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Google apre un nuovo ufficio in El Salvador: il boost per la trasformazione digitale

La notizia è ufficiale: Google ha aperto un nuovo ufficio in El Salvador.

La società ha uffici in tutto il mondo, ma a El Salvador non ne aveva ancora nessuno. 

Quello che ci si domanda è se questa scelta abbia a che fare o meno con il fatto che a El Salvador Bitcoin è moneta a corso legale. 

I motivi dell’ingresso di Google in El Salvador

Nel comunicato ufficiale Google spiega che l’obiettivo è quello di contribuire a sostenere la trasformazione digitale del Paese, compresa la modernizzazione dei suoi servizi governativi e lo sviluppo economico.

Tuttavia El Salvador è solamente un piccolo Paese del Centro America, con meno di sei milioni e mezzo di abitanti, ed apparentemente di importanza geopolitica non strategica. 

Anzi, è un Paese che da decenni è in sofferenza, con un PIL pro-capite inferiore ad esempio a quello di Mongolia, Algeria o Sri Lanka. 

Oltretutto è letteralmente circondato da tre Paesi più grandi, Guatemala, Hondura e Nicaragua, ed è vicino al Messico, ovvero il Paese più importante di tutto il Centro America. 

Da notare che l’unica sede ufficiale di Google in Centro America era proprio a Città del Messico, con altre sei sedi in America del Sud, quindi quella di El Salvador sembra proprio una scelta anomala. 

Il fatto è che la società ad agosto dell’anno scorso firmò un accordo di collaborazione con il governo di El Salvador, per sostenere il Paese nella modernizzazione dei suoi processi e dei servizi forniti ai suoi cittadini.

Google nel paese centro-americano sta lavorando in particolare ad iniziative nei settori del governo digitale, della sanità e dell’istruzione, e tali iniziative sono già in corso. 

Google: Le ipotesi della nuova apertura in El Salvador

Oltre alle motivazioni ufficiali, stanno circolando però diverse altre ipotesi. 

La prima è che, banalmente, il governo di El Salvador stia puntando molto sulla modernizzazione, con l’obiettivo di diventare il principale polo innovativo del Centro America, soprattutto in campo digitale. 

Tuttavia sebbene questa sembra essere una motivazione più che plausibile, non è invece chiaro allo stesso modo perchè Google si sia prestata ad aiutare il Paese in questo suo obiettivo. 

Infatti si tratta pur sempre di un Paese ad elevata criminalità, sebbene questa sia in forte discesa, e con un ruolo apparentemente marginale nello scacchiere politico di quell’area. 

Quindi deve esserci anche dell’altro dietro questa scelta del colosso statunitense. 

Un’altra ipotesi è che Google, già da tempo attiva con vari servizi in ambito crypto, voglia insediarsi fisicamente nel Paese proprio perchè questa sta cercando di diventare l’hub crypto dell’America Latina. 

Il punto è che sembra proprio che in tal senso El Salvador ce la stia facendo, anche grazie all’aiuto ed al sostegno di Tether

Inoltre, è difficile immaginare che Google stia completamente ignorando questo fattore, o che addirittura ne sia all’oscuro, quindi è evidente che perlomeno qualche domanda in tal senso se la stanno facendo.

Google e le crypto

Con lo sbarco degli ETF su Bitcoin spot sulle borse tradizionali statunitensi il settore crypto è entrato a pieno titolo a far parte dei mercati finanziari globali e tradizionali. 

Google, tramite la sua holding Alphabet, è una protagonista assoluta dei mercati finanziari, dato che è la quinta società quotata in borsa con la maggiore capitalizzazione di mercato al mondo, facendo meglio da questo punto di vista anche di Amazon, Meta (ex Facebook) o Berkshire Hathaway di Warren Buffett.

Ma forse la cosa che conta di più è l’impegno di Google all’interno stesso del settore crypto, con diversi servizi che, per ora, non riguardano però i mercati finanziari. 

Già cinque anni fa iniziarono ad integrare nelle BigQuery di Google Cloud dati provenienti dalla blockchain di Ethereum utilizzando oracoli di Chainlink.

Nel 2022 si scoprì poi che la società aveva investito 1,5 miliardi in società blockchain, dando il via alla vera e propria presenza attiva del colosso statunitense nel settore crypto.

Sebbene non si possa ancora affermare che Google sia una vera protagonista del settore crypto, è difficile però immaginare che non lo diventerà, prima o poi. 

L’innovazione

Il fattore chiave in questa vicenda sembra essere proprio l’innovazione. 

Nel comunicato ufficiale Google specifica che l’innovazione e la tecnologia hanno aiutato milioni di persone in tutto il mondo, ma deve essere l’azione coordinata dei governi, del settore privato e della società civile a tradurre questi benefici in crescita economica e stabilità, a beneficio di tutte le comunità e le persone.

In quest’ottica, oltre alla nuova sede, Google.org (il braccio filantropico di Google) fornirà una donazione di 200.000$ alle organizzazioni della società civile della regione per fornire formazione sulle competenze digitali agli imprenditori locali in modo da aiutare a sostenere la crescita delle imprese locali.

Il comunicato aggiunge anche che, secondo uno studio di AlphaBeta finanziato da Google, le tecnologie digitali come il cloud computing e l’intelligenza artificiale potrebbero creare potenziali opportunità per circa 3.400 miliardi di dollari all’anno nelle principali economie emergenti dell’America Latina, dell’Europa orientale, dell’Africa e del Medio Oriente. 

La loro collaborazione con il governo di El Salvador sarebbe proprio una testimonianza di questo potenziale, e la scelta di El Salvador come punto di riferimento per l’America Centrale, oltre al Messico, difficilmente non ha nulla a che fare con l’intenzione del Paese di diventare un hub crypto e per l’innovazione tecnologica. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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