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Dogecoin: Coinbase Derivatives lancerà il trading di futures per DOGE

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Stando a quanto appare in tre lettere distinte, inviate alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti lo scorso 7 Marzo, Coinbase Derivatives ha annunciato l’intenzione di lanciare prodotti futures cash-settled per Dogecoin, Litecoin e Bitcoin Cash a partire dal prossimo 1 aprile.

Come conseguenza, con l’annuncio Dogecoin è salito del 15% e mantiene ancora questo trend, visto che oggi è a +4,52% nelle ultime 24 ore, scambiato a $0,1585. Il momento positivo coinvolge anche una nuova meme coin che si ispira a DOGE: Dogecoin20 ha raggiunto $5,7 milioni in prevendita in tempo record.

Coinbase Derivatives annuncia il lancio del trading dei futures di Dogecoin

Il crypto exchange Coinbase ha annunciato l’intenzione di lanciare il trading sui futures per Dogecoin, Litecoin e Bitcoin Cash a partire dal prossimo 1 aprile: ritiene infatti che la “duratura popolarità” di Dogecoin abbia ormai trasceso la sua natura di meme coin, diventando un punto fermo nel settore crypto.

In tre lettere distinte inviate alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti lo scorso 7 Marzo, Coinbase Derivatives ha quindi annunciato questa intenzione. In particolare, nelle lettere si afferma che Coinbase Derivatives potrebbe inserire i contratti futures nella propria piattaforma prima di ricevere l’approvazione ufficiale della CFTC.

Coinbase ha spiegato che utilizzerà il metodo dell'”autocertificazione” per lanciare i contratti futures, a patto che questi seguano le linee guida normative stabilite dall’agenzia.

Coinbase ha invocato la regola dell'”autocertificazione” per listare Dogecoin entro il 1 aprile. Fonte: CFTC

Coinbase ha sostenuto: “La popolarità duratura di Dogecoin e il sostegno attivo della community suggeriscono che ha superato le sue origini di meme per diventare un punto fermo del mondo crypto”.

Secondo i dati di CoinMarketCap, al momento della pubblicazione dell’annuncio il prezzo di Dogecoin è salito del 15% e ha raggiunto $0,15 (oggi è a $0,1585). 

Perché Coinbase ha preso questa decisione?

Anche se vari analisti di mercato sono rimasti un po’ perplessi da questo annuncio, c’è chi ritiene che la scelta potrebbe essere stata una manovra calcolata da Coinbase, allo scopo di forzare la mano alla Securities and Exchange Commission.

In un post dello scorso 20 Marzo su X, James Seyffart, analista ETF di Bloomberg, ha fatto infatti notare che tali depositi potrebbero essere una mossa strategica per impedire alla SEC di classificare come “titolo” qualsiasi crypto asset basato sullo stesso meccanismo di consenso proof-of-work di Bitcoin.

Seyffart infatti ha sostenuto: “Mi chiedo se la SEC si opponga al fatto che questi siano classificati come ‘commodities futures’ e non come ‘securities futures. Questi [sono tutti basati sul] Bitcoin, quindi l’ affermazione ‘sono titoli’ sarebbe difficile da formulare dopo le approvazioni degli ETF Bitcoin spot”.

Nel 2022, Coinbase ha acquisito l’exchange di derivati FairX, regolamentato dalla CFTC, allo scopo di lanciare il trading di cripto-derivati per i suoi clienti negli Stati Uniti. All’epoca Coinbase aveva dichiarato: “Vogliamo rendere il mercato dei derivati più accessibile per i nostri milioni di clienti retail”.

L’azione fatta da Coinbase avrà conseguenze non solo per Dogecoin ma anche per le prevendite a esso collegate: Dogecoin20 sta già riscuotendo grande successo, visto che ha superato $5,7 milioni e potrebbe esplodere con il listing.

Dogecoin20: la nuova meme coin a tema cane vola a $5,7 milioni in presale

Lanciato da poco più di una settimana, il nuovo progetto Dogecoin20 ha superato $5,7 milioni in presale in un tempo record, dimostrando quanto sia alto l’interesse degli investitori nei suoi confronti.

La prevendita di Dogecoin20, che in questo momento vede un DOGE20 al costo di $0,000205, si svolgerà in 12 tappe in tutto e quando arriverà la dodicesima fase, $DOGE20 avrà un prezzo di $ 0,000206, ovvero il 47,14% in più rispetto al prezzo iniziale di $ 0,000140. La prevendita finirà al raggiungimento di $6.315.663.

Come dice lo stesso nome, Dogecoin20 si ispira a Dogecoin, ma ha intenzione di fare molto più di quello che una semplice meme coin può raggiungere, unendo il divertimento all’innovazione: nel progetto non c’è più il mining ma la tecnologia blockchain sotto forma di verifica dei blocchi Proof-of-Stake.

DOGE20 mette a disposizione dei suoi investitori anche lo staking, permettendo loro di ottenere così introiti passivi: l’APY al momento è del 168%, una percentuale di sicuro interesse e sono già stati messi in stake oltre 16 miliardi di token.

Per ogni blocco ETH prodotto, gli investitori vengono ricompensati con 6.751 token $DOGE20 e maggiore è la percentuale dello staking pool posseduta da ciascuno staker, maggiore sarà la ricompensa.

Dogecoin20 inoltre utilizza gli smart contract di Ethereum, una scelta di rete che mette il focus sul concetto di sostenibilità. Ethereum ha appena subito un importante aggiornamento, Dencun, per far sì che le commissioni per le transazioni Layer 2 iniziassero a diminuire. 

Per ovviare al problema di Dogecoin, ovvero quello della fornitura illimitata, inoltre  Dogecoin20 ne mette a disposizione una fissa di 140.000.000.000.

Un altro fattore che può influire anche su DOGE20 è l’interesse per tutto ciò che riguarda Dogecoin da parte del suo sostenitore di sempre, Elon Musk che, all’evento Tesla Giga di Berlino, ha fatto ben intendere che, presto o tardi, DOGE verrà usato come metodo di pagamento per le Tesla.

Va da sé che il vantaggio a Dogecoin si rifletterà anche su Dogecoin20, per cui gli investitori se ne interessano sempre più, portando la prevendita alle stelle. Per partecipare alla presale basterà collegare il proprio crypto wallet alla pagina ufficiale del progetto e scambiare ETH, USDT, usare la BNB o ancora una carta bancaria per ottenere i token desiderati. 

Dogecoin20, viste anche le novità in vista per DOGE e il prossimo halving di BTC, può fare anche 10x, per cui vale la pena tenersi aggiornati sulle sue novità su X e Telegram e valutare se entrare nel progetto adesso che il costo di un DOGE20 è ancora basso. 

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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