HomeCriptovaluteUn giudice USA dà ragione alla SEC: alcune crypto sarebbero security token

Un giudice USA dà ragione alla SEC: alcune crypto sarebbero security token

Un giudice statunitense recentemente ha dato ragione alla SEC (Securities and Exchange Commission), sentenziando che specifici token o crypto vanno considerati scambi di security anche se avvengono sul mercato secondario. 

L’anno scorso, invece, un altro giudice aveva sentenziato che gli scambi di XRP (la criptovaluta creata da Ripple) sul mercato secondario non violavano la legge federale sulle security. 

Il caso Wahi

La nuova sentenza, emessa dal giudice Tana Lin della Corte distrettuale del distretto occidentale dello Stato di Washington, è stata pubblicata qualche giorno fa, e si riferisce al caso della SEC contro Ishan Wahi, un ex product manager di Coinbase, e contro suo fratello Nikhil Wahi ed il loro amico Sameer Ramani.

Si tratta di una causa per insider trading, perché Wahi era accusato di aver scambiato token crypto sulla base di informazioni privilegiate ottenute quando era dipendente di Coinbase. 

Wahi è poi stato licenziato dall’exchange, ma la causa è andata avanti. 

In realtà, a scambiare i token era stato Ramani, su indicazioni di Wahi. Ramani, però, è poi fuggito, quindi la SEC se l’è presa con Wahi. 

Si trattava di token che sono stati acquistati da Ramani poco prima del listing su Coinbase, quando Wahi già sapeva che sarebbero stati listati. Non si tratta pertanto di criptovalute top. 

Ultime crypto news dalla SEC: I token considerati security

Il caso riguardava il presunto reato di insider trading in merito all’acquisto di Amp, RLY, DDX, XYO, RGT, LCX, POWR, DFX e KROM. 

Come fa notare l’ex capo del SEC Office of Internet Enforcement, John Reed Stark, questo potrebbe essere un problema anche per Coinbase, perchè se quei token ora sono da considerare security non registrate allora Coinbase ne ha permesso il libero scambio in modo illecito. 

Coinbase ha ancora una causa aperta contro la SEC proprio per aver violato la legge federale sulle security. 

Secondo Reed Stark, anche la sentenza che giudicò gli scambi sul mercato secondario di XRP come scambi che non violavano la legge federale sulle security potrebbe essere messa in discussione, ed anzi sarebbe già stata messa in discussione da una successiva sentenza sulla criptovaluta Luna del progetto Terra. 

Il giudice Lin del caso Wahi infatti si sarebbe ispirata a questa seconda sentenza su Luna, e non alla prima su XRP.

Reed Stark è di parte, ma in effetti il giudice Lin ha di fatto dato ragione alla SEC.

Le conseguenze per il mercato crypto della sentenza della SEC sui security token

Le conseguenze di questa sentenza sul mercato crypto rischiano di essere notevoli, perché tutti i token che saranno considerati security non registrate dovranno essere delistati da tutti gli exchange che forniscono servizi di trading agli statunitensi.

In seguito potrebbero essere rimossi anche in molte altre parti del mondo. 

Bisognerà però attendere l’esito della causa contro Coinbase per capire se dovranno effettivamente essere delistati oppure no. 

Quello che è sicuro è che Bitcoin è una commodity, e non una security. 

Già su Ethereum ci sono dei dubbi, tanto che la SEC potrebbe decidere di bocciare a marzo la richiesta di emissione di ETF su ETH spot negli USA. Anche per BTC fece così, aspettando poi che qualcuno la denunciasse (in tal caso fu Grayscale) così da far pronunciare un tribunale a riguardo. 

Per Ethereum l’iter potrebbe essere lo stesso, anche se nel caso di ETH non è così certo che il tribunale dichiarerà che si tratta di una commodity. 

Su XRP la sentenza ormai è definitiva, ma c’è ancora aperta la causa della SEC contro Ripple, accusata proprio di aver venduto XRP sul mercato primario come una security. 

Per quanto riguarda le crypto minori, in molti casi si potrebbe applicare il ragionamento del giudice Lin, e quindi potrebbero dover essere delistate dai principali exchange centralizzati. Sui DEX invece probabilmente rimarranno a prescindere. 

La vittoria della SEC

Quindi, sebbene la SEC abbia perso sia nei confronti di XRP, sia soprattutto nei confronti degli ETF su Bitcoin spot, ha vinto per quanto riguarda Amp, RLY, DDX, XYO, RGT, LCX, POWR, DFX e KROM. 

Ora bisognerà attendere per capire se vincerà anche contro Coinbase, e qualora vincesse le cose potrebbero già iniziare a cambiare. 

Se poi dovesse vincere anche contro Ripple ci potrebbe essere un vero e proprio ribaltone sui mercati crypto, con molti token e criptovalute che potrebbero dover essere delistate dai principali exchange. 

In realtà, paradossalmente questa potrebbe essere anche una vittoria per Bitcoin, perché si libererebbe di molti asset digitali che si contendono i capitali in ingresso sui mercati crypto. Anche perché Bitcoin ormai è talmente inserito all’interno dei mercati finanziari classici che non sembra proprio più possibile farlo uscire. 

D’altronde esistono decine di migliaia di criptovalute e token che sono state messe sul mercato promettendo guadagni a chi le comprava, mentre Bitcoin è stato emesso senza alcuna promessa di guadagno. 

La stragrande maggioranza di quelle decine di migliaia di crypto sono solo pura speculazione, se non addirittura solamente progetti per raccogliere denaro da ingenui scommettitori. 

La situazione comunque è ancora incerta e complessa, quindi occorrerà ancora un po’ di tempo prima di capire dove andrà a parare effettivamente. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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