Jito Labs, noto validatore client di Solana, pochi giorni fa ha intrapreso l’ardua scelta di eliminare la funzione “mempool” dalla propria infrastruttura a seguito di varie esperienze negative riscontrate lato utente.
La presenza della mempool fino ad ora è stata infatti sfruttata principalmente dai MEV bot, che hanno messo in atto una grande quantità di “sandwich attack”, guadagnando milioni di dollari a danno degli individui dell’ecosistema Solana.
Jito ha scelto così di risolvere il problema una volta per tutte, dimostrando il proprio sostegno verso l’intera community crittografica.
Tutti i dettagli di seguito.
Summary
Il validatore client di Solana Jito Labs decide di eliminare la mempool dopo diversi episodi di attacco MEV
Venerdì 8 marzo, mentre il mondo intero celebrava la giornata internazionale della donna, lo sviluppatore client di Solana Jito Labs ha preso una scelta tanto importante quanto controversa per la propria struttura crittografica.
Fino a quel giorno il meccanismo “Jito Block Engine” consentiva alle transazioni avviate ma non ancora approvate, di essere posizionate all’interno di una mempool (proprio come avviene su Ethereum), pur non essendo quest’ultima funzione presente di default sulla blockchain di Solana.
Tuttavia i frequenti casi di attacchi MEV, che si servono della mempool per scegliere in maniera arbitraria quale ordinamento di tx avrà un blocco, ha spinto Jito a sospendere il suddetto meccanismo.
Nel dettaglio la presenza massiccia di MEV bot, che da un lato migliora l’efficienza del processo di validazione di un blocco, ha portato a vari episodi di attacchi sandwich con conseguenti perdite per i normali utenti dell’ecosistema Solana.
Un attacco sandwich consiste nell’anticipare un ingente ordine di acquisto di un crypto asset su un DEX (rimasto in sospeso nella mempool) piazzando un ordine di vendita esattamente come transazione successiva del blocco, e causando dunque una perdita di valore all’acquirente.
Pensate che a gennaio, uno di questi attacchi ha visto un bot MEV guadagnare 1,8 milioni di dollari in pochi secondi, riuscendo ad anticipare l’acquisto di un trader che acquistava somme significative delle crypto meme dogwifhat (WIF).
Recentemente un utente attivo della community Solana, ha condiviso l’indirizzo di uno dei più grandi MEV bot operanti sulla chain, mostrando guadagni per 678.000 dollari in 24 ore grazie agli attacchi sandwich causati con l’ordinamento delle transazioni nella mempool.
Jito Labs, che rappresenta il più grande validatore su Solana, ha spiegato la decisione in un thread su X, osservando che la mossa è stata presa “dopo conversazioni deliberate con il team di Jito Labs e le principali parti interessate dell’ecosistema Solana“
Con oltre 8,5 milioni SOL bloccati nella piattaforma di staking liquido e con un TVL in forte crescita, Jito ha tutto l’interesse del mondo nello spingere per il successo a lungo termine della rete Solana e far sì che non incappi in problemi strutturali.
La scelta di rimuovere la mempool, sebbene possa essere vista come un’imposizione della Fondazione Solana sul validatore Jito dopo vari feedback negativi da parte degli utenti, contribuisce al bene collettivo della comunità.
Andamento sul mercato della crypto JTO
Mentre Jito Labs si appresta a risolvere un problema non da poco all’interno del mondo on-chain di Solana, la crypto JTO si prepara al prossimo breakout dei prezzi.
La moneta, lanciata da Jito come token di governance a dicembre 2023, è scambiata attualmente ad un prezzo di 2,8 dollari ma sta puntando ad una rottura della soglia dei 3 dollari per poi scalare obiettivo ed andare per un l’assegnazione di nuovi massimi storici.
Sebbene lo storico ridotto di questa crypto non aiuti a determinare una previsione sul futuro andamento grafico, possiamo comunque segnalare l’avvio di una fase prettamente rialzista su JTO a partire dal 10 gennaio 2024.
Ora la crypto nativa del primo validatore su Solana supera abbondantemente l’EMA 50 su time frame giornaliero e mostra una tendenza bullish motivata dalla presenza di minimi e massimi crescenti negli ultimi mesi di contrattazioni.
Gli orsi potrebbero invece prendere il controllo della situazione solo in caso di breakdown del livello psicologico dei 2 dollari.
Con una capitalizzazione di mercato di 300 milioni di dollari, la risorsa crittografica ha ancora molto spazio davanti a sé e potrebbe dare grandi soddisfazioni ai propri holders in futuro qualora l’intero mercato crypto attraverserà una stagione rialzista.
La soglia del miliardo di dollari di capitalizzazione, dunque un incremento dei prezzi di oltre 3 volte per JTO, può essere raggiunta nel caso le cose vadano per il verso giusto, anche e soprattutto sul fronte del benchmark Bitcoin.
Da tenere in considerazione anche l’andamento della profittabilità dei validatori operanti su Jito, che nell’ultimo periodo hanno visto un aumento significativo dei guadagni per il proprio lavoro svolto. Tutto ciò potrebbe sfociare in un apprezzamento futuro della crypto JTO.
