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Il Giappone studia gli investimenti diretti dei venture capital nelle startup crypto e Web3

Con una mossa significativa per abbracciare il fiorente mondo crypto e delle tecnologie Web3, il Giappone sta valutando la possibilità di consentire ad alcune società di venture capital di investire direttamente in startup che operano in questi settori. 

La proposta di revisione delle leggi in Giappone per il mondo crypto e Web3

Questa proposta di revisione delle leggi esistenti potrebbe potenzialmente aprire una serie di opportunità sia per gli imprenditori che per gli investitori locali, segnando un momento cruciale nel viaggio del Giappone verso il futuro della finanza e della tecnologia.

Con una decisione innovativa, il gabinetto giapponese ha approvato una proposta che mira ad aggiungere le criptovalute all’elenco degli asset che le società in accomandita locale possono acquisire o detenere. 

Questo annuncio, fatto dal Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria il 16 febbraio, sottolinea l’intenzione del Giappone di promuovere l’innovazione e sostenere la crescita del suo ecosistema di startup.

Secondo una dichiarazione rilasciata dal ministero, la revisione approvata, che comporta modifiche alla legge sul rafforzamento della competitività industriale, mira a espandere le iniziative di investimento strategico per fornire un sostegno vitale alle startup e alle medie imprese locali. 

Come parte di questi emendamenti, le società di venture capital avranno la possibilità di investire in progetti che emettono esclusivamente criptovalute, come riportato dall’agenzia di stampa locale Coinpost.

Il disegno di legge, dopo aver ricevuto l’approvazione del gabinetto, è stato ora sottoposto all’organo legislativo per la deliberazione, a dimostrazione dell’impegno del governo a promuovere quadri normativi che facilitino l’innovazione e gli investimenti nei settori emergenti.

II processo delle venture capital in Giappone

In Giappone le società in accomandita servono tradizionalmente come veicoli per investire in società non quotate, una pratica comune per i venture capitalist che cercano di sostenere le startup in fase iniziale. 

Tuttavia, prima di questa proposta di revisione, le società di venture capital giapponesi non potevano investire in criptovalute, il che rappresentava un ostacolo significativo al finanziamento di progetti cripto e Web3 nel Paese.

Hiro Kunimitsu, fondatore e CEO di Gumi Inc, un’importante società giapponese di sviluppo di videogiochi che si è avventurata negli investimenti in blockchain attraverso gumi Cryptos Capital, ha sottolineato le sfide che i progetti crittografici giapponesi devono affrontare per ottenere finanziamenti da società di venture capital straniere. 

Kunimitsu ha sottolineato il potenziale trasformativo di permettere ai venture capital giapponesi di investire direttamente in questi progetti, considerandolo un’opportunità significativa per il fiorente ecosistema di startup Web3 in Giappone.

La mossa è in linea con la visione del Primo Ministro Fumio Kishida di promuovere un “nuovo capitalismo” in Giappone, con particolare attenzione alla promozione dell’industria Web3 del Paese. 

In linea con questo obiettivo, a dicembre il gabinetto giapponese aveva già approvato una revisione del regime fiscale, aprendo la strada a potenziali esenzioni fiscali sui profitti non realizzati delle criptovalute, una misura volta a incentivare l’innovazione e gli investimenti nello spazio degli asset digitali.

Conclusioni

La proposta di revisione per consentire ad alcuni VC di investire direttamente in startup cripto e Web3 indica un cambiamento più ampio nell’approccio del Giappone ad abbracciare le tecnologie dirompenti e a posizionarsi come hub per l’innovazione nel panorama globale. 

Creando un ambiente normativo favorevole e fornendo un sostegno mirato ai settori emergenti, il Giappone mira a sfruttare la sua abilità tecnologica e il suo spirito imprenditoriale per guidare la crescita economica e la competitività nell’era digitale.

Questa iniziativa legislativa non solo riflette la natura in evoluzione del panorama finanziario e tecnologico, ma sottolinea anche la determinazione del Giappone a rimanere all’avanguardia dell’innovazione in un mondo sempre più digitalizzato. 

Mentre il governo continua a impegnarsi con le parti interessate e a perfezionare i quadri normativi, si apre una nuova era di collaborazione e crescita, in cui le startup cripto e Web3 possono prosperare e contribuire alla rinascita economica del Giappone nel XXI secolo.

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