Le autorità del Canada hanno rilasciato a Coinbase una registrazione come “restricted dealer”, consentendo così all’exchange crypto di operare nel paese.
Coinbase ha avviato i suoi sforzi per espandersi in Canada già dall’anno scorso, nonostante continui a confrontarsi con le autorità regolatorie degli Stati Uniti su questioni analoghe. Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Summary
Crypto exchange Coinbase: espansione e riconoscimento nel mercato del Canada
Come anticipato, l’espansione di Coinbase in Canada ha superato un importante ostacolo con l’ottenimento della registrazione come “restricted dealer”, ha annunciato giovedì la società.
Confermandosi così il più grande exchange di criptovalute registrato in quella giurisdizione.
Questo traguardo rappresenta un passo significativo per Coinbase. Il quale, da quando il paese ha introdotto nuove politiche sulle criptovalute lo scorso anno, ha cercato di ottenere questo status presso i Canadian Securities Administrators.
La recente registrazione, firmata dall’Ontario Securities Commission (OSC), mette Coinbase su una strada verso operazioni approvate dal governo che finora le erano sfuggite negli Stati Uniti.
Lucas Matheson, CEO di Coinbase Canada, ha affermato in un comunicato quanto segue:
“Questa è una pietra miliare significativa nel viaggio di Coinbase in Canada.”
Ha poi aggiunto che l’exchange continuerà a collaborare con i partner canadesi per accelerare l’adozione di asset digitali, promuovere l’emancipazione economica e riformare il sistema finanziario.
In precedenza, Coinbase aveva assunto 200 persone per sviluppare una piattaforma su misura per il Canada, che rappresenta il suo secondo hub più grande a livello globale dopo gli Stati Uniti. Inoltre, aveva istituito un sistema di binari di pagamento con Peoples Trust.
La recente approvazione, datata 3 aprile, ha confermato che, pur essendo registrata come “restricted dealer”, Coinbase intende richiedere altre due registrazioni.
La prima come investment dealer per cercare l’adesione alla Canadian Investment Regulatory Organization (CIRO, ex IIROC) e la seconda come sistema di trading alternativo (ATS). Questa designazione colloca Coinbase come la decima azienda a ricevere tale riconoscimento.
Le trattative con le banche canadesi per promuovere l’ecosistema crypto
Come sappiamo, negli Stati Uniti, Coinbase ha affrontato una disputa con la Securities and Exchange Commission (SEC) per le accuse di operare illegalmente e di offrire titoli non registrati agli investitori.
La società ha sostenuto in un tribunale federale che la SEC sta chiedendo l’impossibile, poiché le leggi statunitensi sui titoli, così come sono formulate attualmente, non consentono alle società di criptovalute di condurre affari secondo i requisiti imposti.
Tuttavia, Coinbase sta negoziando con i principali istituti bancari canadesi, cercando di ottenere il loro sostegno per lo sviluppo dell’ecosistema crypto in Canada.
Un mercato in cui la società ha recentemente fatto ingresso mentre affronta l’incertezza normativa nel suo paese d’origine.
In un’intervista con CoinDesk, Lucas Matheson, direttore delle operazioni canadesi di Coinbase, ha rivelato di aver avuto colloqui con le principali banche canadesi, senza però specificare i nomi.
Le maggiori istituzioni finanziarie del Canada, conosciute collettivamente come le Big Five, includono Royal Bank of Canada, Toronto-Dominion Bank, Bank of Nova Scotia, Bank of Montreal e Canadian Imperial Bank of Commerce.
Matheson ha dichiarato quanto segue:
“Abbiamo cinque banche che controllano la maggior parte del settore bancario canadese, quindi una delle priorità in Canada è collaborare con queste istituzioni di primo piano per promuovere l’adozione delle criptovalute e sostenere la crescita del nostro settore. Sono fiducioso che nei prossimi trimestri vedremo alcune delle principali banche canadesi coinvolte nell’economia delle criptovalute.”
Matheson ha anche evidenziato l’impegno delle autorità regolamentari canadesi nel fornire un quadro normativo adeguato per l’industria degli asset digitali, supportando così le ambizioni del paese di diventare un leader nel settore crypto.
Il governo USA trasferisce $131 milioni in Bitcoin a Coinbase
Il governo degli Stati Uniti ha recentemente spostato oltre 131 milioni di dollari in Bitcoin (BTC) confiscati al portafoglio di Coinbase, secondo diverse società di tracciamento blockchain.
Secondo i dati forniti dal crypto tracker Lookonchain, il governo statunitense ha trasferito un totale di 30,174.703 BTC, di cui 2,000 BTC sono stati inviati al portafoglio Coinbase Prime, per un valore complessivo di 1.98 miliardi di dollari.
Anche la società di intelligence blockchain Arkham ha confermato il trasferimento a Coinbase Prime. Julio Moreno, capo della ricerca presso CryptoQuant, ha confermato che i 2,000 Bitcoin inviati a Coinbase sono stati venduti.
Questi BTC provengono dal tesoro confiscato a James Zhong, che si è dichiarato colpevole di frode telematica e manipolazione di transazioni sul mercato della darknet Silk Road.
Secondo Arkham, il governo degli Stati Uniti detiene ancora circa 213,246 BTC per un valore di 14.13 miliardi di dollari, acquisiti principalmente attraverso sequestri relativi a procedimenti penali.
Detiene anche Ethereum (ETH) per un valore di circa 4.3 milioni di dollari. Tuttavia, le vendite di criptovalute da parte del governo non sempre hanno seguito tempistiche ottimali.
Nel marzo del 2023, ha venduto 9,861 BTC per un valore di circa 216 milioni di dollari. Tuttavia, a causa dell’aumento dei prezzi degli asset digitali, la stessa quantità di Bitcoin oggi vale più di 654.4 milioni di dollari.