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Arriva la nuova prevendita crypto Dogecoin20 e raccoglie oltre $260.000 il primo giorno: è la prossima grande meme coin?

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Arriva una nuova meme coin a tema cane, che si ispira a Dogecoin nel nome: Dogecoin20 (DOGE20) si distingue per la sua attenzione alla sostenibilità e all’innovazione, in quanto costruito su Ethereum e di tipo ERC-20.

Sfruttando il momento di grande popolarità delle meme coin, Dogecoin20 mette a disposizione il meccanismo di staking che permette di ottenere al momento un APY molto elevato, superiore al 2000%.

Ecco quali sono le caratteristiche del progetto e come partecipare alla prevendita di DOGE20.

Dogecoin20 punta tutto su staking e sostenibilità

Il nuovo token DOGE20 rende chiaro sin da subito la sua appartenenza alle meme coin a tema cane non solo per il nome. Nel whitepaper si legge infatti: “Guidati dall’etica “Fai solo il bene ogni giorno”, Dogecoin20 estende con orgoglio l’eredità della famiglia Doge non solo abbracciando il suo spirito filantropico ma anche rivoluzionando il concetto di ricompense passive all’interno delle criptovalute.

Il progetto vuole infatti abbracciare l’innovazione, unendo le meme coin allo staking on-chain, elemento principale di Dogecoin20: attraverso questo meccanismo i detentori di DOGE20, un token ERC-20 basato su Ethereum, possono contribuire a rendere stabile e sicuro l’ecosistema, alimentandone la crescita.

DOGE20 è quindi più di una meme coin, infatti ha una reale utilità: un elemento che non può che mettere le basi per un futuro interessante. Inoltre l’APY attuale è molto alto, superiore al 2000%, quindi i rendimenti per i titolari di DOGE20 sono elevati.

Per il primo anno, vengono allocati 17.500.000.000 token, ovvero il 12,5% della fornitura totale, mentre nel secondo ci saranno 3.500.000.000 token, ovvero il 2,5% della fornitura totale. 

Inoltre il progetto punta anche su iniziative di beneficenza, alle quali vuole partecipare, rendendo noto quindi anche un fine etico.

Roadmap e tokenomica

Il momento è favorevole per le meme coin: ieri Elon Musk, ospite del Giga Berlin, alla domanda se sarà mai possibile acquistare una Tesla con Dogecoin, ha affermato, in sostanza, di sì, facendo poi salire Dogecoin di un buon 10%.

Musk è sempre stato un accanito sostenitore di Dogecoin e questo può mettere le basi per altre meme coin, specialmente quelle che adottano il tema cane. Quando Dogecoin fu progettato, si appoggiò fortemente alla tecnologia di quella che all’epoca era la seconda coin più grande di Bitcoin, Litecoin.

Questo è in realtà un fork della blockchain Bitcoin, da cui ha ereditato l’idea del proof-of-work per il suo meccanismo di verifica dei blocchi, ma con una svolta: un sistema più recente chiamato Scrypt. 

Scrypt consuma meno energia ed è più veloce del proof-of-work di Bitcoin, da qui la sua adozione da parte di Litecoin e di una serie di altre coin, inclusa Dogecoin. Tuttavia Scrypt è in ritardo dal punto di vista tecnologico poiché sempre più coin passano al proof-of-stake, più veloce.

A differenza di Dogecoin, quindi, Dogecoin20 funziona sulla rete Ethereum proof-of-stake, aggiornando quindi Dogecoin con la più recente tecnologia blockchain. Anche se il proof-of-stake esiste da un po’ di tempo, per Ethereum si tratta di uno sviluppo relativamente recente. 

Il suo team di sviluppatori guidato dal fondatore Vitalik Buterin si è dimostrato abile nell’aggiornare la rete Ethereum con difficoltà minime. L’esempio più recente è l’aggiornamento di Dencun, che procede nel suo percorso per fornire una rete decentralizzata superveloce ed economica. 

La roadmap di Dogecoin20 si dipana in sei fasi ben articolate e con obiettivi precisi: la prima è dedicata alla presale, i cui proventi verranno utilizzati anche per le attività di marketing, fondamentali per far conoscere il progetto. 

Successivamente ci sarà la possibilità, per i titolari di DOGE20, di mettere in staking anticipato i propri token, anche prima del listing ufficiale, consentendo loro di ottenere un APY molto elevato.

Nella fase tre è prevista, per i detentori, la possibilità di richiedere i token, poi DOGE20 verrà listato sul DEX di Uniswap. Nell’ultima fase, il progetto prevede di puntare tutto sullo staking a lungo termine, per far ottenere ai suoi investitori un ritorno passivo molto alto.

La tokenomica prevede una fornitura di 140 miliardi di token, dei quali il 25% è destinato alla prevendita attualmente in corso, un altro 25% alle operazioni di marketing, il 10% a garantire la liquidità sui DEX, un 25% al Tesoro e il rimanente 15% allo staking.

Dogecoin20: come partecipare alla prevendita

In questo momento è attiva la prevendita di DOGE20, con un token al costo di $0,00014: la presale ha già raccolto oltre $260.000 e procede velocemente, per cui chi è interessato può entrare da subito nel progetto.

Dopo aver collegato il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale di Dogecoin20, sarà possibile acquistare usando ETH, USDT o utilizzare la BNB o ancora una carta bancaria.

Per restare aggiornati sul progetto basta seguire Dogecoin20 su X o iscriversi al canale Telegram.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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