riflettori si spostino sugli ETF spot sull’Ether. BlackRock, un’importante istituzione finanziaria, ha richiesto l’approvazione regolamentare per un ETF spot sull’Ether nel novembre 2023. 

La decisione della SEC è prevista per il 23 maggio 2024 e gli osservatori di mercato prevedono un esito positivo per gli ETF sull’Ether dopo il successo del lancio degli ETF sul Bitcoin.

Conclusioni

L’avvertimento della FSC contro il coinvolgimento nazionale negli ETF spot sul Bitcoin negli USA mette in evidenza le sfide e le considerazioni normative.

L’impegno della commissione per una revisione approfondita dei regolamenti dimostra la sua dedizione a promuovere un ambiente sicuro. Ma soprattutto, conforme per le attività legate alle criptovalute in Corea del Sud. 

Man mano che i mercati globali abbracciano questi nuovi strumenti finanziari, gli organismi di regolamentazione di tutto il mondo continueranno a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il futuro del trading e degli investimenti in criptovalute.

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