HomeNFTL'impatto della memecoin Dogwifhat: tra icona virale e mercato NFT

L’impatto della memecoin Dogwifhat: tra icona virale e mercato NFT

Il proprietario presunto di un cane associato alla memecoin Dogwifhat sta mettendo all’asta un’immagine iconica come NFT. 

A quanto pare, il possessore supposto di questo famoso cane, noto per il suo caratteristico cappello, ha deciso di vendere un NFT dell’immagine. 

Il cane è stato il catalizzatore per la creazione della memecoin chiamata dogwifhat, che attualmente occupa la 49ª posizione per capitalizzazione di mercato. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Il cane iconico Dogwifhat: dalla memecoin alla vendita dell’NFT

Come anticipato, il supposto proprietario del cane associato alla memecoin Dogwifhat sta attualmente mettendo all’asta una sua fotografia come NFT

L’asta è iniziata tre giorni fa e al momento l’offerta per l’NFT è di 6,9 ETH, pari a circa $25.000, come riportato sulla pagina dell’asta su Foundation. 

Secondo un post pubblicato sull’account Instagram del presunto proprietario, questa iniziativa è realizzata in collaborazione con Fiesty DAO.

In un post precedente, il cane era conosciuto come Chichi, ma ora risponde al nome di Achi e risiede in Corea. Il presunto proprietario ha dichiarato di aver creato il caratteristico cappello rosa indossato nella celebre foto del cane.

La persona che gestisce l’account Instagram dove è stata annunciata la vendita dell’NFT sostiene di essere il legittimo proprietario del cane, tuttavia non ha fornito prove tangibili oltre ad altre immagini di un cane simile. 

E’ stato inoltre promesso di presentare ulteriori prove tramite messaggio diretto su Instagram. Ricordiamo che l’immagine del cane ha ispirato la creazione della memecoin verso la fine dell’anno scorso. 

Dogwifhat ha guadagnato popolarità alla fine di febbraio e ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 2,8 miliardi di dollari, posizionandosi al 49° posto tra tutte le criptovalute.

Questo avviene pochi giorni dopo che la comunità di criptovalute ha raccolto oltre $650.000 per proiettare l’immagine di dogwifhat sulla sfera di Las Vegas.

Dogwifhat (WIF): la nuova star delle monete meme nel mercato crypto

Dogwifhat (WIF) si sta affermando come la moneta meme del momento, con sorprendenti performance intraday. L’incremento dell’8% di Dogecoin nelle ultime 24 ore segna un passo avanti verso la soglia dei 0.2 dollari. 

Questa moneta meme basata su Solana ha scalato le classifiche delle criptovalute più grandi per capitalizzazione di mercato, registrando un impressionante aumento del 747% il mese scorso. 

Attualmente il WIF è quotato a circa 3.26 dollari, poco al di sotto del suo massimo storico di 3.36 dollari raggiunto all’inizio della giornata.

L’attenzione su dogwifhat è aumentata dopo un importante movimento di marketing che vedrà il WIF illuminare la sfera di Las Vegas per una settimana.

Mercoledì, l’iniziativa di crowdfunding per esporre la mascotte del cane con il berretto a Las Vegas ha raggiunto il suo obiettivo, raccogliendo più di 690.000 dollari. La reazione a questa svolta ha spinto il prezzo del WIF verso l’alto.

Oggi, superando la soglia dei 3 dollari, il prezzo del WIF potrebbe continuare ad aumentare, considerando l’ampio picco attualmente in corso nel mercato delle monete meme. 

Non a caso, token come Pepe, Bonk, Myro e Mog Coin hanno registrato notevoli guadagni nelle ultime 24 ore.

Le previsioni degli analisti per il prezzo del WIF suggeriscono che il trend rialzista potrebbe essere appena agli inizi. 

Mercoledì, mentre il prezzo di dogwifhat era sotto i 3 dollari, l’investitore di criptovalute Arthur Hayes ha ipotizzato che la moneta meme potrebbe arrivare fino a 10 dollari.

Anche Raoul Pal, fondatore e CEO di Real Vision, ha osservato gli strabilianti guadagni del WIF, comunicando che il suo portafoglio detiene il 2% in dogwifhat.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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