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Bitcoin: importanti news sul prezzo in vista dell’halving

Il quarto halving di Bitcoin è alle porte, e non mancano certo le news importanti riguardo l’andamento del suo prezzo sui mercati. 

Il weekend è stato decisamente turbolento, anche se la causa scatenante è stata esterna al mondo crypto. 

Le news sul prezzo di Bitcoin poco prima dell’halving

Venerdì, prima dell’apertura delle borse USA, il prezzo di Bitcoin era ancora a circa 70.000$.

Tuttavia già le corse europee avevano iniziato a scricchiolare nella seconda parte della sessione di scambi, e con l’apertura in calo delle borse USA anche BTC ha iniziato a scendere. 

La discesa di venerdì però si era appoggiata su quello che sembrava essere un buon supporto, ovvero i 66.000$, sebbene per un brevissimo momento era arrivata quasi a sfiorare i 65.000$. 

Una volta chiuse le borse per il weekend sembrava che i mercati crypto potessero rifiatare, ed invece si è poi innescato un vero e proprio mini-crollo. 

Sabato, in tarda giornata, si è saputo dell’attacco missilistico dell’Iran ad Israele, e con le borse chiuse l’effetto negativo si è fatto sentire soprattutto sui mercati crypto. 

Il prezzo di Bitcoin è precipitato in poche ore addirittura sotto i 62.000$, ovvero un livello che non si vedeva dal 20 marzo, quasi un mese fa. 

In seguito però ha subito effettuato un primo rimbalzo, che lo ha riportato perlomeno a 63.000$.

Questa notte però c’è stata una forte reazione, probabilmente dovuta alle notizie che sono arrivate da Hong Kong, ed il prezzo si è riportato prima a 65.000$ e poi anche sopra i 66.000$. 

Attualmente ha recuperato tutte le perdite di sabato e di domenica, riportandosi anche sopra i minimi di venerdì. 

Le buone notizie da Hong Kong

La notizia in realtà era già stata anticipata qualche giorno fa, ma questa notte è diventata ufficiale: la SFC (Securities and Futures Commission) di Hong Kong ha approvato gli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum.

Questo significa che ben tre nuovi ETF su BTC e ETH spot dovrebbero esordire a breve sulla borsa di Hong Kong. 

Ciò che però non è ancora chiaro è l’effetto che potrebbero avere questi ETF sul prezzo di Bitcoin

Infatti non è ancora chiaro se a questi nuovi prodotti potranno avere accesso tutti gli investitori cinesi, oppure solamente quelli residenti ad Hong Kong. 

Si è saputo che ai fondi cinesi per ora sarà vietato l’acquisto delle azioni dei nuovi ETF su BTC e ETH, ma ciò che conta di più in realtà è il mercato retail.

Gli ETF statunitensi infatti hanno mostrato chiaramente che gli investitori istituzionali, come i grandi fondi, non hanno ancora iniziato a prendere importanti posizioni su questi derivati, probabilmente perchè stanno attendendo un buon momento per entrare. 

L’enorme successo dei nuovi ETF su Bitcoin spot negli USA si deve soprattutto agli investitori retail, ma la stessa cosa potrebbe non valere per gli TF di Hong Kong nel caso in cui fosse vietato ai cinesi che risiedono in mainland di acquistare le loro azioni. 

Hong Kong è territorio cinese a tutti gli effetti, ma si tratta di un territorio autonomo con leggi a volte differenti rispetto a quelle della Cina mainland. 

Solo se sarà concesso anche ai cinesi che risiedono nella Cina mainland di investire in questi ETF il prezzo di Bitcoin potrebbe risentire positivamente del loro sbarco in borsa. Quindi non c’è da stupirsi se la risalita di oggi si sia fermata poco sopra i 66.000$.

Il quarto halving di BTC

Ormai mancano solamente circa 700 blocchi al prossimo halving di Bitcoin. 

L’halving avverrà esattamente al blocco numero 840.000, ed in questo momento la blockchain di BTC è arrivata al blocco numero 839.296.

Al ritmo di circa un blocco ogni 9 minuti e mezzo occorreranno meno di 5 giorni prima che si arrivi a minare il blocco numero 840.000. 

Quindi si può prevedere che l’halving dovrebbe arrivare più o meno nella notte compresa tra venerdì 19 e sabato 20 aprile. 

Si tratta del quarto halving della storia di Bitcoin, e consisterà nel dimezzamento dei BTC dati in premio a chi riesce a minare un blocco. 

La cosa importante è che tale premio consiste in BTC creati dal nulla, e questa è l’unica forma esistente e possibile di creazione di nuovi BTC. Quindi l’halving è una misura di politica monetaria di Bitcoin, ed anzi a dirla tutta è anche l’unica. 

Dato che i miner che incassano questo premio tendono a vendere i BTC ricevuti, per finanziarie le elevate spese della loro attività di estrazione degli hash e convalida dei blocchi, una riduzione del premio dovrebbe indurre un calo dell’offerta di BTC sul mercato. 

Ciò è già accaduto in tutti e tre i casi precedenti (2012, 2016 e 2020), non a caso tutti seguiti l’anno successivo da una grande bullrun. 

Stavolta però è diverso, perchè la bullrun è partita ancora prima che l’halving si verificasse. Inoltre si tratterà di un taglio di 450 BTC al giorno, ovvero la metà di quello del 2020 ed un quarto di quello del 2016. 

A ciò va aggiunto che i nuovi massimi storici sono già stati registrati, il mese scorso, quindi non è affatto possibile escludere addirittura un calo del prezzo di BTC dopo l’halving.

D’altronde le condizioni macro sembrano suggerire una possibile correzione, e quando l’attesa per l’halving sarà passata allora potrebbero esserci anche sui mercati crypto le condizioni per una correzione. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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