HomeCriptovaluteSam Bankman-Fried dovrebbe stare poco in prigione, secondo gli avvocati

Sam Bankman-Fried dovrebbe stare poco in prigione, secondo gli avvocati

La scorsa settimana i pubblici ministeri hanno chiesto una condanna dai 40 ai 50 anni di prigione per il co-fondatore ed ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried.

Questa richiesta è stata contestata dagli avvocati dello stesso SBF. 

Sam Bankman-Fried: Dai 50 ai 6 anni di prigione

I suoi avvocati infatti stanno sostenendo davanti al giudice che la pena detentiva più appropriata per il loro assistito sarebbe di 6,5 ​​anni di prigione. 

Va ricordato che Sam Bankman-Fried è già stato dichiarato colpevole dal giudice, per ben sette diversi capi d’accusa, tra cui frode e cospirazione. Quello di cui si sta discutendo ancora è solo l’entità della pena. 

La posizione dei suoi avvocati sembrava a dire il vero un po’ debole, vista la condanna per ben sette capi di accusa, ma ieri hanno spiegato quali sono i presupposti che stanno dietro questa curiosa richiesta.

Il punto chiave è il confronto con casi simili del passato, dato che a tutti i cittadini statunitensi devono essere applicate le stesse norme legali e giudiziarie. 

Gli avvocati di SBF sostengono che alcuni dei casi citati dai pubblici ministeri per chiedere una condanna da 40 a 50 anni di carcere non siano comparabili con il suo. 

Infatti sottolineano il fatto che i creditori di FTX in realtà recupereranno le loro perdite, e che questa sia una differenza non di poco conto rispetto ai casi del passato.

La restituzione dei crediti

In realtà però gli utenti truffati di FTX non riceveranno indietro tutti i crediti che vantavano nei confronti dell’exchange al momento della chiusura dei prelievi.

La legge statunitense sui fallimenti prevede che, ovviamente, il calcolo degli importi venga fatto in dollari. 

Quindi i crediti dei clienti dell’exchange sono stati calcolati in dollari al momento del fallimento, a novembre 2022. I clienti però solo in minima parte possedevano dollari sull’exchange crypto, mentre in gran parte possedevano criptovalute

Dato che buona parte delle criptovalute teoricamente di proprietà degli utenti dell’exchange erano invece state spese dall’amministrazione di SBF, i clienti non potranno ricevere indietro tutte le crypto che avevano sulla piattaforma al momento della chiusura dei prelievi. 

Riceveranno invece degli importi di gran lunga inferiori, che però grazie alla recente bull run avranno un valore in dollari simile o addirittura superiore al loro credito nel confronti dell’exchange al momento del fallimento calcolato però solo in dollari. 

Non è detto però che questo ragionamento convinca il giudice a scontare la pena di Sam Bankman-Fried, dato che in realtà i clienti non recupereranno tutto ciò che avevano sulla piattaforma, ma recupereranno un numero inferiore di token e criptovalute che tuttavia al giorno d’oggi hanno un valore maggiore. 

Il caso esemplare

I pubblici ministeri, che lavorano per il governo USA, hanno cercato di trasformare questo caso in un caso esemplare, ed è forse anche per questo che hanno chiesto fino a 50 anni di carcere. 

Non va dimenticato che Bernie Madoff nel 2009 fu condannato a ben 150 anni di carcere, per aver truffato i suoi investitori con il maggior schema Ponzi di tutti tempi. SBF per certi versi potrebbe aver fatto qualcosa di simile, anche se su un ordine di grandezza inferiore. 

Gli avvocati di SBF comunque sostengono che il Dipartimento di Giustizia del governo USA sta cercando di trasformare il loro assistito in una sorta di “super cattivo”, nel loro intento di fare di questo caso un caso esemplare. 

Occorre però ricordare che fino ad ora il giudice, che lavora per lo Stato, ha praticamente sempre dato ragione ai pubblici ministeri, e torto a SBF ed ai suoi avvocati su tutta la linea. 

Non è però detto che al giudice stesso interessi realmente fare di questo un caso esemplare, quindi è anche possibile che le richieste dei pubblici ministeri vengano ridimensionate.

Difficilmente il giudice darà ragione agli avvocati di SBF, ma in effetti potrebbe anche accogliere l’obiezione che vi siano delle attenuanti che riducono le aggravanti che potrebbero portare ad una condanna esemplare. 

Per cercare di smontare l’idea di fare di questo un caso esemplare, gli avvocati di Sam Bankman-Fried sono arrivati addirittura a sostenere che il danno per clienti, finanziatori e investitori sarebbe pari a zero.

Questa iniziativa però sembra completamente campata in aria, perchè perlomeno i clienti non hanno potuto disporre dei propri fondi per più di un anno, e questo da solo costituisce un evidente danno. 

Proprio questa ultima posizione, unita al precedente corso del procedimento giudiziario, fa supporre che forse ancora una volta il giudice potrebbe finire per dare torto agli avvocati di SBF. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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