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L’evoluzione del prezzo di Bitcoin tra tensioni geopolitiche, afflussi ETF e dati macro: i fattori da osservare oggi

Oggi il prezzo di Bitcoin è tornato sopra i 67.000 dollari, aprendo le porte ad una possibile continuazione della corsa al rialzo, sospinto da una serie di fattori che hanno influenzato il crypto asset.

Tensioni geopolitiche in Medio Oriente, inflow degli ETF spot Bitcoin e dati macro in USA hanno guidato il rally di questa settimana del mercato crittografico.

Vediamo di seguito cosa comporta tutto ciò e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro in merito all’evoluzione del prezzo dell’oro digitale.

Il prezzo di Bitcoin torna oggi a 67.000 dollari mentre crescono le tensioni geopolitiche

Oggi il prezzo di Bitcoin sembra voler proseguire il rally rialzista della scorsa settimana con la crypto che ha recuperato quota 67.000 dollari innescando potenziali scenari esplosivi nel breve termine.

La crypto ha rafforzato la sua posizione di asset “store of value” con l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in particolare del conflitto israelo-palestinese.

Solitamente, infatti, Bitcoin, in maniera analoga all’oro fisico, funge bene di riserve spendibile P2P in contesti in cui la guerra mette a repentaglio la funzione primaria di una valuta di Stato.

Da sottolineare a tal proposito come l’incremento delle incertezze economiche e l’avanzare delle turbolenze sociali in Iran dopo il tragico incidente del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amirabdollah, entrambi morti ieri in un incidente in elicottero nella provincia dell’Azerbaigian orientale, potrebbe aver contribuito positivamente alla price action positiva di Bitcoin oggi.

La percezione di Bitcoin come risorsa rifugio sicuro può portare ad un aumento della domanda e ad un prezzo BTC più elevato in mezzo a tali crisi.

In un contesto del genere, Bitcoin potrebbe presto aggiornare i suoi massimi storici se riuscirà ad abbattere una resistenza significativa in area 67.500 dollari, come osserva Markus Thielen, responsabile della ricerca presso 10x Research.

“Una svolta sopra $67.500 potrebbe potenzialmente portare a nuovi massimi di tutti i tempi”.

La scorsa settimana la moneta crittografica ha registrato un aumento del proprio prezzo del 7,3% ed oggi potrebbe continuare con lo stesso spirito avvicinandosi sempre di più al suo record storico fissato a 73.700 dollari.

Occhi puntati anche sulla soglia psicologica dei 70.000 dollari che potrebbe respingere l’assalto dei tori se non verrà aggredito con sufficiente spinta rialzista.

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Afflussi ETF: una settimana all’insegna degli acquisti per i fondi USA

La price action positiva di Bitcoin oggi è aiutata anche e soprattutto dagli ottimi dati degli ETF spot emersi nella scorsa settimana, dove abbiamo osservato una prevalenza degli afflussi sui deflussi.

Dopo che i mesi di marzo ed aprile hanno segnato forti uscite per i fondi che investono in questo genere di prodotti di investimento, con il culmine degli outflow nella giornata del 1° maggio che ha visto perdite per 570 milioni di dollari, adesso la situazione sembra essersi calmata.

Dal 3 maggio in poi infatti gli ETF Bitcoin hanno ripreso ad accumulare BTC, facendo rimbalzare la criptovaluta dal suo dip locale in zona 56.500 dollari.

In appena 2 settimane sono stati aggiunti circa 1,5 miliardi di dollari di investimenti, spingendo la price action di Bitcoin fino agli attuali 67.000 dollari.

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I fondi IBIT, FBTC e ARKB, rispettivamente gestiti da BlackRock, Fidelity e Ark Invest, guidano l’accumulo di criptomonete mentre GBTC di Grayscale sembra aver terminato la fase di liquidazione iniziando anch’essa a generare inflow positivi.

In particolare l’ultimo giorno di contrattazione degli ETF spot ha visto afflussi per 220 milioni di dollari, di cui la quasi totalità è stata generata dai provider appena citati.

Con questi numeri la domanda di ETF appare così forte, tanto da togliere dal mercato più BTC di quanti ne vengano estratti dai miner ogni giorno.

Come osserva, infatti, Thomas Fahrer, CEO del portale di recensioni crittografiche Apollo:

Questa è 3 volte la fornitura di nuovo bitcoin dai minatori. ”

Al momento gli ETF spot statunitensi da soli detengono circa il 2,8% della fornitura totale di BTC

Questa traiettoria potrebbe vedere un’accelerazione nei prossimi mesi, tenendo conto anche del fatto che il recente halving del protocollo ha dimezzato le ricompense dei minatori da 6,25 a 3,125 BTC ad ogni blocco.

Dati Macro: il rapporto tra inflazione USA e prezzo di Bitcoin

L’ultimo fattore che può aver influito sull’evoluzione del prezzo di Bitcoin nella giornata di oggi e nella scorsa settimana, riguarda i dati macro USA dove si intravede un velato ottimismo all’orizzonte.

Sebbene infatti fino a poco fa l’inflazione negli Stati Uniti sembrava fuori controllo, gli ultimi dati del CPI confermano le aspettative degli investitori ed aumentano le probabilità di un taglio dei tassi di interesse sui titoli di stato ed di un’inversione della politica monetaria della FED già a settembre 2024.

Secondo il Strumento FedWatch CME, i mercati hanno infatti valutato una probabilità del 10% di un taglio dei tassi a giugno e quasi l’80% a settembre.

Tuttavia questa prospettiva, mentre da un lato avvantaggia leggermente gli asset risk-on, suggerisce che l’incertezza è ancora alta e che le turbolenze potrebbero non essere terminate.

Ad ogni modo in situazioni del genere così complesse ed incerte gli investitori tendono a cercare rifugio in Bitcoin come copertura contro l’inflazione e l’instabilità economica, contribuendo positivamente come alla risalita del suo prezzo.

A tal proposito, come osserva su X il commentatore finanziario Tedtalksmacro, l’espansione della massa monetaria US M2 è il più basso dagli anni ’90 e mostra che c’è ampio spazio al rialzo per allentare le condizioni di liquidità.

Mentre le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti potrebbero fornire un altro attacco di volatilità per le attività a rischio, l’attenzione degli investitori si concentra sempre più su condizioni di liquidità favorevoli sia negli Stati Uniti che oltre.

Queste le sue parole:

Mentre la liquidità è decisamente tornata in cripto (ETF BTC), la velocità dell’afflusso non ha ancora visto una fase maniacale coerente con le cime dei cicli”.

I prossimi mesi potrebbero essere favorevolmente esplosivi per Bitcoin se i dati macro USA favoriranno il sostegno dei mercati finanziari con l’iniezione di nuova liquidità.

Tutto dipenderà dall’andamento dell’inflazione del dollaro USA e del mercato del lavoro.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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